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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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giovedì 25 marzo 2021

IVa Sinfonia

"Alla mia migliore amica."
Questa la dedica in calce all’autografo della Quarta sinfonia di Čajkovskij e che cela, in una discrezione volutamente sibillina, il rapporto umano forse più importante nella sua vita: quello con la baronessa Nadežda von Meck, sua mecenate.
Proprio nel 1877, quando ne cominciò la composizione, era infatti cominciato il loro lungo rapporto epistolare (i due non si incontrarono mai), ed in una lettera del maggio di quell’anno la Quarta è citata per la prima volta.
La Sinfonia non fu particolarmente ben accolta; la sua estrema lunghezza (il primo movimento, della durata di circa venti minuti, arriva quasi ad eguagliare la somma degli altri tre, ed è uno dei più lunghi tempi di sinfonia mai composti da Čajkovskij) la rendeva somigliante, come scrisse Sergej Taneev, suo amico ed ammiratore e compositore egli stesso, a “un poema sinfonico cui fossero stati appiccicati altri tre movimenti per il solo scopo di poterlo chiamar sinfonia”.
Come Taneev, la baronessa von Meck era stata fra gli spettatori della prima, e la Sinfonia l’aveva enormemente colpita; subito dopo scrisse un’appassionata lettera al compositore, domandogli che cosa avesse ispirato una musica di tale potenza; la risposta si spinge ben oltre, definendo un programma per la composizione e dandoci la rara occasione di vedere un lavoro dal punto di vista del suo artefice.

la vita, gli incontri, la sessualità, l'amore,
un compositore che amo combattuto tra i flutti;
il secondo movimento mi porta sempre lontano,
come una canzone, una di quelle ancora da scrivere...

Fu nel 1877che Nadežda von Meck entrò nella vita di Ciaikovski, e fu in quell'anno che, quasi contemporaneamente all'Eugenio Onieghin, il musicista compose la Quarta Sinfonia, che alla von Meck è dedicata rimanendo tra le piu popolari del maestro russo e accanto alla Seconda una delle piu spontaneamente ispirate al mondo della musica popolare russa.
Dalla maestosa fanfara iniziale, alla sconsolata melodia del secondo tempo, al fantastico "Scherzo" pizzicato (uno dei pezzi piu efficaci del musicista) fino alla viva concitazione del "Finale," questa
Sinfonia resta una delle pagine piu tipiche della musica russa della seconda metà del1'800, e l'intenso patetismo di cui è pervasa ne ha fatto da sempre uno dei pezzi prediletti dai pubblici di tutto il mondo.
Ciaikovski diede per lettera alla von Meck alcune indicazioni programmatiche sulla
Quarta, di cui riporteremo qui qualche passo essenziale:
I.-) L'introduzione contiene il germe di tutta la sinfonia...
È il fato, la potenza del destino che ostacola il nostro desiderio di felicità.., che pende sulla nostra testa come una spada di Damocle e avvelena senza posa l'anima... Bisogna assoggettarglisi... Non sarebbe meglio abbandonare la realtà e sprofondarsi nei sogni?  Ma la musica reca solo delle visioni, che scompaiono alla fine e l'anima viene nuovamente sommersa dal mare.
II.-) Il secondo tempo esprime la sensazione melanconica che ci afferra di sera, quando siamo soli e stanchi delle fatiche del giorno
...
III.-) Il terzo tempo non esprime sensazioni particolari:
è un arabesco capriccioso, un'apparizione fugace simile a quelle che colgono la nostra fantasia quando si beve un bicchiere di vino e si sente di essere lievissimamente brilli...
IV.-) Quarto tempo: Quando non trovate in voi la felicit
à, guardate gli altri, andate in mezzo al popolo, guardate come la gente si diverte, come si concede alla sua gioia! Il quarto tempo è il quadro di una festa popolare ... Appena avete dimenticato voi stessa, riappare instancabilmente il fato ... Ma in fondo la vita è bella ...!
(Giacomo Manzoni – Guida all’ascolto della musica sinfonica - Feltrinelli)

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