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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 4 ottobre 2013

Contesto ed elevazione


Contesto ed elevazione

Come in contesti amati
le dune di sabbia,
i castelli fatati,
s'impenna il grido, nel buio,
solitudini stanche azzardano
giochi di ruolo,
nel senso sconnesso.
Quasi grigio il mattino
annuncia frescure autunnali,
nel bosco timidi ricci
di lucide castagne;
io ritrovo me stesso,
cammino in un blu cobalto
intenso da ardere gli occhi,
la bocca, la mia bocca,
ripete implorazioni e preghiere.
Il tempo che passa,
la vita che fiuma,
un gorgo.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate

Angiola Tremonti,
Elevazione, 2001

Elevazione (2001)
Il tema della metamorfosi e della donna-foglia è tipico dell’Art Nouveau.
Angiola Tremonti, lo riprende con elaborata raffinatezza in questa che è forse la migliore delle piccole sculture di questo ciclo. E’ il trionfo della femminilità come assoluto naturale, della vita che nasce dalla natura - dalla foglia della vite in questo caso (vite-vita) - e che, al suo culmine, torna a farsi natura attraverso le braccia che trasformano la donna in albero, in un eterno circolo di metamorfosi. Altrove la Tremonti ha rappresentato la donna-albero appesa a una croce, volendo sottolineare la femminilità naturale mortificata, ma qui è invece l’esplosione vitale, il trionfo della vita, il vero tema sottolineato dalla consonanza vita-vite. Lavorando sulla patina verde e dorata, la Tremonti riesce a darci un mirabile intreccio organico di forme femminili e forme vegetali. L’apparentamento di queste sue donne-albero, al tema della Mabilla, della maternità e della fontana della vita è sottolineato dalla successiva elaborazione del tema della donna foglia in un’opera di grandi dimensioni, Giubianilla, una scultura di oltre quattro metri di altezza. Su questi temi e su questi motivi formali, del resto, ruota l’intero percorso artistico della Tremonti, ben riassunto dalla recente mostra alla Galleria d’Arte moderna di Milano, “Angiola Tremonti. Sculture 2000-2010”, che ne ha consentito un primo, importante bilancio critico complessivo (dalla rete).

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