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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 25 novembre 2012

Piano, piano


Piano, piano,
come per non far rumore
in una stanza piena di gente;
la suggestione del brano è lì,
tutta lì...


L'Adagio in sol minore (Mi 26), noto anche con la denominazione piuttosto impropria Adagio di Albinoni, è una composizione musicale realizzata e pubblicata nel 1958 da Remo Giazotto. Giazotto dichiarò di aver "ricostruito" il presunto Adagio sulla base di una serie di frammenti di Tomaso Albinoni che sarebbero stati ritrovati tra le macerie della biblioteca di Stato di Dresda – l'unica biblioteca a possedere partiture autografe albinoniane – in seguito al bombardamento della città avvenuto durante la seconda guerra mondiale. I frammenti sarebbero stati parte di un movimento lento di sonata (o di concerto) in sol minore per archi e organo, di cui purtroppo non si hanno certezze concrete. In verità, a partire dal 1998, anno della morte di Remo Giazotto, l'Adagio è emerso essere un lavoro interamente originale di Giazotto, giacché nessun frammento di notazione è stato trovato in possesso della Biblioteca Nazionale Sassone. Il brano è comunemente orchestrato per archi con l'aggiunta dell'organo, o a piacere per archi soli. Ma la sua notorietà ha raggiunto un livello tale che sono frequenti le trascrizioni per molti altri strumenti. Il compositore e noto direttore d'orchestra Ino Savini ha strumentato l'Adagio per grande orchestra, dirigendo egli stesso le esecuzioni. Esiste una registrazione da lui diretta con la Janacek Philharmonic di Ostrava nel 1967 (CD "Ino Savini Live Collection" ISC-029) La composizione ha avuto un notevole successo anche grazie ai numerosi utilizzi e reinterpretazioni: fu usata da Carl Theodor Dreyer come parte della colonna sonora del suo film Ordet, che molti critici inseriscono tra le migliori pellicole della storia del cinema; è parte ad esempio della colonna sonora del film del 1981 Gli anni spezzati di Peter Weir, incentrato sulla famosa battaglia di Gallipoli combattuta nella prima guerra mondiale, e di quella del film di fantascienza Rollerball del 1975. È stata inoltre usata come sottofondo musicale in numerosissimi programmi televisivi e spot pubblicitari, per esempio nella popolare sitcom britannica Butterflies e nell'episodio "Il dominio del drago" (Dragon’s Domain) della serie di fantascienza Spazio 1999 (1975) (da wikipedia).

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