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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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giovedì 30 luglio 2009

Santuario della Beata Vergine della Pallavicina

Il monumento più illustre di Izano, situato poco all'esterno dell'abitato, alla fine di un viale alberato, sulla strada verso Crema, è il Santuario della Pallavicina.
È un luogo di antica devozione, che conserva tuttora il fascino dei piccoli santuari di campagna; ogni anno, nei giorni di Pasqua e Lunedì dell'Angelo, vi si svolge una Fiera primaverile (denominata "Fiera dell'Angelo"), alla quale partecipano devoti provenenti da ogni località del Cremasco.
Dell'origine dell'edificio poco conosciamo, anche perché non ci è giunta notizia dell'anno nel quale si sarebbe verificata la miracolosa apparizione della Madonna ad una fanciulla del luogo, fatto che dette origine all'erezione di una cappella.
Esso risale comunque ai tempi antichi, per lo meno al XV secolo, datazione desunta da un affresco che reca inciso l'anno 1444.
Di una chiesa edificata sul luogo della primitiva costruzione si parla solo a partire dal 1578, in occasione di una visita pastorale.
A quel tempo la sua struttura doveva essere ormai organizzata secondo le linee essenziali che sono tutt'oggi visibili, malgrado le aggiunte più tarde: un piccolo santuario ad una sola navata, terminante in una profonda abside completamente decorata con affreschi di scuola cremonese.
I secoli successivi videro un progressivo arricchimento architettonico e decorativo, che ricoprì di una veste barocca l'interno; ad una cappella laterale sorta nel punto dell'apparizione ne furono aggiunte, fra la fine del Seicento e i primi del Settecento, altre due, notevoli per ricchezza di pitture e di stucchi, mentre fu attuato solo solo in seguito, nel 1910, il completamento del lato destro, sfondato simmetricamente al fianco sinistro ed animato da una nuova facciata che che dà sul piazzale antistante.
(fonte del testo Comune di IZANO, CR)
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E' un luogo dell'infanzia, della fanciullezza.
Eppure è ancora così presente nei miei occhi e nel mio cuore di oggi, un cuore che ha ancora paura del nulla e dell'oblio.
Gli "ex-voto" disposti alla rinfusa sulle pareti della chiesetta ricordano devozioni passate illuminate dalla fioca luce delle candele. Una madonnina umile, di paese, lontana dalle splendide cattedrali delle grandi città...ma così bella ed umana da innamorarsene.
Ti penso madonnina e mi rivedo bambino a sguazzare nelle acque del canale e a rincorrere rane nelle anse dei fossi.
Oggi la maturità degli anni a volte mi consola ma mi manca il respiro ed il sole luminoso e cocente che scaldava la mia anima e le mia gambe di bimbo curioso e felice durante la fienagione.

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