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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 29 dicembre 2012

Fotografia

La parola fotografia ha origine da due parole greche: φῶς (luce) e γραφή (scrittura). Letteralmente quindi fotografia significa “scrittura con la luce”. Il termine fotografia viene utilizzato con tre differenti accezioni: tecnica che permette di creare immagini su un supporto sensibile alla luce, un'immagine ottenuta con tale procedimento e la forma d'arte che utilizza questo processo. La fotografia si basa su due principi fondamentali della chimica e della fisica: la reazione di alcuni particolari componenti chimici alla luce e la creazione di un’immagine quando la luce passa attraverso un’apertura in una camera oscura o in una scatola chiusa. La sensibilità alla luce di alcuni prodotti chimici fu sperimentata attorno al 1727 dal filosofo naturalista Johann Heinrich Schulze; più antiche sono invece gli studi riguardanti i principi dell’ottica, dei quali troviamo traccia negli scritti di Aristotele, appartenenti al IV secolo a.C. Alla base del processo fotografico troviamo la camera oscura, la quale molto tempo prima dell’invenzione della fotografia veniva utilizzata da vari artisti come aiuto nel disegno; basti pensare che essa fu utilizzata anche da Leonardo da Vinci. La luce entra nella camera o nella scatola oscura attraverso una piccola apertura e viene riflessa sul lato opposto di essa creando così un’immagine capovolta della scena circostante, che verrà corretta grazie all’aiuto di uno specchio. La scoperta definitiva dell’intero processo che noi oggi chiamiamo fotografia avviene nel 1839 contemporaneamente in Francia e Inghilterra ad opera di Louis-Jacques-Mandé Daguerre e William Henry Fox Talbot, di cui parleremo la prossima volta. In verità, l'immagine piu' antica arrivata a noi ed è stata realizzata il 25-11-1826, da Joseph Nicéphore Niépce, ora conservata ad Austin, Texas, nel 1839 è l'anno in cui Daguerre cede i diritti del brevetto, in cambio di un vitalizio, all'accademia delle scienze di Parigi, 15 agosto 1839 (dalla rete).


FOTOGRAFIA
 
M'attira il tuo sorriso come
Potrebbe attirarmi un fiore
Fotografia tu sei il fungo bruno
Della foresta
La sua bellezza
I bianchi sono
Un chiaro di luna
In un pacifico giardino
Pieno d'acque vive e d'indiavolati giardinieri
Fotografia sei il profumo dell'ardore
La sua bellezza
E ci sono in te
Fotografia
I toni illanguiditi
Vi si sente
Una melopea
Fotografia tu sei l'ombra
Del sole
Tutta la sua bellezza.
 
Guillaume Apollinaire


in uno scatto tutto,
quello che siamo fissato
in  un attimo senza fine
in un silenzio pieno di noi...

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