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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 26 luglio 2024

Lasciare un biglietto

Lasciare un biglietto può sembrare un’azione a dir poco discutibile, ma in realtà non lo è:
si tratta invece di un buon modo per sorprendere una persona soprattutto quando non se lo aspetta da te.
 
 Biglietto lasciato
prima di non andar via

Se non dovessi tornare,
sappiate che non sono mai
partito.
Il mio viaggiare
È stato tutto un restare
qua, dove non fui mai.

Giorgio Caproni

Non fui mai quando portai
nel peso il nulla, giovanile intesa,
che precluse sogni difficili, scarni,
miriade di offensivi pensieri...

mercoledì 2 febbraio 2022

Processo

Dopo mezzanotte

Tu sei come giorno di primavera col tempo azzurro
E del maggio nella tua anima porti i poemi,
Con la gioia i pensieri piantati in te fioriscono
Vivaci come farfalle e profumati come fiori.
Amo ricordare i tuoi sguardi amorosi
Celati nella palpebre, come pratoline nell’erba,
E la tonda risata, che ti fa brillare i denti,
Bianchi come polpa di mela in rossa cornice.
E quando verrà un mesto autunno senza di te,
Quando la tristezza colmerà il mio cuore ammutito,
Mi vengano in sogno, in bianche vesti di primavera,
I baci solari: le tue piccole efelidi

Hawad

 

.l'immagine balla come impazzita negli occhi,
la mente non ferma l'istante, lo amplifica;
ricucire un cuore provato è dolorosamente diverso,
il tessuto resiste all'ago insensibile della ragione...

Nel 1991, i ricercatori giapponesi hanno riconosciuto per la prima volta la cardiomiopatia takotsubo, nota anche come cardiomiopatia da stress o sindrome del cuore spezzato
La condizione è caratterizzata da improvviso dolore al petto e mancanza di respiro ed è spesso innescata da un evento tragico, come vivere un incidente d'auto o ricevere notizie emotivamente difficili. I ricercatori dell’Istituto Cardiologico di Minneapolis hanno studiato la storia medica di 200 pazienti di cardiomiopatia takotsubo al fine di identificare indizi sintomatici e comprendere meglio la dinamica di un “cuore spezzato”.
Quando sentiamo mal di cuore, ad esempio, stiamo sperimentando una miscela di stress emotivo e sensazioni indotte dallo stress nel nostro petto: oppressione muscolare, aumento della frequenza cardiaca, attività dello stomaco anormale e mancanza di respiro. 
In effetti, il dolore emotivo coinvolge le stesse regioni cerebrali del dolore fisico, suggerendo che i due sono indissolubilmente connessi.
Il motivo di tutte queste prove è di sollevare la preoccupazione che quando permettiamo ai nostri cuori di farsi male, ci ammaliamo.
Esiste davvero qualcosa chiamata malattia psicosomatica. 
Una volta che diventiamo emotivi o stressati, diventiamo vulnerabili e persino più malati, specialmente se la nostra immunità era già fragile. Purtroppo, non ci sono soluzioni rapide per il mal di cuore. Ma quando pratichiamo la delicata arte della meditazione e tiriamo fuori momenti di riflessione silenziosa, allora possiamo iniziare a gestire i nostri pensieri ed emozioni su una base coerente. 
Possiamo quindi essere meglio attrezzati per affrontare le sfide quando si presentano (dalla rete).

giovedì 22 luglio 2021

Giorni di minime #69 (corsia preferenziale)

gli aspetti che non curiamo ci dicono
molto, tante cose nascoste,
siamo apparenze, delusioni, istanti
in un turbinio di sensazionali stupidaggini;
le corsie preferenziali inducono
a errori pachiani, grossolani, stolti
come pensare di essere immune.
Troviamo percorsi alternativi,
facciamo ridicole comparsate inutili
in un rescendo di frivolezze,
niente favole, reale...

Gujil
 
Secondo il Codice della Strada, la corsia preferenziale è la parte della carreggiata riservata alla circolazione dei mezzi pubblici (autobus di linea, tram e taxi) e di emergenza. Le corsie preferenziali vengono create nel secondo dopoguerra, durante il boom economico degli anni Sessanta e Settanta. L’esigenza nasce dall’aumento del traffico privato e dal voler evitare l’imbottigliamento dei mezzi pubblici. La corsia preferenziale ha una segnaletica orizzontale specifica che indica quali veicoli sono ammessi al suo interno. Inoltre, segue lo stesso senso di marcia veicolare della strada. Allo stesso tempo, ci sono corsie preferenziali contromano rispetto al senso di marcia; in questo modo vengono evitate intromissioni e invasioni da parte dei guidatori più distratti. Le corsie preferenziali vengono circoscritte anche da cordoli per evitare che si parcheggi dentro alle stesse limitandone l'uso e la viabilità (dalla rete).

lunedì 29 marzo 2021

Se appassisce un fiore reciso

Non ho che appassito un fiore

 Geometriche aspirazioni i sogni
pervadono il senso del dire, del fare,
in imprecisioni minime s’infrangono

le speranze, i sorrisi, i giorni.

 Salate, silenti amiche rigano
scavate guance di un soffrire acerbo,
rivedo il viaggio, i porti, le tracciate rotte
a solcare la contorta geografia del cuore.
 

Non ho che appassito un fiore
ne recisi il gambo un tempo, ricordo,
ora perdura una risentita fiaba,
di un cavaliere stanco, di una fata volta.
 

Anonimo
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali
"

 

Marghecaspani
"Vaso di fiori appassiti"
 

 

Se sei alle prese con un mazzetto di fiori,
magari potresti cercare di ridargli un po' di vigore.
Seguendo questo metodo sarai in grado di farli durare da 24 a 72 ore in più.
(dalla rete)

1.- Togli i fiori dall'acqua in cui sono immersi, per poterti occupare dei gambi.
2.-Con un coltellino, recidi il gambo di ogni fiore a circa 1 cm dall'estremità. Se fuoriesce del liquido, è un buon segno, poiché vuol dire che i fiori potrebbero durare un po' più di 72 ore.
3.- Butta via l'acqua in cui erano immersi i fiori.
4.- Prendi un vaso pulito.
5.- Versa dell'acqua fresca nel vaso, fino a riempirne 3/4.
6.- Aggiungi tre cucchiaini di zucchero. I fiori lo assimileranno tramite il gambo e riacquisteranno molto vigore.
7.- Risistema i fiori.
8.- Versa un paio di gocce d'acqua al centro della corolla di ogni fiore.
9.- Se i fiori non dovessero rinvenire, anche lievemente, nel giro di 3 ore, aggiungi un altro cucchiaino di zucchero e un po' di acqua.