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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 31 agosto 2022

Rumori...

Il mondo non ascolta che rumori 

Il mondo non ascolta che rumori.
Le sfumature sfuggono, sfumano gli ultrasuoni.
Io trasmetto parole su un’antenna
che ogni giorno quel vento rovescia.
Ti auguro buon Natale, nel più profondo sento
di che magica forza quest’augurio è capace.
Non t’ho detto che t’amo, forse l’avrei osato
se mai nessuno al mondo lo avesse detto prima.

Maria Luisa Spaziani

Il rumore è quel fenomeno acustico che non ha caratteristiche musicali (il r. della pioggia, il r. dei passi, degli applausi), spesso associato a sensazioni sgradevoli (il r. del traffico) o alla percezione indistinta di voci che risultano come un suono confuso (non fate r. ; dalla piazza saliva il r. della folla).
Nel linguaggio letterario, con significati variamente riconducibili all'idea di protesta, tumulto, ribellione, eccitazione), oppure di notizia confusa (andò il rumore di vicino in vicino, Boccaccio), o, meno com., di fama (Non è il mondan romore altro ch'un fiato Di vento, Dante) (dalla rete).

Un piccolo rumore nel silenzioso
vortice del nulla in cui precipitiamo;
Perchè non sappiamo più di tanto
gioire di ciò che troviamo per strada?
 

martedì 30 agosto 2022

Spino nel cuore (note sul dolore interiore)

Il dolore viene definito dall’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) come “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole, associata ad un danno tissutale, in atto o potenziale, ovvero descritta nei termini di tale danno”.
 
 Mi sopravviveranno colorati fiori di campo
o le sempreverdi foglie del nespolo?
Potrà il ricordo restare sepolto ma vivo?
Le lastricate strade del dolore si, quelle...
 
A determinare il dolore, quindi, non sono solo le modificazioni dovute al danno fisico ma anche l’interpretazione personale della gravità di quel danno. Fattori come le passate esperienze, la percezione di riuscire a farvi fronte, le paure ad esso connesse, il sostegno sociale e altri, determinano il modo in cui il dolore viene vissuto e la nostra reazione.  Le due esperienze, sensoriale ed emotiva, si rinforzano creando un circolo vizioso.
 
Lo spino bianco

Le lunghe bacche rosse splendono
intatte quando l’ottobre entra,
i cieli sono i più azzurri
dell’anno, ma freddi e brevi,
porta pace lo spino
gli agnelli bianchi brucano foglie
e frutti, dormono al ceppo
ma quando viene la bruma
nera e spessa
e scolora le bacche, cascano secche
spegne malva e falasco
fa l’acqua nera
escono allora le anime dai rami
girano come fuochi quasi spenti
ma solo chi è malvagia lascia lo spino
se c’è uno che passa
quando annotta
dovrà seguirla
e perdere la strada.

Umberto Piersanti
(Urbino, 1941)

 

"La sofferenza interiore può talvolta assumere l'aspetto di un autentico Dolore dell'Anima. Esso sembra infatti pervadere le nostre emozioni allo scopo di far emergere in noi quanto di più autentico sia custodito nel nostro Sé. 
Sentiamo solo la discreta compagnia di questo dolore, il suo silenzio. E’ come se in quel momento potessimo “vedere attraverso” il nostro dolore. Come se sentissimo che la sua funzione ha uno scopo. Uno scopo che va al di là delle nostre possibilità del momento, ma che riguarda comunque noi stessi nella maniera più profonda.  
Questo è un dolore che non fa rumore. 
Lo viviamo con dignità e con rispetto per noi stessi.  
Tendiamo a custodirlo nel nostro cuore perchè siamo consapevoli di non poterlo dividere con gli altri. Confidiamo che qualcuno, in qualche modo, ci possa aiutare. Ma è un dolore che richiede lo stare soli
Soli con il nostro cuore.
(Andrea Biasioni, dalla rete)

lunedì 29 agosto 2022

Protocollo cittadino #75

 
Mai si dovrebbe lasciare decidere al dolore
mai dovremmo soffrire per scelta;
conosco qualcuno che riesce a farlo,
conosco qualcuno che riesce a vivere il dolore.
Io, per me, amo colori pastello,
vedo le tinte del grigio, nei cuori...
 
Gujil

domenica 28 agosto 2022

Dubbi

Il dubbio

Leggimi
tra le righe
anche quando la pagina è bianca
Raccontami una storia
a lieto fine
fammi sentire di nuovo bambina
dimmi che non è mai stata scritta
poesia più bella di me.

