...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

giovedì 22 maggio 2025

Arte

L'arte

Più che tremor di pianti trattenuti,
più che improvviso impallidir, che sguardi
gravi d'angoscia, che sorrisi tardi,
dalla pietà del proprio mal spremuti,

giovan gl'inganni blandamente astuti
di sapienza, che avvicenda ai dardi
i balsami negli occhi maliardi
e veste i lacci d'ori e di velluti.

Sincerità non val, sol arte giova.
Destreggiarsi e regnar saprà l'esperta
quando vinta cadrà l'anima nova.

L'arte non è sottil; diletta forse.
Disperde i sogni e tien gli spirti all'erta.
Facile è l'arte, dove amor non morse.

Amalia Guglielminetti

Fronte comune al sogno
il dipinto, la tela emerge
in azzure marine e ritovo
pace, nel suo, nell'anima...

L'arte, in senso ampio, comprende ogni attività creativa e di espressione estetica, sia individuale che collettiva, che utilizza tecniche, abilità e conoscenze per creare opere che suscitano bellezza o emotività. In pratica, è la capacità di esprimere attraverso vari mezzi come pittura, scultura, musica, letteratura e molto altro (dalla rete).

mercoledì 21 maggio 2025

Alone!

Alone
 
Autumn leaves are falling down again
Last year seems like yesterday
What to do now that those days have gone
I have to start again
Inspiration ain't so hard to find
Words already on the page
I just have to write it down
In my own way
To say something worth saying
Time comes and goes
A life unnoticed
Cry out loud
Don't let me awake
From this dream
I won't be a friend in need
No one escapes
From this feeling
I tell myself hold on
Everything is right
Not wrong
Love is what I ask for
Tonight
Hold on to me
I can't breathe
Why am I
Alone
Blaming the dawn
Blame me
I know all the lies disagree
You can't just escape
From the leaving
No no
 
Ray Wilson
La solitudine impera ai cuori
che non lasciano spazi;
le mie cicatrici ancora fresche
son un segno del tempo...

martedì 20 maggio 2025

Gallerie

In galleria

Un occhio di stelle
ci spia da quello stagno
e filtra la sua benedizione ghiacciata
su quest’acquario
di sonnambula noia 

Giuseppe Ungaretti

Nel buio del percorso
cerchiamo fioche luci;
dal tunnel del dolore si esce
provati, lucidi, stanchi...

Durante la Prima Guerra Mondiale, particolarmente negli anni 1915-1917, lungo tutto il fronte italiano che si estendeva dalla Val d’Aosta al Golfo di Trieste, furono portate a compimento intense attività di scavo di gallerie per diversi scopi militari. Alcuni di queste opere sotterranee, molte delle quali ancora oggi ben conservate e visitabili grazie al costante sforzo di mantenimento e restauro delle Autorità locali, sorprendono in considerazione delle difficoltà ambientali e delle le sfide tecnologiche che hanno dovuto essere fronteggiate per la loro realizzazione. Sussiste una vasta letteratura che tratta questo argomento soprattutto sotto i punti di vista storico e biografico. Questo lavoro vuole invece focalizzarsi sugli aspetti tecnici e tecnologici, sulle risorse umane e materiali e sui metodi di progetto e di costruzione utilizzati per lo scavo di gallerie che, oggi, appaiono straordinarie in relazione al periodo storico e alle difficoltà incontrate nel corso degli scavi (dalla rete).

lunedì 19 maggio 2025

Eppur "s'avanza..."

La fontana malata

Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch...
È giù,
nel cortile,
la povera
fontana
malata;
che spasimo!
sentirla
tossire.
Tossisce,
tossisce,
un poco
si tace...
di nuovo
tossisce.
Mia povera
fontana,
il male
che hai
il cuore
mi preme.
Si tace,
non getta
più nulla.
Si tace,
non s’ode
romore
di sorta,
che forse...
che forse
sia morta?
Orrore!
Ah! no.
Rieccola,
ancora
tossisce.
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch...
La tisi
l’uccide.
Dio santo,
quel suo
eterno
tossire
mi fa
morire,
un poco
va bene,
ma tanto...
Che lagno!
Ma Habel!
Vittoria!
Andate,
correte,
chiudete
la fonte,
mi uccide
quel suo
eterno
tossire!
Andate,
mettete
qualcosa
per farla
finire,
magari...
magari
morire.
Madonna!
Gesù!
Non più!
Non più.
Mia povera
fontana,
col male
che hai,
finisci
vedrai,
che uccidi
me pure.
Clof, clop, cloch,
cloffete,
cloppete,
clocchete,
chchch.. 

