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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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giovedì 20 agosto 2015

Meditazioni agostane IX e capelli arruffati


Harmenszoon van Rijn  Rembrandt
Autoritratto con capelli arruffati,
Acquaforte

 ho varcato confini vietati,
a volte cosciente,
a volte stupido,
non rimane che astio nel cuore
quando cerco amori perduti rivedo
i miei volti di allora,
le ciglia,
i capelli sempre arruffati...
 
Gujil
 
 
arruffare
verbo transitivo
[forse dal longob. rauffen «agitarsi»].
– TRECCANI -
 
Scompigliare, disordinare: il vento gli arruffava i capelli; arruffare la matassa, scompigliarne i fili, e figurativo imbrogliare una faccenda, complicare le cose; di animali, arruffare il pelo, arricciarlo per paura o perché infuriati (figurativo, di persona, irritarsi, andare in furia, minacciare).
 
Raro con significato più ampio: come un turbine vasto, incalzante, vagabondo, scoscendendo e sbarbando alberi, arruffando tetti (Manzoni). Figurativo, confondere: arruffare le questioni, le idee, le cose più semplici.
 
◆ Participio passato arruffato, anche come aggettivo, disordinato, scomposto: aveva i capelli arruffati; figurativo, confuso: un discorso arruffato, una faccenda molto arruffata; anche di persona che si esprima confusamente: scrittore arruffato.
 

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