L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.
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sabato 2 agosto 2025
Protocollo cittadino #174 (Coraggio)
venerdì 1 agosto 2025
Leopoldina Rodriguez
PERCHÉ LA PUTTANA HA UNA SORTE MALSANA
LA SIFILIDE L’ASPETTA
E LA PASSERA DELLA PUTTANA
SGOBBA TUTTA LA SETTIMANA
MENTRE ANCHE IL SUO CANE NON STA BENE.
Parigi, 1922
Ernest Hemingway
“I biografi parlano di Leopoldina come una delle prostitute che
vagavano per El Floridita e che talvolta finivano nel letto di
Hemingway.
Come se fosse una donna insignificante…
in realtà, Hemingway
la amava molto.
Era una donna colta e intelligente, che ha influenzato
il suo lavoro”.
La donna di turno si chiama Leopoldina Rodríguez; in una fotografia è
ritratta mentre beve con Hemingway, a L’Avana, ha un foulard sulla
testa, mani bellissime, l’atto con cui tiene la sigaretta denota una
connaturata nobiltà.
Zevallos ha ricostruito con devozione la biografia
di Leopoldina: figlia di una domestica, padre sconosciuto, è cresciuta
nella famiglia Pedroso, abbiente, per cui lavorava la madre.
Leopoldina pare aver ispirato la Liliana di Isole nella corrente,
fu l’amante di José Antonio Primo de Rivera, il fondatore della
‘Falange Española’, che le facilitò il ritorno a Cuba, Hemingway le
faceva leggere i suoi manoscritti.
giovedì 31 luglio 2025
"Lontana e sola" (Canzone di cavaliere)
Lontana e sola
Può essere usata per descrivere una persona che si sente emotivamente distante dagli altri oppure che si trova fisicamente isolata.
mercoledì 30 luglio 2025
C'era una volta
Bosco Cappuccio
ha un declivio
di velluto verde
come una dolce
poltrona
Appisolarmi là
solo
in un caffè remoto
con una luce fievole
come questa
di questa luna
Giuseppe Ungaretti
martedì 29 luglio 2025
Donna e marine
Sei donna di marine,
donna che apre riviere.
L’aria delle mattine
bianche è la tua aria
di sale e sono vele
al vento, sono bandiere
spiegate a bordo l’ampie
vesti tue così chiare.
lunedì 28 luglio 2025
Cipressi e palme
O notturni cipressi e sonnolente
Palme, laggiù, sulla deserta china,
A specchio della tersa onda turchina,
Nereggianti sul rutilo occidente;
Mentre nell’alto ciel, dietro la trina
D’una rosata nube evanescente,
Come un profil di vergine languente
Della luna il sottile arco s’affina;
O lente palme, o rigidi cipressi,
Dite, se novo e ignoto vïatore
L’orme pur ora in queste rive impressi;
Perché la nostra visïon di tanto
Dolce tumulto mi rïempie il core,
Perché mi trae sulle pupille il pianto?
Arturo Graf
I Romani iniziarono ad piantare i cipressi come simbolo di elevazione spirituale. Poi il Cristianesimo diede sacralità alla pianta utilizzandone il legno per la croce di Gesù Cristo. Le sue caratteristiche di sempreverde poi si adattano al luogo funebre.
domenica 27 luglio 2025
Casa
La casa è una costruzione
eretta dall'uomo per abitarvi, suddivisa in vani ed eventualmente in
piani: casa di città, di campagna; casa colonica; casa esposta a mezzogiorno.
La casa è l'abitazione
di una persona sola o di una famiglia: essere, stare in casa; andare,
tornare a casa; cercare casa; star di casa in un luogo, abitarvi (anche fig. : quello, l'educazione non sa neppure dove sta di casa!) (dalla rete).
L’uomo solo ascolta la voce calma
con lo sguardo socchiuso, quasi un respiro
gli alitasse sul volto, un respiro amico
che risale, incredibile, dal tempo andato.
L’uomo solo ascolta la voce antica
che i suoi padri, nei tempi, hanno udito, chiara
e raccolta, una voce che come il verde
degli stagni e dei colli incupisce a sera.
L’uomo solo conosce una voce d’ombra,
carezzante, che sgorga nei toni calmi
di una polla segreta: la beve intento,
occhi chiusi, e non pare che l’abbia accanto.
È la voce che un giorno ha fermato il padre
di suo padre, e ciascuno del sangue morto.
Una voce di donna che suona segreta
sulla soglia di casa, al cadere del buio.
[21 agosto - 12 settembre 1940]
Cesare Pavese
sabato 26 luglio 2025
Ad Anna

Non so più dove ti colsi.
Certo nei prati rilucenti di antichi sogni
distolsi l’oro della tua semente.
Sui rami dei miei nudi inverni
la tua gemma spuntò
come un miracolo
e a nuovo mi vestì la tua speranza.
Le tue carni e l’oro dei capelli
per non sciuparti ho sfiorato
con le mani inasprite dagli anni.
Nata dalla mia speranza d’essere
e di non finire, in te
la mia sostanza umana
ad altri sensi rinasce
a nuova vita.
L’età del silenzio Lalli Editore. 1981
Sebastiano Vasta
venerdì 25 luglio 2025
Fanny Targioni Tozzetti

Cara Fanny.
Non vi ho scritto fin qui per non darvi noia, sapendo
quanto siete occupata:
Ma in fine io non vorrei che il silenzio paresse
dimenticanza, benché forse sappiate che il dimenticar voi non è facile.
Mi pare che mi diceste un giorno, che spesso ai vostri amici migliori
non rispondevate, agli altri sì, perché di quelli eravate sicura che non
si offenderebbero, come gli altri, del vostro silenzio.
Fatemi tanto
onore di trattarmi come uno de’ vostri migliori amici; e se siete molto
occupata, e se lo scrivere vi affatica, non mi rispondete…
Delle nuove da me non credo che vi aspettiate.
Sapete ch’io abbomino
la politica…
I miei amici si scandalizzano; ed essi hanno ragione di
cercar gloria e di beneficare gli uomini.
Ma io che non presumo di
beneficare, e che non aspiro alla gloria, non ho torto di passare la mia
giornata disteso su un sofà, senza battere una palpebra.
E trovo molto
ragionevole l’usanza dei Turchi e degli altri Orientali, che si
contentano di sedere sulle loro gambe tutto il giorno, e guardare
stupidamente in viso questa ridicola esistenza.
Ma io ho ben torto di scrivere queste cose a voi, che siete bella, e privilegiata dalla natura a risplendere nella vita.
giovedì 24 luglio 2025
Seduzioni

Colei che ha gli occhi aperti ad ogni luce
e comprende ogni grazia di parola
vive di tutto ciò che la seduce.
Io vado attenta, perchè vado sola,
e il mio sogno che sa goder di tutto,
se sono un poco triste mi consola.
In succo io ho spremuto ogni buon frutto,
ma non mi volli sazïare e ancora
nessun mio desiderio andò distrutto.
Perciò, pronta al fervor, l'anima adora
per la sua gioia, senza attender doni,
e, come un razzo in ciel notturno, ogni ora
mi sboccia un riso di seduzïoni.
Amalia Guglielminetti