
Così giovane, bello e brillante eppure così bravo, tanto bravo, da avere nel suo studio un via vai continuo e contiguo dello impressionismo che conta, quello dei più grandi che lo hanno considerato da subito come uno di loro e lo hanno stimato al punto da permettergli di farsi ritrarre da lui in quadri indimenticabili ormai patrimonio di tutti noi ed ambizione di gallerie e musei più importanti della terra. 
Sono stato ad Aigues-Mortes con il mio amore da persona matura e con qualche amico negli anni più giovani e così belli. Bazille amava l'aroma dei suoi cieli francesi e dipingeva i suoi paesaggi "en-plein-aire" perchè così vedeva i colori e non solo li immaginava.
di descrivere questa bella cttadina del Sud della Francia; quasi un avamposto all'interno delle cui mura la cultura latina si mescola a qualcosa di arabesco e arabbeggiante, tenue richiamo di una Spagna da definire molto più intimamente che chilometricamente vicina.
La passione trasuda da queste tele e traspare donandoci brividi di passione e brame segrete.Le mura della fortezza racchiudono i colori del mercato ed il sapore del sale che deposita aromi e riflessi accecanti sulla sabbia dorata di questa regione bellissima. Bazille amava la sua terra di quell'amore che solo agli artisti è concesso e la pittura lo esprime l'amore concretizzandolo in colori pastello. "Bon Voyaje mon amì" sembrano dire le figure in plastica attesa ed un vago senso di ricordo pervade le tele e si espande nell'azzurro biancastro dei cieli ventosi dove qualche uccello veleggia trasportato dalle aeree correnti.

Ai posteri l'ardua sentenzia, io, la mia l'ho già emessa.
Jean Frédéric Bazille Montpellier, 6 dicembre 1841 – Beaune-la-Rolande, 28 novembre 1870, è stato un pittore francese.
Proveniente da una famiglia protestante agiata, si reca a Parigi a studiare medicina, facoltà che abbandona presto per dedicarsi, con la disapprovazione dei genitori, alla pittura, influenzato dalla pittura di Eugene Delacroix. Nel 1862 viene in contatto con Monet, Renoir e Sisley, i migliori membri del movimento impressionista, che aveva conosciuto frequentando lo studio del maestro Gleyre a Parigi. Le stanze dello studio di Bazille, situato a Batignolle, diventano ben presto punto di incontro per questi artisti. Il nome iniziale per gli impressionisti fu, appunto per questo, "Scuola di Batignolle".
Durante i suoi soggiorni annuali a Meric, sulle rive del Lez, presso la villa di famiglia, maturò il suo stile. Qui dipinse La robe Rose nel 1864, risultato della volontà di voler conciliare le tesi impressioniste con le regole della pittura classica. Nello stesso luogo, dipinge anche La vue de village: Castelnau, qualche anno più tardi. Quest'opera presenta una struttura molto simile a La robe Rose. La sua maggiore conquista a livello artistico fu quella di aver saputo fondere in un'unica immagine la figura umana con il paesaggio.
Bazille non si è mai sposato, e i suoi rapporti intimi con amici maschi hanno fatto supporre che fosse omosessuale, cosa che a quei tempi era molto criticata. [senza fonte] I programmi per la prima mostra impressionista indipendente furono interrotti dallo scoppio della guerra franco-prussiana nel 1870-1871. Bazille si arruola volontariamente nell'esercito in un reggimento di zuavi, contro le richieste degli amici pittori. Poco dopo, durante la sua prima battaglia al fronte a Beaune-la-Rolande, venne ucciso all'età di soli 29 anni.
Nella sua vita ha stretto amicizie con i migliori artisti del tempo, i quali divennero i più celebri del movimento impressionista, compresi Monet, Manet, Renoir, Sisley e Morisot.



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