quanto fragore
in questo silenzio,
le linee del cuore
cosparse di tracce;
qualcuna non riesce
che a sanguinare...
Anonimo del XX° secolo
frammenti ritrovati




La mia bohème (Fantasia)
I pugni nelle tasche rotte, me ne andavo
con il mio pastrano diventato ideale;
sotto il cielo andavo, o Musa, a te solidale;
oh! Là, là! Quanti splendidi amori sognavo!
La sola braca aveva un largo buco. - In corsa
sgranavo rime, Puccetto sognante. E l'Orsa
Maggiore ea la mia locanda. - Lassù
le stelle in cielo avevano un dolce fru fru;
le ascoltavo, seduto ai lati delle strade,
nelle sere del buon settembre ove rugiade
mi gocciavano in fronte un vino di vigore;
e, rimando in mezzo ai tenebrosi fantastici,
come fossero lire, tiravo gli elastici
delle mie scarpe ferite, un piede sul cuore!



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| Caravaggio, Amor vincitor, 1602-1603 |






e spettatore della medesima scena; non vale il principio logico dell'«identità», per cui, per esempio, la persona sognata può essere vissuta dal sognatore come due diverse persone contemporaneamente e senza contraddizione. Queste caratteristiche rendono conto della difficoltà di tradurre il sogno nel linguaggio logico-discorsivo dell'esperienza diurna, come pure della necessità di ricorrere - a tale scopo - all'operazione definita da Freud «elaborazione secondaria», che consiste nella ristrutturazione del sogno in forma comprensibile e consequenziale. Un'altra caratteristica dell'esperienza cosciente onirica, nota fin dall'antichità, è costituita dal valore simbolico dei suoi contenuti; in proposito, Freud ha parlato di «simbolizzazione» onirica. Lo studio empirico dell'esperienza onirica, condotto con categorie psicologiche, può essere fatto risalire all'inizio del secolo scorso, quando risultò chiaro che le stimolazioni esogene sul corpo del soggetto dormiente svolgono un certo ruolo nella determinazione dei contenuti onirici, e che in questo processo le percezioni oniriche risultanti sono sempre di natura visiva e auditiva, anche se le stimolazioni interessano altri sensi. Sempre all'inizio del secolo scorso si scoprirono altri dati interessanti, come il fatto che il cieco nato sogna solo immagini auditive, mentre in chi diventa cieco dopo l'infanzia il sogno continua a essere caratterizzato prevalentemente da immagini visive. Tuttavia, queste e altre scoperte hanno solo una limitata portata esplicativa; pertanto il vero inizio dell'indagine scientifica sul sogno si colloca nel nostro secolo, in coincidenza con la pubblicazione, da parte di Freud (nel 1900), L'interpretazione dei sogni, opera fondata sull'analisi rigorosa dei sogni dell'autore stesso (dalla rete). 

