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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 9 marzo 2012

Banderuole

Gli oggetti legati al vento, elemento della Natura concreto ed immateriale al tempo stesso, hanno sempre affascinato l'uomo per la loro capacità di renderlo tangibile ed osservabile.
Uno di questi, fra i più rappresentativi, è di sicuro la Banderuola Segnavento che abbeliscono i tetti delle case in molti paesi ed è sempre stata usata per controllare la direzione del vento.
Con una tradizione che affonda le proprie radici nei secoli, come testimonia il segnavento in cima alla cattedreale di Winchester, nasce in Europa per mano di Leonardo da Vinci e diventa, oggi, oggetto di culto negli Stati Uniti.
Diventa ben presto simbolo di distinzione, di comando, di potere e di appartenenza ad una classe sociale elevata: può fregiarsi di una banderuola sulla torre del castello o sul tetto della propria dimora solo chi ha sangue blu nelle vene.
L'installazione è strettamente regolamentata da una serie di editti che attraversano ogni paese europeo: sui torrioni e palazzi garriscono al vento banderuole che contrappongono ai galli ed agli agnelli dei campanili, sagome di stemmi, gonfaloni e bandiere in ferro dipinte o in legno intagliato.
All'epoca dei comuni è permesso anche alla borghesia mercantile l'uso dei segnavento che diventano, per ostentazione di potere, sempre più grandi.
Durante il rinascimento l'iconografia delle banderuole si arricchisce di animali fantastici esaltati dall'uso dei colori a olio sulle superfici metalliche. I religiosi possono scegliere forme a loro scelta, mentre i nobili sono vincolati a sagome ben codificate secondo il loro titolo: il cavaliere deve accontentarsi di una banderuola a forma di freccia, i più potenti, invece, possono permettersi un segnavento riproducente l'elsa minacciosa di una spada.
Nel seicento molti proprietari terrieri di origine non nobile si ribellano al divieto di installazione delle banderuole, strumento indispensabile per la coltivazione della terra, loro unico sostentamento. Diventano così molteplici le banderuole abusive e clandestine installate anche a rischio di galera.
Bisogna attendere il Settecento, nell'epoca dei lumi, per avere leggi più permissive sull'uso e l'installazione delle banderuole segnavento, in Italia ed in Europa. Tuttavia non esiste una corporazione specifica cui competa la costruzione di tali oggetti: si cimentano, così, ramai e fabbri, stagnari e falegnami. Introducendo, in questo modo, nuove figure e forme tratte dall'osservazione della vita quotidiana (dalla rete - l'arte del rame di E. Usan).



A metà della vita

Tra pere gialle e rose selvagge
Scende la terra nel lago
E voi cigni graziosi tuffate
ebbri di baci il capo
Nell'acqua sacra ed austera.

Ma dove prenderò fiori in inverno,
dove la luce del sole
e l'ombra della terra?
Stanno le mura silenziose e fredde
E nel vento è tintinnio di banderuole.

Friedrich Holderlin

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