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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 5 luglio 2025

Corporalità

Pierre Auguste Renoir
"Donna nuda stesa sul letto" 

Stamattina

alzandomi per chetare i nostri figli,
il seme della notte scorsa
una scia di luce che scende lungo le tue cosce. 

This Morning

arising to quiet our children,
last night’s seed
a trail of light down your thighs.

David Meltzer

 
La corporalità si riferisce alla condizione o all'esistenza di un corpo, sia in termini fisici che come entità materiale. 
In ambito filosofico e religioso, spesso si utilizza per indicare la materialità dell'essere umano e il suo rapporto con il mondo.
 
 A volte, l'amore non è,
solo nel cuore, è nei gesti
nei rituali spesso costretti;
l'amore a volte è corporalità... 
 
Inoltre, può riferirsi all'aspetto fisico di una persona, spesso usato per descrivere la sua forma o figura.
La corporalità può essere vista come un elemento chiave per comprendere la condizione umana e la sua relazione con il mondo.
"Educare alla corporalità" significa considerare il corpo come espressione completa e totale dell'essere, dei sentimenti, delle emozioni e della storia personale di ogni singolo individuo. 
In alcuni contesti religiosi, la corporalità può assumere un significato simbolico.
(dalla rete)

venerdì 4 luglio 2025

"Tree hugging" (Silvoterapia)

Albero
 
Da te un’ombra si scioglie
che pare morta la mia
se pure al moto oscilla
o rompe fresca acqua azzurrina
in riva all’Anapo, a cui torno stasera
che mi spinse marzo lunare
già d’erbe ricco e d’ali.

Non solo d’ombra vivo,
ché terra e sole e dolce dono d’acqua
t’ha fatto nuova ogni fronda,
mentr’io mi piego e secco
e sul mio viso tocco la tua scorza.
 
Salvatore Quasimodo
 
In qualche abbraccio saltuario
amo gli alberi immensi, tronchi
destinati a intemperie e sole;
la scorza sbrecciata denuda...
 
Abbracciare gli alberi, noto anche come silvoterapia o "tree hugging", è una pratica che consiste nell'abbracciare un albero per trarne benefici sia fisici che mentali. 
Questa pratica, che affonda le sue radici in tradizioni antiche, si basa sull'idea che il contatto con la natura e, in particolare, con gli alberi, possa ridurre lo stress, migliorare il benessere e aumentare l'energia vitale.
(dalla rete)

giovedì 3 luglio 2025

Una poesia a T.

Poesia a T.

Anche tu sei l’amore.
Sei di sangue e di terra
come gli altri. Cammini
come chi non si stacca
dalla porta di casa.
Guardi come chi attende
e non vede. Sei terra
che dolora e che tace.
Hai sussulti e stanchezze,
hai parole – cammini
in attesa. L’amore
è il tuo sangue – non altro.
[23 giugno 1946].

Cesare Pavese  

Qualche tempo dopo il suo suicidio, Italo Calvino pubblicò Le piante del lago e Anche tu sei l'amoreliriche di Cesare Pavese trovate su due foglietti dattilografati, nella cartella Racconti e poesie inedite, e in minuta in due foglietti scritti a matita, nella cartella delle brutte copie delle poesie.
 
 Amori, quelli difficili, intrapresi
durante quell lungo tempo, ieri,
cunicoli scuri, percorsi immaturi;
ora siamo percorsi degli anni... 
 
Entrambe le poesie ritrovate sono dedicate a T. ovvero Teresa, moglie di Mario Motta, collaboratrice di Cesare Pavese all'Einaudi di Roma, verso la quale l'autore deve aver provato un forte sentimento; restano infatti, tracce della loro relazione nel diario dello scrittore.
(dalla rete)

mercoledì 2 luglio 2025

Poesia e riflesso

Il castello dei fantocci

Vi sono alla proda del tetto
quattordici teste di marmo
corrose e annerite dal tempo.
La gente le chiama «i fantocci».
Il grande castello è senza finestre.
La piccola porta di legno, corrosa dal tarlo,
è scossa dal vento e sembra cascare.
La gente passando si volge e procede
davanti al castello ch’è senza finestre.
Si sa di broccati, di seggiole d’oro,
di mobili grandi cosparsi di gemme,
di cofani zeppi di perle e rubini: un tesoro.
La gente passando si volge e procede
davanti al castello ch’è senza finestre.
La piccola porta di legno, corrosa dal tarlo,
è scossa dal vento e sembra cascare,
si dice: «dal tetto si vede il bel mondo!».
E solo «i fantocci» lo stanno a guardare.

Aldo Palazzeschi

Residui di ricordi come
bolle di sapone in aria;
la mente ritorna spesso
allora ricompone ancora... 
 
