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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 22 giugno 2025

Bianche fanciulle

Le
"fanciulle bianche" simboleggiano un mondo interiore, fatto di sogni e di desideri inespressi, che si contrappone alla realtà grigia e monotona della vita borghese.
La loro presenza, spesso silenziosa e quasi trasparente, contribuisce a creare un'atmosfera di malinconia e di straniamento, tipica della poetica crepuscolare di Palazzeschi.

Le fanciulle bianche

La gente cammina pian piano
sull’erta che mena alla chiesa.
È un lungo viale fra grandi cipressi,
la chiesa è la cima del monte.
La gente cammina pian piano.
A mezzo dell’erta, a sinistra,
è il breve cancello che chiude un giardino.
Là dentro passeggiano al sole
le fanciulle bianche.
Passeggiano adagio pel grande giardino,
non hanno un sorriso.
La gente passando si ferma a guardare.

Aldo Palazzeschi

Finzioni imprecise albergano
pensieri distinti, solitari;
fanciulle scorte si piegano,
la mente, le mani implodono...
 
Nelle opere di Palazzeschi, le "fanciulle bianche" non sono mai descritte in modo realistico, ma piuttosto come figure fantastiche o sognate, simbolo di un mondo perduto o irraggiungibile.  
Le fanciulle bianche possono essere associate a figure mitologiche, come le Parche (o Moire) che filano il destino, o a personaggi letterari che incarnano l'ideale di bellezza e purezza.
La loro presenza, spesso silenziosa e quasi trasparente, contribuisce a creare un'atmosfera di malinconia e di straniamento, tipica della poetica crepuscolare di Palazzeschi.
Queste figure femminili, spesso idealizzate e avvolte in un alone di mistero, incarnano una sorta di archetipo di bellezza eterea e malinconica, contrapposto alla realtà più cruda e spesso squallida della vita quotidiana; la loro immagine eterea e impalpabile suggerisce la fugacità della bellezza e della giovinezza, e il loro candore rimanda alla purezza e all'innocenza, ma anche alla fragilità e alla vulnerabilità (dalla rete).

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