Aldo Palazzeschi

Angelo Morbelli
 "S'avanza..."
Rimarrà ricordo negli anni
che ancora, pochi, saranno;
 filo rosso, sottile, quel grazie
"di averci fatto sognare"... 
 
Una figura femminile è al centro del dipinto, adagiata su di poltrona a sdraio. Intorno a lei si apre un ampio paesaggio collinare. 
La donna è inquadrata di schiena e riposa di fronte alle montagne arrossate dal tramonto. 
Sull’erba, a destra, giace un libro con le pagine aperte. Inoltre, il braccio della protagonista è abbandonato sul bracciolo a destra. Infine, sulle sue gambe è appoggiato un gran mazzo di fiori. 
Nel cielo si alza una grande nube che rivela la sagoma di una figura femminile.
(dalla rete)
Una donna, forse malata di tubercolosi, al bacio dell'ultimo sole, nella campagna di Lombardia.
Ho sempre pensato a questo dipinto associandolo a quel sottile filo rosso che rappresentava la tisi alla fine del 1800 e agli inizi del '900.
Gujil 

domenica 18 maggio 2025

Titolo

Titolo

Poiché abbiamo avuto i pensieri più lunghi
E preso la via più breve che c’è intorno.
E ballato alle ariette del demonio,
Pregando pavidi al ritorno;
Per servire un padrone di notte,
E un altro di giorno.

Chicago, 1921
«Poetry» (gennaio 1923)
Three Stories & Ten Poems (1923
)

Ernest Hemingway 

Un titolo è l'Indicazione essenziale che serve a individuare o definire un'opera d'arte, una pubblicazione, ecc.: il titolo di una poesia, di una sinfonia, di un film; titoli di un giornale, di una rivista (dalla rete).

Nel senso difficile da trovare
ci sono i momenti più bui;
la luce che riesce a passare
arroventa la rabbia e l'odore...

sabato 17 maggio 2025

Rosa recisa

La rosa morente

Entro una vaga, iridescente fiala
Di gemmato cristal, nella pomposa
Patrizia sala, una vermiglia rosa
L’odorante e sottil spirito esala.

Tutta di specchi e d’ori e di fastosa
Seta risplende intorno a lei la sala,
Mentre un raggio di sol che d’alto cala
Sul dipinto tappeto arde e riposa.

Ma la stremata rosa, a cui del sole
Che già la tinse omai si spegne il raggio,
Quel vano lustro e quella pompa ignora.

E moribonda le incomposte aiuole,
E i pruni del paterno orto selvaggio,
E il cespuglio natìo sogna ed implora.

Arturo Graf

Rosa fiore d'amore rosso
sola, in un vaso di cristallo;
immagine forte, dura,  di morte,
per me che odio i fiori recisi...
 
Le  rose recise possono durare oltre due settimane: rinfrescare il vaso con acqua pulita regolarmente e la temperatura della stanza sono fattori importanti per prolungare la sopravvivenza dei fiori recisi (ma noi lasciamoli sugli steli).
(dalla rete)

venerdì 16 maggio 2025

Protocollo cittadino #166 (neverending)

 
La storia infinita (titolo originale in tedesco Die unendliche Geschichte) è un romanzo fantastico dello scrittore tedesco Michael Ende, pubblicato nel 1979 a Stoccarda dalla Thienemann Verlag. Tradotto in più di quaranta lingue, il romanzo ha venduto oltre 10 milioni di copie nel mondo ed è diventato un classico della letteratura per ragazzi. La prima edizione in italiano risale al 1981, a cura della Longanesi .
 
Neverending
 
Ancora pressioni infinite,
i soldi, i cuori, le mete sfiorate;
senza fine apparente incontro
vicissitudini contigue e dolenti...
 