"Il Castello dei Fantocci" 

è un'opera che, attraverso la metafora di fantocci su un castello, esplora il tema della distanza tra la vita reale e la sua rappresentazione, nonché la condizione umana di alienazione e ricerca di significato.
L'opera riflette sulla percezione della realtà, spesso filtrata da una visione limitata o idealizzata, e sul ruolo dell'individuo in un mondo complesso e incomprensibile.
(dalla rete)

martedì 1 luglio 2025

Lettere

Scriverò per te lettere brevi,
o lunghe, piene di cose stanche
o risapute in grado di essere
colpi al cuore che batte...

Che due esseri umani si riconoscano l’un l’altro non è soltanto splendido; ma è della più grande importanza che si incontrino nel momento giusto e che insieme celebrino feste profonde e silenziose in cui crescere uniti nel desiderio per essere uniti contro le tempeste.

Quanti esseri umani si sono sfiorati ignorandosi per non aver trovato il tempo di abituarsi l’uno all’altro; prima che due siano infelici assieme, devono insieme essere stati beati e avere un comune santo ricordo, che custodisca un uguale sorriso sulle loro labbra e un’uguale nostalgia nelle loro anime.

Diventano allora come fanciulli che abbiano goduto insieme una festa di Natale; quando trovano alcuni minuti di respiro nei lunghi, pallidi giorni, si siedono assieme e si raccontano con guance infuocate della notte splendente di luci e odora di abete…
Esseri come questi passano attraverso tutte le tempeste. Lo sento!

Rainer Maria Rilke

Le "Lettere d'amore" di Rainer Maria Rilke non sono propriamente una raccolta di lettere d'amore nel senso tradizionale, ma piuttosto una serie di epistolari che contengono riflessioni profonde sull'amore, la vita, la solitudine e la creazione artistica.
(dalla rete)

lunedì 30 giugno 2025

Sorrisi

a K.

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d’una giovinetta palma…

Eugenio Montale

Il sorriso di Falstaff dipinto da von Grützner
Nonostante ci si riferisca propriamente al sorriso pensando alla sola bocca, l'espressione coinvolge anche gli occhi. 
Alcuni sorrisi includono una contrazione dei muscoli all'angolo degli occhi, un'azione nota come sorriso di Duchenne. 
La carica espressiva e comunicativa del sorriso deve proprio allo sguardo la sua profondità. 
Un sorriso sincero e istintivo stira le labbra di netto e rende più vivace e profondo lo sguardo. 
Al contrario, un sorriso forzato o di circostanza non cambia lo sguardo, limitando a contrarre i muscoli della bocca. 
L'espressione comune "sorridere con gli occhi" intende proprio questo aspetto.

Tra i risvolti dell'essere
giace un pensare lontano
di amici, sepolti dal tempo,
di visi che ancora ci sono...
 
Il sorriso è un'espressione facciale formata principalmente dalla flessione dei muscoli ai lati della bocca. 
Il sorriso rappresenta nella cultura comune l'espressione della felicità.
Un sorriso può diventare una risata, ma differisce dal riso nell'essere meno impulsivo e nervoso, quindi più duraturo, più moderato e di maggior profondità emozionale.
(da Wikipedia)

domenica 29 giugno 2025

Protocollo cittadino #171 (Fiori - tulips)

Un mazzo di tulipani, oltre ad essere un gesto di bellezza e eleganza, porta con sé diversi significati, principalmente legati all'amore e alla primavera.

Fiori
(tulips)

Fiori coloratie note musicali,
il testo, il concetto, gli amori;
frenato da un indicibile dubbio
mi getto in una nuova impresa...

Gujil
  
I tulipani simboleggiano amore, passione, rinascita e nuova vita. 
Il colore dei tulipani può ulteriormente specificare il messaggio: rosso per amore profondo e passione, bianco per purezza e perdono, giallo per gioia e felicità, rosa per tenerezza e affetto.
(dalla rete)

sabato 28 giugno 2025

Tulipani, poesia e musica

 

Tulipani

I tulipani sono troppo eccitabili, e’ inverno qui,
guarda quanto ogni cosa sia bianca, quieta e innevata.
Imparo la pace, mentre si posa quieta a me vicina
come la luce su questi muri bianchi, questo letto, queste mani.

Non sono nessuno; niente a che fare con le esplosioni.
Ho dato il mio nome e i vestiti alle infermiere
la mia storia all’anestesista e il mio corpo ai chirurghi.

Hanno appoggiato la mia testa tra cuscino e bordo del lenzuolo
come un occhio fra palpebre bianche che non si chiuderanno.
Stupida pupilla, di tutto deve fare incetta.
Le infermiere passano e ripassano, non disturbano,
passano come i gabbiani verso terra nelle loro cuffie bianche,
facendo cose con le mani, uguali l’una all’altra,
cosi’ che e’ impossibile dire quante siano.

Il mio corpo e’ un sasso per loro, vi si apprestano come l’acqua
ai sassi sui quali deve scorrere, levigandoli garbata.
Mi danno il torpore con i loro aghi luccicanti, mi danno il sonno.
Adesso ho perduto me stessa sono stanca di bagagli –
la mia borsa di pelle come un nero portapillole,
mio marito e il bambino sorridono nella foto di famiglia;
i loro sorrisi mi agganciano la pelle, piccoli ami sorridenti.