Chiara Oliviero 

 

Dubbio. Stato soggettivo d’incertezza, da cui risulta un’incapacità di scelte teoretiche o pratiche, essendo gli elementi oggettivi considerati insufficienti a determinarle in un senso piuttosto che in quello opposto. Sul piano gnoseologico, dubitare significa sospendere l’assenso nei confronti di proposizioni tra di loro contraddittorie; in questa accezione, esso si contrappone a credenza. http://www.treccani.it/enciclopedia/dubbio_(Dizionario-di-filosofia).


Assurdo continuo di parole e voci,
il dubbio serpeggia quando finisce il resti;
viviamo di complicità infinite eppure
basta un attimo, un dubbio, un niente...

sabato 27 agosto 2022

Dizionario minimo

Non disponiamo a sufficienza di un dizionario minimo vitale. siamo in balia di poche decine di parole che ripetiamo ossessivamente riducendo il linguaggio ad uno sterile campo dove i significati si intrecciano senza incontrarsi...

Dizionario minimo

Il mio dizionario era minimo,
la prosa impraticabile.
Ma ho visto nelle parole
ansie di protagonismo che vengono
da lontano, non so da dove.
A volte penso: stanno
qui, ma come dopo una caduta.
E siamo noi il loro abisso.
Noi autori di opere, intendo.
Chissà cos’erano, prima.
Un surplus d’universo, nemmeno
il più dolente: questo
è stato il mio primo Canzoniere, in fondo.
 

Mario Santagostini


 
Di parole ci nutriamo, viviamo e amiamo,
nessuno sa fare le cose senza i suoni;
dobbiamo avere rassicurazioni, certezze,
eppure gli amanti sanno cos'è il silenzio...
 
... pensiamo a come sarebbe molto bello riuscire a parlare con il silenzio, limitarsi agli sguardi, alle espressioni senza però mai cercare di avere o chiedere conferna dalle parole.
Bello si, ma...
Pensiamoci...

venerdì 26 agosto 2022

Fuochi

Un falò è un grande fuoco all'aperto dalla fiamma molto intensa e di breve durata, acceso in segno di festa o di allegria, per distruggere qualcosa, per festeggiare una ricorrenza religiosa, rituale  o pagana oppure per fare segnalazioni: un falò per la vittoria; fecero un falò di tutti i documenti; accendere un alò. sulla spiaggia, nei campi (dalla rete)
 
 I fuochi

Dove la luna tra
i frassini la riva
bianca rispecchia e la
quiete del lago, i fuochi
bassi d’autunno già
accendono.

Francesco d’Alessandro

 

Bruciamo i desideri come fiammiferi,
nel vento che spesso violenta e spegne;
i fuochi che siamo sono vittime di pioggia,
quella del cuore riga i visi e le gote...

giovedì 25 agosto 2022

Di tante umane passioni...

Monica Seta
"Gli amanti"
 

Le tue labbra la mia nuca

Le tue labbra la mia nuca
e il tuo respiro sento sul mio collo
non creder che lo voglia e che t’induca
a perdere l’aplomb ed il controllo
il bottoncino sfili dalla buca
e scivola la mano nello scollo
dubbio non c’è oramai che mi seduca
il modo tuo di far ed io tracollo.
Sulle mie labbra posi il tuo sorriso
mi stringi forte tanto da far male
del tuo calore il corpo mio s’è intriso
sulle mie guance lacrime di sale.
Dolce dolore mi pervade il viso
di quel ch’è attorno niente più mi cale.

Chiara Moimas

 
Le passioni forti dipanano i dubbi,
siamo stati in coinvolgimenti contigui,
come amplessi scontati, come amanti;
rimane il diniego, la stanza, le cose...
 
Direi esplicitamente che possiamo considerare la passione come un momento o motivo della vita affettiva caratterizzato da uno stato di violenta e persistente emozione, specialmente in quanto riconducibile a un ambito erotico-sentimentale o in contrasto con le esigenze della razionalità e dell'obiettività:
essere schiavo delle passione; è stata la sua prima passione; le passioni politiche;
spogliarsi delle umane passioni (dalla rete).

mercoledì 24 agosto 2022

Perdenti

La forza del perdente

Ora la collina non è più in fiamme,
il fiume si adagia sui sassi
e il canneto copre il passare dei giorni.
Ora è tempo d ripulire le pietre,
di sentire il profumo delle zolle
e di conservare i segreti della terra.
Radici lontane riaffiorano
con la forza dei ricordi.
La stessa forza del filo d’erba.
La stessa forza del perdente
che non teme la sconfitta.
Il bisogno
ritarda solo la pioggia.
Lo senti urlare in silenzio?
I nostri passi non sono passi.
Sono quello che siamo.
Vento sul canneto
e terra su terra.
Niente di più vero
che del semplice esistere.

