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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 6 giugno 2025

Uccelli della notte

Uccello della notte

Coprimi gli occhi con le tue piume
Scuro uccello della notte
Stendi le ali nere come un tacchino che incede con sussiego
Trascina le ali robuste come un gallo cedrone che starnazza
Graffia la pelle liscia del mio ventre
Con artigli squamosi
Accòstati col becco alle mie labbra
Ma coprimi gli occhi con le tue piume.
Chicago, 1921 

Ernest Hemingway

In tutte le notti di incubi
il buio approda l'anima;
sempre più spesso le grida
sono lacrime e solitudini... 

Un uccello notturno, o uccello che vive ed è attivo principalmente di notte, può essere un gufo, un assiolo, un barbagianni, una civetta, un succiacapre o un usignolo ed altri.
Un uccello della notte, in termini ornitologici, si riferisce a qualsiasi uccello che è più attivo di notte, spesso con abitudini di caccia e di riproduzione notturne; t
ra gli uccelli notturni in Italia, i rapaci sono forse i più noti
(dalla rete)

giovedì 5 giugno 2025

Immaginazione

Lindoro di deserto
Cima Quattro il 22 dicembre 1915

Dondolo di ali in fumo
mozza il silenzio degli occhi

Col vento si spippola il corallo
di una sete di baci

Allibisco all’alba

Mi si travasa la vita
in un ghirigoro di nostalgie

Ora specchio i punti di mondo
che avevo compagni
e fiuto l’orientamento

Sino alla morte in balia del viaggio

Abbiamo le soste di sonno

Il sole spegne il pianto

Mi copro di un tepido manto
di lind’oro

Da questa terrazza di desolazione
in braccio mi sporgo
al buon tempo

Giuseppe Ungaretti 

Il poeta immagina che la luce del sole lo riscaldi come una coperta d'oro puro e ricorda nel colore le sabbie africane.
Riappare però il presente devastato, visto dalla trincea carsica che Ungaretti descrive come una terrazza di desolazione, dal momento che davanti a lui ha solo deserto e solitudine.
La presenza del sole è così confortante poiché gli permette di ritrovare quella vitalità che pareva aver perso in quella notte e rivolge le sue braccia verso la luce del sole come se lo stesse abbracciando
(dalla rete).

La poesia esprime cose che non,
diversi approdi, approcci;
visibilmente scosso dalla marea 
di contatti attenti, contigui...

mercoledì 4 giugno 2025

Per flauto


Il flauto notturno

Sotto il notturno ciel che s’inzaffira,
Dalla vetta del colle ermo e fronzuto,
Un flauto nella cheta ombra perduto
Canta soave e mormora e sospira.

Sovra i campi, lontan, per l’aer muto,
Il modulato suon lento s’aggira,
E dolce piagne, e più dolce delira,
Limpido, grave, tremendo, acuto.

D’amori spenti e di sventure arcane
Il flauto narra e d’anime svanite
Non so che storie tenere e crudeli.

Oh, vani amori, oh, ricordanze vane,
Oh, sogni e voci di sommerse vite
Sotto la muta immensità de’ cieli!

Arturo Graf 

In un suono si arrende l'anima
emozioni scaturiscono segni vitali;
la stanchezza, quella del quotidiano,
si riduce a silenziose lacrime ... 
 
Il Flauto Notturno è stato scritto da Riccardo Zandonai nel 1932 ed è un misterioso brano per flauto solista e orchestra da camera che ha come soggetto il sonetto omonimo del poeta Arturo Graf (da "le Danaidi").
Nel brano, il compositore riprende alcuni temi dalle sue opere come le citazione dalla più famosa: Francesca da Rimini (1914).

Si tratta della prima edizione critica di questo piccolo gioiello della produzione strumentale italiana del '900.

(dalla rete)

martedì 3 giugno 2025

Pazzi

Crazy

In a church, by the face,
he talks about the people going under,
only child know.

A man decides after 70 years
that what he goes there for
is to unlock the door,
while those around him criticize and sleep.
And through a fractal on that breaking wall,
I see you, my friend, and touch your face again.
Miracles will happen as we trip,

but we're never gonna survive,
unless we get a little crazy.
No, we're never gonna survive,
unless we are a little crazy.

Yellow people walking through my head,
one of them's got a gun to shoot the other one
and yet together they were friends at school.
Oh, get it, get it, get it, get it, no, no, no!
If all were there when we first took the pill,
then maybe, then maybe, then maybe, then maybe
miracles will happen as we speak,

but we're never gonna survive,
unless we get a little crazy.
No, we're never gonna survive,
unless we are a little crazy.

No, no, we'll never survive,
unless we get a little bit...

In a sky full of people only some want to fly,
isn't that crazy?
In a world full of people only some want to fly,
isn't that crazy, crazy?
In a heaven of people there's only some want to fly,
ain't that crazy?
Oh, babe! Oh, darlin'!
In a world full of people there's some want to fly,
ain't that crazy, crazy, crazy, crazy?

But we're never gonna survive,
unless we get a little crazy.
No, we're never gonna survive,
unless we are a little crazy.

But we're never gonna survive,
unless we get a little crazy.
No, we're never gonna survive,
unless we are a little crazy.

No, no, never survive,
unless we get a little bit...

