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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 8 gennaio 2023

in una notte di Gennaio (dopo un incubo)

Di Quaderno gotico,
la raccolta di cui fa parte Di gennaio, di notte, Mario Luzi scrisse che era
l’album di un amore tanto più esaltante e spiritato, quanto più l’animo ne aveva bisogno
dopo l’aridità, la paura, l’angoscia
.

In questa raccolta di poesie la chiave sta nella doppiezza dell’amore, ovvero forza creatrice e rigeneratrice universale ma al contempo sentimento che ci mette in comunicazione con l’impossibilità di abbracciare tutto, con il vero senso della fine.

 
Di gennaio, di notte
quando lungo le sue vene lo spazio
trepida per un vento inesauribile, ravviva
negli alberi speranze ancora vane
e li sveglia a una vita ancora incerta,
troppo remota oltre le cime
ed oltre le radici;

nei giorni incerti ai crocevia del tempo
nelle ore dopo la passione quando
anche il dolore ha fine
e l’anima si tiene appena
che non frani nel suo vuoto
e si chiede stupita più che ansiosa
s’è quella l’agonia ch’è in ogni inizio
o il termine, il termine di tutto,

e accade che qualcuno
per certezza, per afferrarsi a un segno
mormori il suo tra il nome dei suoi cari
ed è strano come murare lapidi
su case per memoria d’un passaggio,
d’una sosta nel transitare eterno,

viso di molto amata un tempo
che tra pagina e pagina del libro
sfogliato senza termine degli anni
hai la pace che dà l’essere fiochi
e spenti sotto la crudele patina
qualcuno soffia nelle tue fattezze,
t’eccita, ti richiama al mio tormento
quale fosti d’età in età, puerile,
puerile sotto nuvole di marzo,
giovinetta sgusciata da anni informi
tra infanzia e pubertà, donna nel vento.
Frattanto siamo divenuti grigi.

Esco, guardo addossato ai muri alti
la mia patria ventosa e montuosa,
prendo fiato, poi seguo la via crucis.

Mario Luzi

 
Infine il tempo prendera il ricordo
inatteso, come una giovanile sogno;
la porta dell'incubo è socchiusa,
la mente vive una paura antica...
  
E in
Di gennaio, di notte 
il ricordo del viso dell’amata dona al poeta 
una spinta vitale, accompagna l’esperienza del vivere, 
ma accompagnandoci verso il senso la fine. 
La pace sembra svanire ricordando al poeta che la vita purtroppo finirà ugualmente.
(dalla rete)

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