...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

mercoledì 12 marzo 2008

Fiabetta

Un vecchio e saggio gufo viveva ormai da parecchi anni nella grande città degli uomini.
Il suo nido, posto in uno dei tanti cornicioni sbrecciati di una vecchia casa della fine dell'800, guardava la sagoma austera della chiassosa stazione ferroviaria sottostante.
Il gufo ormai conosceva assai bene le abitudini degli esseri umani, sapeva distinguere infallibilmente gli uomini dalle donne, gli adulti dai bimbi e, grazie alla sua infinita saggezza, era stato eletto "maestro dell'ordine degli animali notturni" e veniva spesso invitato a tenere delle conferenze agli animali più giovani perchè potesse loro insegnare come vivere e destreggiarsi nelle mille difficoltà della metropoli.
Così, spinto dalla gioia più che dalla superbia, una sera sì ed una no, volava ad una cert'ora tra le alte e bizzarre guglie della cattedrale dove sempre lo aspettava un pubblico folto ed attento.

Quella sera arrivò presto, che il sole ancora dardeggiava il suo colore sui tetti.
Quando il suo greve volo, appesantito dagli anni, planò con perizia sull'ampio spazio che si apriva tra le guglie, decine e decine di creature notturne e non corsero freneticamente per accaparrarsi i posti migliori dai quali sicuramente avrebbero potuto recepire ogni più piccola parola da lui proferita durante la lezione.
Dopo alcuni minuti di intenso brusio il vecchio gufo schiarì sonoramente la sua gola nell'intento di pulirsi la voce e procurarsi il silenzio.
La sua attesa fu brevissima.
- Bene, bene - disse - eccoci nuovamente qui a parlare tra di noi, a raccontarci le nostre care esperienze.
Parlando, teneva le ali raccolte dietro la schiena e si muoveva goffamente da un capo all'altro della terrazza.
L'attento pubblico seguiva, come un tutt'uno, i suoi prevedibili spostamenti.
- Di che cosa vi dovrei mai parlare ora? - cominciò - della vecchiaia che si sta impadronendo della mia mente e del mio corpo?
Forse potrei farlo ma voi siete giovani e non capireste queste cose eppure...
Fu interrotto dal tramestio insistente che proveniva dalla sua destra.
Si girò in quella direzione e vide una grossa cincia che inveiva pesantemente contro due piccoli topini grigi.
- Che hai amica cincia? cosa disturba il tuo solitamente attento ascoltare stasera?
- Maestro, - lei rispose - scusate il mio trambusto involontario ma questi due giovani svergognati disturbano il vostro saggio dire con le loro sconvenienti affettuosità e ciò non è bene!
Non credete?
- Su, su, amica cincia, - disse il gufo avvicinandosi ai due topini spaventati fino ad abbracciarli teneramente con le sue grandi ali aperte a ventaglio - perchè ti crucci di questo? Ciò è bello perchè è amore.
I due topini, ancora spaventati, si schiacciarono dentro il suo rassicurante abbraccio.
- Ciò non solo è bello ma è anche bene in quanto mi dà l'opportunità di narrarvi una storia degli uomini.
Ciò detto si sedette sul largo cornicione e, dopo una piccola pausa, cominciò a raccontare.
- Vivono in questa nostra città due giovani vite, Ela e Tom.
Ela ha i capelli colore del grano di Giugno e guarda il mondo con occhi che paiono ambra.
Quando ride somiglia ad un agitato ruscello fresco di acqua di neve.
Tom è un sognatore e vive di fiumi ed utopie, apprezza tutto quello che sfugge alla maggior parte degli altri uomini.
Ela è la fertile terra che promette i suoi frutti a chi lavorarla saprà l'Inverno e l'Estate.
E' quella scogliera che apre i suoi speroni rocciosi alla serena estensione della cala dove il mare è tranquillo da sempre.
Tom è l'aria leggera che porta le nuvole bigie foriere di pioggia benefica.
E' la nave che solca i cavalloni violenti degli oceani perennemente in burrasca a cercare l'approdo sicuro.
Ela è la bimba che vorrebbe conoscere perchè ama imparare, è la vela ripiegata che vorrebbe distendersi a catturare gli aliti del vento.
E' la calda foresta.
Tom è quel fuoco che langue perchè cerca la legna è il bimbo che osserva ed ama le cose.
E' la flebile brezza che increspa le superfici dei laghi.
Ela conosce le cose, Tom chiama tutte le cose per nome.
La legge della natura vorrebbe che Ela e Tom si incontrassero per completare le loro ricerche continue.
Ma Ela e Tom sono degli esseri umani e altro non fanno che complicare le cose e non sanno vedere più in là del loro naso e vivono appesantiti dallo scorrere quotidiano senza toccarsi così come potrebbero.
Vedi amica cincia, perchè ora tu vorresti impedire a questi due piccoli cuoricini di topini di vivere la loro fortuna di non avere pensieri?
Smise la parola e tutti tacevano attoniti.
- Bene, miei cari, - gufo riprese - ora si è fatto assai tardi e le mie vecchie e scalcinate ossa reclamano il riposo perchè ne hanno bisogno.
Ci si ritrova domani.
Disse e con un balzo fluttuò nel vuoto notturno e si confuse nella luce lunare.




I GUFI
Come sono: I gufi reali possono pesare intorno ai 2,8 chili per un'altezza di 65 cm e vantano un'apertura alare di 1.70 metri. Le femmine sono più grandi, 3,3 kg per un'altezza di 72 cm e un'apertura alare di 1.80 metri. Si tratta di animali molto intelligenti e sensibili, per questo tendono ad essere estremamente suscettibili e si offendono facilmente se vengono ignorati a lungo.
Caratteristiche: Questi animali sono rapaci notturni; preferiscono quindi viaggiare di notte. Quando non sono in servizio, i Gufi svolazzano in libertà e preferiscono rimanere nei pressi dei boschetti, dove gli esemplari selvatici sono soliti fare il proprio nido.
Cosa amano: Amano cacciare piccoli roditori.
Cosa odiano: Sono molto orgogliosi e quindi detestano non essere rispettati.

Nessun commento:

Posta un commento