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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 27 febbraio 2013

Risacca e poesia

limiti infranti
percorrono rotte
invise a marinai stremati
le fiacche risacche
come lunghe dita
come carezze...

Anonimo del XX° secolo
frammenti ritrovati



La corrente di risacca (dallo spagnolo resaca) detta anche di riflusso o di ritorno, è un tipo di corrente marina molto pericolosa.
Si tratta di un intenso flusso d'acqua causato dal moto ondoso del mare che si forma davanti alla spiaggia. L'accumulo d'acqua lungo la costa provoca un aumento di pressione che deve essere compensato da un flusso di ritorno che si dirige dalla riva verso il largo ad elevata velocità trascinando con sé tutto ciò che incontra. Tali correnti si creano prevalentemente negli specchi di mare davanti alle spiagge sabbiose soprattutto quando sono delimitate da promontori rocciosi, formando spesso dei canaloni sul fondale che rendono ancora più pericoloso il loro manifestarsi. Alcune volte a causa della loro forza si possono rivelare molto pericolose. Si viene risucchiati e trascinati senza tregua verso il largo. La loro elevata velocità, anche oltre 9 km/h, rende difficile mettersi in salvo anche ai nuotatori più esperti. Guardando la superficie dell'acqua si può intuire l'esistenza di una corrente diretta verso il largo. In quei punti la superficie dell'acqua è insolitamente liscia ed ondulata. Inoltre le onde sono come spezzate in presenza di una forte corrente di ritorno. Si può anche riconoscere la presenza di queste correnti di risacca guardando il profilo della spiaggia che tenderà ad assumere la forma di una sequenze di insenature più o meno grandi a seconda della forza della mareggiata piuttosto che quella lineare tipica della bonaccia. I punti pericolosi, cioè quelli di risucchio, corrispondono ai confini tra un'insenatura e l'altra e quindi da evitare durante il nuoto. Come mettersi in salvo [modifica]Nel caso in cui si finisse in una tale corrente, il metodo più giusto per difendersi è nuotare parallelamente alla costa senza sprecare preziose energie cercando di raggiungere direttamente la riva. Contrastare una tale forte corrente è infatti estremamente lungo e faticoso, molto meglio uscirne lateralmente quanto prima. I luoghi in cui si manifestano queste correnti, sono spesso noti e ben segnalati da cartelli di pericolo, anche se è sempre meglio non entrare in acqua quando il mare è molto agitato o quando è presente la bandierina rossa di pericolo (da wikipedia).

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