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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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martedì 5 marzo 2024

Vino!

27

Ragazzo, se versi un vino vecchio
riempine i calici del piú amaro,
come vuole Postumia, la nostra regina
ubriaca piú di un acino ubriaco.
E l'acqua se ne vada dove le pare
a rovinare il vino, lontano,
fra gli astemi: questo è vino puro.

Publio Valerio Catullo 

Alcoliche notti passate
a pensare, ricordi, presente;
nel vino un sincero dono
di vera e ambiziosa voluttà... 

Gli antichi Romani si appassionarono così tanto al vino che menzioni si ritrovano in moltissime opere di vari autori classici: da Columella a Catullo a Marziale è una cascata di citazioni varie a ceppi e vini e costumi vari: dalla conservazione alla coltivazione e al consumo di vino, soprattutto durante feste e banchetti.
L’apprezzamento nei confronti del vino in epoca Romana fu così vasto che a Roma, ma anche nelle principali città della repubblica prima e dell’impero poi, furono costruiti non solo il forum vinarium, ossia il mercato del vino, ma anche un portus vinarius, porto e mercato erano presumibilmente ubicati nel quartiere Testaccio per essere vicini al Tevere.
(dalla rete)

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