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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 13 maggio 2015

Non sapere, non volere...

Io non so più, io non voglio più

Io non so più da dove sia nata la mia collera;
ha parlato... e le sue colpe sono scomparse.
I suoi occhi imploravano, la sua bocca voleva piacere:
dove sei fuggita, mia timida collera?
Non lo so più.

Non voglio più guardare ciò che amo.
Non appena sorride, tutti i miei pianti svaniscono.
Invano, per forza o per dolcezza suprema,
l’amore e lui vogliono ancora che io ami;
io non voglio più.

Non so più evitarlo nella sua assenza;
tutti i miei giuramenti sono ormai superflui.
Senza tradirmi, ho sfidato la sua presenza;
ma senza morire sopportare la sua assenza
io non so più.
 
 

Je ne sais plus, je ne veux plus

Je ne sais plus d’où naissait ma colère;
Il a parlé... Ses torts sont disparus.
Ses yeux priaient, sa bouche voulait plaire:
Où fuyais-tu, ma timide colère?
Je ne sais plus.

Je ne veux plus regarder ce que j’aime.
Dès qu’il sourit, tous mes pleurs sont perdus.
En vain, par force ou par douceur suprême,
L’amour et lui veulent encor que j’aime;
Je ne veux plus.

Je ne sais plus le fuir en son absence;
Tous mes serments alors sont superflus.
Sans me trahir, j’ai bravé sa présence;
Mais sans mourir supporter son absence,
Je ne sais plus!
 
 Marcelina Desbordes Valmore
 
 
nell'intrico dei sentimenti
un aria nuova nell'ansia;
sapere, non sapere, intuire
e poi..?
 
 Marceline Desbordes Valmore
(1786-1859)
 
E' l’unica poetessa inclusa nella celebre antologia di Verlaine “I poeti maledetti”.
Fu particolarmente stimata da Charles Baudelaire, che la considerò la perfetta incarnazione della donna:
«Mme Desbordes-Valmore fu donna, fu sempre donna e non fu nient'altro che donna; ma ebbe un grado straordinario di espressione poetica intrisa di tutte le bellezze naturali della donna».  
Vissuta in miseria, rimasta orfana di madre a 16 anni, si dedicò al canto e al teatro. Studiò da autodidatta e a 22 anni pubblicò la sua prima raccolta di poesie. Conobbe lo scrittore Henry Latouche ed ebbe con lui una storia d'amore tormentata.Dalla relazione nacque un figlio, che morì in tenera età. Nel frattempo sposò Prosper Valmore, che la amò sinceramente, mentre l'amato Latouche non la ricambiava. Dal matrimonio nacquero quattro figli, di cui morirono tre. Morì di cancro (dalla rete).
 

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