And then you see things
the size of which you've never known before.
They'll break it someday,
only child know.
Them things,
the size of which you've never known before,
someday...
 
Seal

  
Siamo davvero pazzi?
io, il mondo intorno, lei...
In questi vortici di silenzio
siamo assordati da tutto...
 

Pazzi
 
In una chiesa, di fronte a tutti,
parla della gente che soccombe
solo il bambino lo sa.

Un uomo decide dopo 70 anni
che la ragione per cui ci va
è quella di aprire la porta,
mentre quelli attorno a lui criticano e dormono.
E attraverso un frattale su quel muro in pezzi,
vedo te, amico mio, e tocco di nuovo il tuo volto.
I miracoli avverranno mentre viaggiamo,

ma non potremo mai sopravvivere,
a meno che non diventiamo un po' pazzi.
No, non potremo mai sopravvivere,
a meno che non siamo un po' pazzi.

Persone gialle che mi camminano per la testa,
una di loro ha una pistola per sparare all'altro,
eppure insieme erano amici a scuola.
Oh, prendilo, prendilo, prendilo, prendilo, no, no, no!
Se tutti fossimo stati là quando prendemmo la pillola la prima volta,
forse allora, forse allora, forse allora, forse allora
i miracoli avverranno mentre parliamo,

ma non potremo mai sopravvivere,
a meno che non diventiamo un po' pazzi.
No, non potremo mai sopravvivere,
a meno che non siamo un po' pazzi.

No, no, non sopravviveremo mai,
a meno che non diventiamo un po'...

In un cielo pieno di persone, solo pochi vogliono volare,
non è una pazzia questa?
In un mondo pieno di persone, solo poche vogliono volare,
non è una pazzia questa, una pazzia?
In un paradiso pieno di persone, ce ne sono poche che vogliono volare,
non è una pazzia questa?
Oh, ragazzo! Oh, caro!
In un mondo pieno di persone, c'è solo qualcuno che vuole volare,
non è una pazzia questa, una pazzia, una pazzia, una pazzia?

Ma non potremo mai sopravvivere,
a meno che non diventiamo un po' pazzi.
No, non potremo mai sopravvivere,
a meno che non siamo un po' pazzi.

Ma non potremo mai sopravvivere,
a meno che non diventiamo un po' pazzi.
No, non potremo mai sopravvivere,
a meno che non siamo un po' pazzi.

No, no, non sopravviveremo mai,
a meno che non diventiamo un po'...

E poi vedi cose
la cui grandezza non hai mai conosciuto prima.
La romperanno un giorno o l'altro,
solo il bambino lo sa.
Quelle cose,
la cui grandezza non hai mai conosciuto prima,
un giorno o l'altro...
 
Alanis Morrissette

 

lunedì 2 giugno 2025

Ingorgo di voci

Un ambiente con molte persone che parlano contemporaneamente o un coro che produce un suono molto forte potrebbe essere descritto come un "ingorgo di voci".

IV

Ma dove cercare la tomba
dell'amica fedele e dell'amante;
quella del mendicante e del fanciullo;
dove trovare un asilo
per codesti che accolgono la brace
dell'originale fiammata;
oh da un segnale di pace lieve come un trastullo
l'urna ne sia effigiata!
Lascia la taciturna folla di pietra
per le derelitte lastre
ch'ànno talora inciso
il simbolo che più turba
poiché il pianto ed il riso
parimenti ne sgorgano, gemelli.
Lo guarda il triste artiere che al lavoro si reca
e già gli batte ai polsi una volontà cieca.

Tra quelle cerca un fregio primordiale
che sappia pel ricordo che ne avanza
trarre l'anima rude
per vie di dolci esigli:
un nulla, un girasole che si schiude
ed intorno una danza di conigli... 

Eugenio Montale

"Ingorgo di voci" si usa per indicare un'eccessiva concentrazione di persone che parlano contemporaneamente, creando confusione e rendendo difficile capire cosa viene detto.

Dolci esilii dal tempo, nel tempo
di vivere come farfalle impazzite;
nel sentimento rappreso l'ingorgo
di voci, di volti, di pallide mani... 
 
"Ingorgo di voci" potrebbe riferirsi a due concetti diversi: un'eccessiva produzione di suono simultaneo (come in un coro o in un ambiente rumoroso) o, in senso medico, un disturbo della voce. 
In medicina, "ingorgo" potrebbe essere usato in modo improprio per indicare disfonia o altri disturbi della voce (dalla rete).

domenica 1 giugno 2025

Protocollo cittadino #169 (Delusione)

Delusione
 
Buongiorno rispose nella notte
un sogno che si disperde in disfatta;
compresse tra il dire e il fare
aspettative sfaldate al mattino...
 
Gujil 
 
Di solito vediamo la delusione da una prospettiva negativa, ed è comprensibile perché quando ci sentiamo delusi vediamo la vita attraverso lenti grige. Ma la delusione può anche essere una maestra di vita. Anche se ci fa soffrire, la delusione ci fornisce informazioni preziose sulle convinzioni che nutriamo verso noi stessi, le altre persone e ciò che, secondo noi, ci renderebbe veramente felici. La delusione può aiutarci ad aprire gli occhi (dalla rete).