Beatrice Niccolai

 

 

Perdente è chi ha perso, è stato sconfitto/a (in una contesa, una competizione sportiva, un gioco ecc.): la squadra perdente; i perdenti delle semifinali

Sconfitte inanellate e struggenti
insidiano il cuore, lo strappanbo;
brandelli di sentimenti affiorano
come relitti di troppi naufragi...

Ma tutti pensiamo che perdente è anche chi non ha successo, non riesce a realizzare le proprie ambizioni | chi è deluso, frustrato: vincenti nella vita, perdenti in amore.

martedì 23 agosto 2022

Poesia e riflesso (mutandis)

Con il termine mutande si indica un capo d'abbigliamento, sia da uomo che da donna, in genere composto di materiali naturali come cotone o seta oppure artificiali come nylon, lycra, tulle, da indossare a contatto con le parti intime.

Togliti le mutande

Togliti le mutande.
Ditelo a qualcuno
con la dolcezza
delle farfalle,
l’ostinazione delle formiche.
Offri la tua schiena
a un corteo di graffi,
la tua nuca a una barricata
di morsi.
Abbi cura che qualcuno
venga a molestare la tua noia,
la sua indifferenza.

Franco Arminio 

 

Crudezze espressive sono segno
di grande complicità emotiva;
poche volte ricordo è successo,
troppo spesso ci frena vergogna...

 

Il termine italiano mutande
deriva dal gerundivo latino mutandae
(gerundivo di mutare)
che significa da cambiarsi.
(da wikipedia)

lunedì 22 agosto 2022

Protocollo cittadino #74

Lasciamo che il risentimento affiori,
nel bosco, tra tanti dilemmi, filtra la luce
di un attimo che è stato silenzio;
nel confine del mondo un pellegrino
smarrì la sua strada e ora vaga
come perduto del tempo e lo spazio
contrae in silenzio il dolore del mondo.
In attesa di suoni rimango sul ciglio
del profondo disaccordo, del baratro,
non ho quella forza che dico, che scrivo,
rimango latente in attesa, prevale il silenzio...

Gujil

domenica 21 agosto 2022

Gelide parvenze... e situazioni...

Gelide parvenze

Gelide parvenze, la vita acre dei segni
conosco. Non è finito lo spazio.
Io mi corrompo. Non so l’aurora quale il ladro
del tempo rapido senza scampo. È murmure
il suo sonno a una risposta a sommo
di una tomba nascosta che ti trasporta,
e, di trasporto in trasporto, è il suono
dell’essere felice, gioia non tersa
calma nel suo fondo. E se nel suo velo
un corpo dietro un passo senza peso
vede, triste io ti domando. I cieli
sono sciupati, emersi dentro un raggio.
Nell’isola che li contiene
è una rondine felice.

Lorenzo Calogero

Parvenze gelide sono quelle che non riusciamo a decifrare, le situazioni in cui il reciproco imbarazzo blocca qualunque possibile espressività. Allora tutto diventa difficile, la paura di commettere errori ci blocca in una fredda posizione statica. Così vorremmo abbracciare ma non lo facciamo, vorremmo baciare ma abbiamo paura. Anche parlare diventa arduo, così ci si dimena in discorsi sui massimi sistemi senza potere esprimere quello che realmente vorremmo... e dovremmo... 
Gujil

Quando non si riesce a capire,
dove la situazione richiede un gesto;
da tempo è una fredda parvenza
quello che siamo, ciò che noi vogliamo...

sabato 20 agosto 2022

Nidi

Nidi

Mio padre distratto dalle rondini
smarrisce le carte del congedo.
Conosce la morte degli animali
così esatta e disinvolta
ma ha dimenticato la sua
sul comodino coi documenti.
Mio padre chiedeva una canzone allegra
e ha avuto un silenzio imperfetto:
ero io nascosto in una stanza
tra gli a capo sonnolenti dei libri.
Voleva un figlio dallo sguardo aperto
un figlio maschio che dormisse poco
e ne ha avuto uno che rimane sveglio
per godersi il riposo degli inconcludenti.
Sulla gigantografia del santo
che azzittiva la vallata
le rondini costruivano i nidi.

Mio padre seduto su una panchina

me li mostrò un pomeriggio

di settembre quei nidi
che io non avevo mai guardato.

Canio Mancuso

 

Il Nido è un piccolo ricovero di forme e dimensioni varie, che gli uccelli si costruiscono per covare le uova e allevare i piccoli, sia fabbricandolo con terra, rami e fuscelli intrecciati, sia utilizzando cavità e ripari naturali che poi rivestono internamente con piume, paglia, muschio, lana o altro materiale morbido.