Gujil 

La maggior parte della storia si svolge a Fantàsia, un mondo fantastico minacciato dall'espansione di una forza misteriosa chiamata Nulla, che causa la sparizione di regioni sempre più estese del regno. 
Il coprotagonista è Atreiu, un coraggioso fanciullo che viene incaricato dall'Infanta Imperatrice di trovare una soluzione al problema di Fantàsia; il protagonista è invece un bambino del mondo reale, Bastiano Baldassarre Bucci, che, leggendo un libro sul Regno di Fantàsia, si ritrova progressivamente coinvolto negli eventi del racconto. Diventato anche lui parte di Fantàsia, Bastiano aiuta Atreiu nel tentativo di salvare il regno e dovrà infine trovare un modo per ritornare nel mondo reale.
L'opera è stata adattata in una varietà di media diversi, che vanno dal teatro ai videogiochi, dal cinema alla televisione. Proprio dal romanzo di Ende, Wolfgang Petersen ha tratto nel 1984 il celebre lungometraggio La storia infinita.  (dalla rete).
 

giovedì 15 maggio 2025

Epigramma

Lorella Fermo
"Camillo Sbarbaro ed Eugenio Montale"

Epigramma (II)

Sbarbaro, estroso fanciullo, piega versicolori
carte e ne trae navicelle che affida alla fanghiglia
mobile d’un rigagno; vedile andarsene fuori.
Sii preveggente per lui, tu galantuomo che passi:
col tuo bastone raggiungi la delicata flottiglia,
che non si perda; guidala a un porticello di sassi.

Eugenio Montale

Ancora, nel blu intenso, nel mare
due poeti, il sogno, mareggiare
nel meriggio, levante, in Liguria,
un'amica, al mare, osserva...

mercoledì 14 maggio 2025

Caffè a Rapallo (Eugenio & Camilllo)

La poesia è ambientata all’interno di un “Caffé a Rapallo”, siamo in pieno periodo natalizio, e Montale si ripara dal freddo tipico di dicembre. Il poeta ligure ci dona nei versi di apertura sensazioni sensoriali che diventano dettagli in grado di trasferire l’atmosfera “calda” all’interno del locale e allo stesso tempo la vita “grigia” oltre i vetri dello stesso.

Caffè a Rapallo I

Natale nel tepidario
lustrante, truccato dai fumi
che svolgono tazze, velato
tremore di lumi oltre i chiusi
cristalli, profili di femmine
nel grigio, tra lampi di gemme
e screzi di sete…

Son giunte
a queste native tue spiagge,
le nuove Sirene!, e qui manchi
Camillo, amico, tu storico
di cupidige e di brividi.

S’ode grande frastuono nella via.

È passata di fuori
l’indicibile musica
delle trombe di lama
e dei piattini arguti dei fanciulli:
è passata la musica innocente.

Un mondo gnomo ne andava
con strepere di muletti e di carriole,

tra un lagno di montoni
di cartapesta e un bagliare
di sciabole fasciate di stagnole.
Passarono i Generali
con le feluche di cartone
e impugnavano aste di torroni;
poi furono i gregari
con moccoli e lampioni,
e le tinnanti scatole
ch’ànno il suono più trito,
tenue rivo che incanta
l’animo dubitoso:
(meraviglioso udivo).
L’orda passò col rumore
d’una zampante greggia
che il tuono recente impaura.
L’accolse la pastura
che per noi più non verdeggia.

Eugenio Montale

Sorseggiato al tavolo, lungo mare
di festose grida di bimbi, primavera
marina come una attesa di amica
che scruta orizzonti dal vetro... 
 
Eugenio Montale con questa poesia in modo subliminale rivolge una forte critica alla società, il mondo degli adulti dovrebbe imparare a guardare indietro, a ritrovare i valori sani del buon vivere, in cui autenticità, cultura, sana amicizia, amore vero possano essere non più il ricordo di quando si era bambini e ragazzi. Camillo è Camillo Sbarbaro (dalla rete).

martedì 13 maggio 2025

Amore e odio

L'odio può essere una reazione all'amore, un modo per gestire la frustrazione o la paura di perdere, oppure una forma di difendersi dal proprio desiderio.
 
85

Odio e amo. Me ne chiedi la ragione?
Non so, cosí accade e mi tormento.

Publio Valerio Catullo

Amore ed odio, di gran lunga
prefesisco l'amo, silenzio,
un incedere maestoso di pace
nel cuore, le grida, i dolori...  
 
