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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 1 ottobre 2016

Sulla veranda


Siedono insieme sulla veranda
 
Siedono insieme sulla veranda, il buio
quasi sceso, la casa dietro di loro, buia.
La cena finita, hanno lavato e asciugato
i piatti – solo due adesso e due bicchieri,
due coltelli, due forchette, due cucchiai – poco
                 da fare per due.
Lei siede con le mani ripiegate sul grembo,
si riposa. Lui fuma la pipa. Non parlano,
e quando alla fine parlano è per dire
ciò che l'uno sa che sa anche l'altra. Ora hanno
una mente in due che infine,
per quante ne sappia, non saprà esattamente
chi prenderà per primo la porta buia, dando
la buonanotte e chi rimarrà a seder da solo
ancora un po'.
 
Wendell Berry
Traduzione di Paolo Severini
L'ordine della natura
 
 
La veranda è una terrazza o un balcone chiuso mediante un telaio (in acciaio, alluminio o legno), che può essere dotato di vetrate. Il termine italiano è un prestito linguistico derivante da varie lingue, l'ultima delle quali è l'inglese.  Secondo l'Oxford English Dictionary la parola veranda è originaria dell'India, dov'è presente in diverse lingue indigene (come l'indostano varandā e il bengalese bārāndā). Probabilmente è un adattamento portoghese o spagnolo della parola indiana varandā o bārāndā, con cui si ìndicano ringhiere, balaustre o balconi (da Wikipedia).
veranda
sostantivo femminile
- TRECCANI -
 
[da una voce dell’India (cfr. indostano varandā, bengalese bārāndā), incrociatasi con il portoghese varanda «balaustrata» (der. di vara «verga, pertica»), attrav. l’ingl. veranda]

- 1. Denominazione, originariam. propria dell’India, del portico architravato che recinge le costruzioni, estesa alle strutture architettoniche analoghe dell’Estremo Oriente, e quindi dei paesi tropicali e mediterranei (gallerie, balconi coperti, ecc.).
- 2. Nell’architettura europea, balcone aggettante dalle murature perimetrali di un edificio e chiuso con vetrate; usato fin dal sec. 16° nei paesi anglosassoni (ove è detto bay-window o bow-window) e nei paesi nordici poveri di sole, tale tipo di struttura si è diffuso, nelle forme più svariate, nell’architettura moderna, in cui le verande sono costituite da vere e proprie terrazze coperte, cinte di vetrate realizzate con profilati d’acciaio normali o in ferrofinestra o in lega leggera anodizzata: una villa, una trattoria con v. sul mare. 


quella panchina,
le sedie,
i muri,
baciati dall'ultimo sole,
rosa sui monti;
ecco il ricordo
sereno di ieri,
eccomi ancora
a pensare
ai ritorni...

 

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