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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 18 settembre 2015

Rosa di macchia


L'amore è simile alla rosa di macchia
 
L'amore è simile alla rosa di macchia,
l'amicizia assomiglia all'agrifoglio:
l'agrifoglio è scuro quando la rosa fiorisce,
ma chi è più costante nella fioritura?
La rosa di macchia è odorosa in primavera,
i suoi fiori estivi profumano l'aria;
ma aspetta che torni l'inverno:
chi si ricorderà della rosa di macchia?
Disprezza allora l'inutile corona di rose
e ricopriti della lucentezza dell'agrifoglio
che – quando dicembre rattrista la tua fronte –
ancora sa mantener verde la tua ghirlanda.
 
Emily Brontë

 
In un battito di ciglia, nell’attimo in cui la terra si è aperta ai raggi tiepidi del sole, la bellezza della regina ha toccato anche i luoghi più aspri del paesaggio.
E’ la Rosa di macchia, che ha aperto le sue corolle in un girotondo di cinque cuori accomunati nelle loro punte da un piccolo sole giallo fatto di teste di polline dorato e un umido ovario.
La generosa Rosa selvatica, canina per la scienza, abitante di pascoli incolti e bordi delle strade, accompagna il viandante sempre pronta a porgergli un dono, un ricordo, un motivo per celebrare la stagione presente. Il verde tenero e frizzante delle sue giovani foglie saluta la primavera e le corolle aperte al mondo preannunciano le gioie estive.
Andiamo allora dentro il tessuto vellutato di questi petali, nei boccioli arrotolati di grazia, nella forza delle robuste spine, nella generosità di ospitare e nutrire insetti e passanti che si approvvigionano di tale gratuita bellezza. Abbondanza e nutrimento sono le parole di Rosa di macchia.
Forte e sublime, risuona tutta nell’espressione del numero 5 che si mostra, si moltiplica e si rintraccia nel canto-forma di questa specie. Il cinque è il 4 dell’uomo in cui si è innestata la scintilla divina, come dire: il cielo celeste che scende e diventa espressione della realtà terrena.

Così che il suo fiore simboleggia l’amare passionale della carne, la voluttà ed il desiderio, come l’amore virginale e l’estasi della bellezza naturale.
La Rosa di macchia entra nel fluire impetuoso della vita, lo accetta e lo governa con leggiadra presenza.
Da sempre i fiori ed i boccioli di Rosa entrano nelle preparazioni legate alla cura della pelle, occhi e cuore e, per dirlo con S. Ildegarda, la Rosa ha una grande azione benefica sull’anima passando attraverso il corpo. Circa mille anni dopo, il Dott. Edward Bach raccolse fra i suoi 38 fiori anche le corolle della Rosa selvatica, diventata famosa come Wild Rose dei fiori di Bach, e nel suo delicato profumo di rugiada vitale rintracciò le sue qualità che possono interagire con le emozioni dell’animo umano.
Così di lei scrisse Bach:
“Per quelli che, senza ragioni chiare e sufficienti, si rassegnano a tutto ciò che accade e si lasciano trasportare dalla vita, la prendono così com’è, senza sforzarsi di migliorare le cose e di trovare un po’ di gioia. Si sono arresi alla lotta esistenziale senza protestare”.

Aggrappata su di una corolla con lo sguardo attento, raccolgo l’intenzione di Wild Rose: quello di osare a vivere, di uscire dall’ anestesia totale per riprendersi il senso partendo dalle cose piccole e quotidiane.
Mi auguro che ogni protesta costruttiva, con l’aiuto di questo fiore, prenda inizio partendo dal cambiare la propria vita (dalla rete).

 
amore, amore un tempo,
flessuoso e sinuoso nei sensi;
umori continui e sonno
riposo e frenetici scomposti...

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