Amore e odio sono due sentimenti opposti ma spesso interconnessi, che possono coesistere o alternarsi in un rapporto. L'ambivalenza, cioè la presenza simultanea di sentimenti contraddittori, è una caratteristica comune nelle relazioni, soprattutto quando l'amore è intenso. 
(dalla rete)

lunedì 12 maggio 2025

Giardino

Il giardino è uno spazio progettato, di solito all'aperto, riservato alla vista, alla coltivazione botanica e al godimento di piante e altre forme naturali. 
L'etimologia della parola moderna deriva dal francese jardin (“luogo chiuso”) XII secolo, a sua volta derivato dal gotico gart (“recinto”) e dal latino medievale gardinium, X secolo.

Giardini

O piccoli giardini addormentati
in un sonno di pace e di dolcezze,
o piccoli custodi rassegnati
di sussurri, di baci e di carezze;

o ritrovi di sogni immacolati,
di desideri puri e di tristezze
infinite, o giardini ove gli alati
cantori sanno di notturne ebbrezze,

o quanto v’amo! I sogni che rinserra
il mio core, fioriscono, o giardini,
lungo i viali, ne le vostre aiuole.

Io v’amo, io v’amo, o fecondati al sole
di primavera in languidi mattini,
o giardini, sorrisi de la terra!

Sergio Corazzini

Neppure i colori del sole hanno
quel senso di pace trasmesso
dai fiori, nel prato, in giardino;
come rosa recisa ti incontro...

Il giardino è un pezzo di terreno, per lo più cinto di muro, steccato o cancellata, coltivato a piante ornamentali e fiorifere, destinato a ricreazione e passeggio; può essere privato, adiacente a villa o casa d'abitazione, oppure pubblico, nell'interno o alla periferia dei centri abitati (dalla rete).

domenica 11 maggio 2025

Candelina accesa nel buio

Contrasto intimo

Dove un dolente amore si nasconde
un odio sordo quivi pur s'annida;
l'uno inasprisce di sue acerbe strida
l'altro smarrito fra mal note sponde.

L'odio superbo spesso si confonde
all'amor che s'umilia e che diffida,
poi che un'eguale passione guida
entrambi, ciechi, per sue vie profonde,

V'è in noi, forse, una martire che gode
del suo martirio, ed una prigioniera
che si rivolta e le sue corde rode.

L'una vorrebbe baciar quella mano
che contr'essa si fa sempre più fiera.
L'altra avventarle un morso disumano.

Amalia Guglielminetti

Amori perdutamente stupidi,
come fossero ceree candele,
lumicini fiochi che consumano,
luci che non fugano il buio...

"Candelina accesa nel buio" è un'immagine poetica che evoca un senso di speranza, luce e calore in un ambiente oscuro. 
Può rappresentare la perseveranza, la fede o semplicemente un momento di pace in un momento di difficoltà.
(dalla rete)

sabato 10 maggio 2025

Minareto

Un minareto è una torre di una moschea, da cui il muezzin (o chiamato alla preghiera) invita i fedeli alla preghiera cinque volte al giorno. In sostanza, è una torre slanciata, spesso con un design unico, utilizzata per annunciare l'inizio del tempo di preghiera nell'Islam.
 
 
 Notte di maggio

Il cielo pone in capo
ai minareti
ghirlande di lumini

Giuseppe Ungaretti

Il minareto, con la sua altezza, simboleggia la salita verso il cielo, verso Dio, e l'invito alla spiritualità.
 
Sonno, rannicchio storie
infinitesimali, stantie;
risorge il sole e le nubi
nascondono il mondo...
 
Il minareto è una delle caratteristiche architettoniche più riconoscibili della cultura islamica, simbolo di fede e di comunità; è principalmente un luogo da cui viene pronunciato l'adhān, la chiamata alla preghiera, per informare i musulmani sull'orario della preghiera (dalla rete).

venerdì 9 maggio 2025

Amarsi

Amami per lo stupido che sono
(l’angelo-imbecille che ride)

L’eccitazione
di baciarti
sta nel vedermi
riflesso nei tuoi occhi.
Inseguiamo la purezza
ma
ancora
siamo gloriosi
pezzi
di carne.
Ti venero
come sangue
o olio o grano.
Il nostro amore è logorato
e inghiottito
dalla furia del tempo.
Un’innocenza sconsiderata,
dicono,
è un crimine.
Danziamo su piedi in prestito.

Michael McClure

Nemmeno un accenno, un segno,
nessuna risposta tradisce disagio;
mi permetto di stare in silenzio, 
una nebbia disegna il ricordo...
 
Amare qualcuno significa provare un sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.  
-Treccani-
Non sempre il sentimento è corrisposto.