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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 28 settembre 2013

The squonk, in un angolo

In matematica il termine angolo (dal latino angulus, dal greco ἀγκύλος (ankýlos), derivazione dalla radice indoeuropea ank, piegare, curvare) riguarda nozioni di larghissimo uso, innanzi tutto nella geometria e nell'analisi infinitesimale, che conviene considerare a diversi livelli di generalità. Si definisce angolo la porzione di piano compresa tra due semirette aventi la stessa origine. In realtà due semirette con la stessa origine dividono un piano in due parti (e quindi danno origine correttamente non ad un angolo bensì a due): quella ricompresa tra le due semirette che determina un angolo convesso e ciò che "resta al di fuori" che è un angolo concavo. La definizione di angolo convesso (cioè con ampiezza minore di un angolo piatto) consente di sviluppare le basi della geometria piana euclidea e le prime nozioni di trigonometria. Ad ogni angolo convesso si associa una ampiezza, una misura che si esprime in gradi sessagesimali o sessadecimali, con valori reali compresi tra 0 e 180, oppure in gradi centesimali, da 0 a 200, o infine in radianti, da 0 a π. Alla definizione degli angoli convessi si aggiunge quella di angoli concavi; per questi si hanno ampiezze ancora solo positive, ma con valori superiori. In una fase successiva si introducono gli angoli con segno, entità meno intuitive, ma che consentono di definire funzioni trigonometriche con argomenti reali qualsiasi (fatte salve eventuali singolarità). Gli angoli con segno sono da considerare insieme al problema della rettificazione degli archi di circonferenza dotati di verso, alla natura del numero π e alle questioni relative alle aree con segno; tutti questi elementi forniscono contributi essenziali alle possibilità del calcolo infinitesimale e alle applicazioni alla fisica classica e alle conseguenti discipline quantitative



Angoli

Ogni angolo di me
rispecchia le voglie,
quelle ardenti,
quelle sopite;
eppure è sempre adito
in contesti assurdi
rimanere attimo,
rimanere semplice.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate



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