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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 26 giugno 2016

Luoghi di Tamerici

 
Parlammo sicuri tra belle acque
bagnate da tamerici
e accordammo parole, quiete le nostre mani
– ricche in oro estorto –
e le fronti alte e assolate
dalle molte ore trascorse.
Dicevamo quello che non volevamo dire
e tacevamo le intenzioni amare;
immensamente gentili,
noi – i mortali, i non amati –
vegliavamo su rispettabili leggi umane.
Cosí, vedevamo cavalcare Ciro il nobile,
l’eletto, prudente sin dall’infanzia.
E noi, corruttibili e accecati dalla
bellezza del suo aspetto, muti
e silenziosi
dietro lo scudo di suo fratello Artaserse.
 
Susanna Rafart
Traduzione di Francesco Ardolino
Pozzo di neve
 
 
La tamerice appartiene al genere Tamerix che conta una cinquantina di specie ed è parte dalla famiglia delle Tamaricaceae. Il portamento può essere cespuglioso, arrotondato e in alcuni casi anche piangente. Cresce spontaneamente sulle coste di tutta l’Europa e dell’Italia. Se viene coltivato come albero mediamente raggiunge i 3 metri in altezza e larghezza. In casi particolari, però, può addirittura crescere fino a 5 metri.
La tamerice è un bell’arbusto, molto decorativo, caratterizzato da un’abbondante fioritura portata sui suoi fini rami. Il suo habitat naturale sono le coste. Tutte le specie di tamerice sono originarie dell’Europa, in particolare delle regioni mediterranee, e dell’Asia, più precisamente della Cina. Nei giardini vengono utilizzate circa 12 specie, anche se spesso le denominazioni e classificazioni sono un po’ confuse a causa della difficoltà di identificazione (possibile alle volte solo grazie ad un microscopio).
La sua coltura è piuttosto semplice visto che si adatta bene a diversi climi e terreni. È inoltre molto resistente alle malattie. È quindi un’ottima scelta per chi voglia inserire una pianta decorativa ma che richieda poca manutenzione.
Il periodo di fioritura dipende dalla specie. Alcuni fioriscono in primavera, altri in estate o autunno. Quest’evento è veramente degno di nota perché tutti i rami si coprono leggermente di piccoli fiori, di solito color rosa pallido, raccolti anche in grappoli pendenti, più o meno lunghi. L’effetto estetico è di grande eleganza e leggerezza.
Le tamerici che fioriscono in primavera, inoltre, lo fanno prima della comparsa delle foglie. In questo caso le corolle coprono tutte le branche e rendono l’evento particolarmente spettacolare.
Il fogliame, verde chiaro e caduco, è formato da numerose e piccolissime foglie alterne a forma di scaglia allungata, fini e morbide, direttamente attaccate al ramo.
Da lontano potrebbe venire scambiato facilmente per un ginepro, ma col vantaggio di non avere spine.
Sono arbusti rustici, robusti, decorativi e richiedono davvero poche cure. È per questo che sono numerosi nei giardini, specie nelle zone litoranee. Resistono molto bene al vento e sono perfetti sia per l’utilizzo come esemplare isolato sia per la formazione di siepi libere.
Inserire una tamerice come esemplare isolato dà un tocco mediterraneo ad ogni giardino (dalla rete).

 
le tamerici, sole e caldo;
lungo la spiaggia le prime avvisaglie di mare
poi onde e risacche,
poi tutto quello che siamo...

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