
di paludi in una terra che è tutta boschi di pini
dove anche le strade sono solo pozze e sterpaglia e negli orti
non sta mai uno spauracchio: non li vale il raccolto.
La vecchia Nastasia sarà morta e anche Pesterev, certo,
e, se non lo è, se ne sta seduto in cantina, ubriaco perso,
o sta costruendo qualcosa con la testata del nostro letto:
una specie di steccato, forse, o una parte del tetto.
E in inverno tagliano legna laggiù e solo di rape si vive,
e una stella ammicca per tutto il fumo in un cielo di neve,
e non una sposa in bianco è alla finestra ma il grigio ornato
della polvere, più il vuoto dove un tempo abbiamo amato.
Joseph Brodsky
traduzione di Matteo Campagnoli
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Paul Cézanne, "Villaggio nel bosco" (1879 circa) olio su tela, 65×46 cm, collezione privata |
Questo incantevole
"Villaggio nel bosco"
datato 1879 (circa)
è sicuramente
uno dei dipinti meno noti di
Paul Cézanne;
comunque,
tra i colori tardo primaverili,
forse estivi,
si respira il silenzio,
la calma.
Una ricerca esteriore
di un posto tranquillo,
dove riposare il corpo e la mente,
dove appisolarsi sicuri e protetti...
Si trova in una collezione privata
da qualche parte nel mondo;
chi lo possiede lo può guardare
ogni volta che cerca rifugio,
nel silenzio del bello
e nella serenità diffusa...
di un posto tranquillo,
dove riposare il corpo e la mente,
dove appisolarsi sicuri e protetti...
Si trova in una collezione privata
da qualche parte nel mondo;
chi lo possiede lo può guardare
ogni volta che cerca rifugio,
nel silenzio del bello
e nella serenità diffusa...
le cose dimenticate,
lontane, nel tempo,
le cose che spaziano
il cuore e l'anima;
lontane, nel tempo,
le cose che spaziano
il cuore e l'anima;
ricordi, solo attimi
dilavati da scorrere,
dilavati da scorrere,
punti fermi
in un perenne agitato...
in un perenne agitato...
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