 

Nido tra i monti rimane deserto,
le rondini rimandano da tempo il passaggio;
ora mi sento così da tempo, da troppo,
il fiume ora scorre colore di tempo passato...

 

Se si considera l'accezione del termine un nido è anche il luogo dove si vive o si è vissuto, quindi in genere, con tono affettivo, la casa o la patria: dolce, intimo nido.; lasciare, abbandonare il nido; tornare al proprio nido.
Non è questo il mio nido Ove nudrito fui sì dolcemente? (Petrarca).

 
In particolare con la parola nido si è soliti intendere in modo specifico ed inequivocabile quella casa (spec. se piccola) dove abitano o si apprestano ad andare ad abitare giovani coppie: si sposeranno fra tre mesi e stanno già preparando il loro nido, o, più leziosamente, il loro nido d’amore.
TRECCANI

venerdì 19 agosto 2022

Poesia, quadro e riflesso

 Antiche lontananze

Torna a abitarmi la paura
nell’isola che mai il vento doma.
Sono quel vento…
nuvola di turbamento.
Tra orme e ombre – segno degli dei –
la tela si sfilaccia a larghe trame
d’antiche lontananze…
S’illivida il pensiero come piuma
che si fa barca in mare. Vibra
in silenzio e lentamente spare.
Mi insegue ovunque la mia terra
e punge d’ingombro un sentimento
nei boschi e nei declivi di olivi
dai contorti fili. Come in un sacro
tempio sembra che all’acqua si leghi
il cielo. E di bellezza m’assale
uno sgomento.

Grazia Di Lisio

Ambito di Bartolomeo Pedon
"
Paesaggio con figure e borgo in lontananza"
Nella mente, in fondo, dentro il cuore
ci siete sempre, cari e lontani amori;
il distorto rimanda ad adesso, ora
nel mentre che finalmente piove..

giovedì 18 agosto 2022

Ciò che noi vediamo

Vedo cose

Occhieggia l’alba in mezzo al porto.
Il silenzio infranto delle onde
le rauche lingue dei gabbiani
implodono lontane in mezzo al mare tagliano a colpi d’ascia
dolore sopra dolore.
Io da qui vedo impronte diradarsi
vedo cose e mi lascio attraversare
con una distanza sempre più lieve
dal candore feroce delle tue mani.
Si tocca il fondo di tanto in tanto
per il troppo bene e non c’è
altra parola tra il vento e l’acqua
più forte e chiara come un fiume
che scorre verso il mare.

Maria Allo
Le immagini che vediamo sono il risultato di un continuo compromesso tra le informazioni visive grezze e le nostre assunzioni basate sull'esperienza che abbiamo del mondo.
La prospettiva individuale finisce sempre per influenzare il nostro modo di vedere le cose e la percezione della reale identità degli oggetti intorno a noi.
Ciò che vediamo è per forza di cose anche il risultato delle nostre aspettative, e non è possibile scorporare la versione pura e semplice del reale dalla rappresentazione che il cervello si è fatto su di essa (dalla rete).
E quasi io non vedo più,
l'anima si è rabbuiata dopo il sole,
"mi piange il cuore" siamo soliti dire
l'anima contrita si torce...

mercoledì 17 agosto 2022

Protocollo marino #52

E' ormai ritorno!
Le barche scrostate mi cullano
col sapore di questo mare
ora amico, ora compagno  fidato.
Insieme consapevole del nulla
che stinge la tela del sogno
mi accingo a un ultimo sospiro;
premono sentimenti potenti,
vorrei piangere l'arrivederci
ma non sono capace, mi limito
ad abbassare lo sguardo
e a chiudere gli occhi...

Gujil

 

martedì 16 agosto 2022

Protocollo marino #51

 
Da tempo percorro risapute strade,
qui incrociano orizzonti di marini
fatti di case e colori soleggiati
nel blu profondo di sapore antico.
Da tempo sto rincorrendo cose
che non.., che forse... che quasi...
Le strette alla gola si fanno urgenti
di sole abbagliante, di voci..,
richiudo il mio cuore, ancora, oggi...

Gujil

lunedì 15 agosto 2022

Ferragosto, di Anonimo

 Ferragosto
 
Le dimensioni delle situazioni
le misuriamo con il tempo durante
gli attimi di slenzio, di pensiero puro,
Incorniciamo i successi velando il sole
di noi, di quello che crediamo di essere
eppure rimane, nel profondo, un istante
che emerge quando il cielo racconta
tristezze pervase da stelle cadenti.
Ferragosto è un giorno che scorre
tra spiagge e assolati pianori,
il sospiro del vento accompagna
da sempre gli uomini soli.

Anonimo
del XX° Secolo, frammenti ritrovati