Ho gettato cose in mare, io cargo di trent’anni

tenacemente attaccata al mio nome e indirizzo.
Hanno strofinato via tutti i miei affetti.
Impaurita e denudata sulla plastica verde della barella
ho guardato la mia teiera, il como’ della biancheria, i miei libri
affondare lontani, e l’acqua arrivarmi sopra la testa.
Sono una suora adesso, mai stata cosi’ pura.

Non volevo fiori, volevo soltanto
sdraiarmi a palme in su completamente vuota.
Come si sia liberi, non avete idea quanto liberi –
la pace e’ cosi’ grande che abbaglia,
non chiede nulla, un’etichetta col nome, qualche bazzecola.
Con questa, alla fine, chiudono i morti; li immagino
masticarsela come un’ostia da Comunione.

I tulipani sono troppo rossi in primo luogo, mi feriscono.
Anche attraverso la carta da regalo li sentivo respirare
piano, attraverso la bianca fasciatura, come un bimbo mostruoso.

Rossastri parlano alla mia ferita, le rispondono.

Sono traditori: sembrano ondeggiare, anche se mi tirano giu’,
scompigliandomi con le loro lingue inattese e il colore,
una dozzina di rossi piombi intorno al mio collo.

Prima nessuno mi sorvegliava, adesso sono sorvegliata.
I tulipani si voltano verso di me, e la finestra dietro
dove quotidianamente la luce si allarga e si assottiglia,
io mi vedo, piatta, ridicola, ombra di carta ritagliata
fra l’occhio del sole e gli occhi dei tulipani,
non ho faccia, ho voluto cancellarmi.
I vividi tulipani consumano il mio ossigeno.

Prima che arrivassero l’aria era abbastanza calma,
pulsava, respiro dopo respiro, senza scompiglio.
Poi i tulipani l’hanno riempita di un gran rumore.
Ora l’aria spinge e gli vortica attorno come un fiume
spinge e vortica attorno a una macchina rosso-ruggine affondata.
Concentrano la mia attenzione, che era felice
giocando e riposando senza impegnarsi.

Anche i muri sembrano riscaldarsi tra loro.
I tulipani dovrebbero stare dietro le sbarre come bestie pericolose;
si aprono come la bocca di un grosso felino africano,
ed io mi accorgo del mio cuore: apre e chiude
la sua ampolla di rossi boccioli per vero amor mio.
L’acqua che assaggio e’ calda e salata come il mare,
e viene da un paese lontano come la salute. 

Silvia Plath

 

Colori a profusione, i tulipani,
fiori delicati e alteri, nel sole;
quel verde a sorreggerli tutti,
steli a completare nei toni...

venerdì 27 giugno 2025

Bastimenti

Il bastimento (nave) è un mezzo di trasporto concepito per lo spostamento di merci, persone o per fini bellici marittimi.
 
 Silenzio
Mariano il 27 giugno 1916

Conosco una città
che ogni giorno s’empie di sole
e tutto è rapito in quel momento

Me ne sono andato una sera

Nel cuore durava il limio
delle cicale

Dal bastimento
verniciato di bianco
ho visto
la mia città sparire
lasciando
un poco
un abbraccio di lumi nell’aria torbida
sospesi

Giuseppe Ungaretti

Bastimento è un termine generico per indicare una nave da trasporto, specie di grandi dimensioni: bastimento da guerra, da carico etc.
(dalla rete)

E nel silenzio scrivo cose,
si fermano al senso comune;
aneddoti scarni riabbracciano
cuori sepolti da tanti dolori...

giovedì 26 giugno 2025

Anime perdute

Contemplazione

Quand’io contemplo da quest’erma altura,
Ove sospira tra’ ginepri il vento,
Sfavillar senza fin lo smarrimento
Degli astri accesi nella notte oscura;

Vinto da uno stupor, da uno sgomento
Di cieca, ignota, universal sciagura,
Che sempre fu, che interminabil dura,
Il cor nel petto avviluppar mi sento.

E penso le infinite anime erranti
Nell’abisso de’ cieli e senz’aita
Cacciate, offese, piangenti, preganti:

E imploro la pietà d’una infinita
Forza che il tronco maledetto schianti
E la radice onde fiorì la vita.

Arturo Graf

Contemplo spesso anime perse,
quasi lontane nel tempo e cuore;
eppure sento premere in petto il sole
di quando la luce era chiara e forte... 
 
Le anime perdute sono esseri di luce che sono rimasti intrappolati in questo piano per vari motivi.
Alcuni di essi sono stati associati al buio e anche quelli di noi che possono percepire il loro campo energetico li vedono spesso scuri. 
Dobbiamo capire che queste anime perse non sono demoni, anche se a volte sembrano tali.
La presenza di queste entità ha dato molto in termini di credenze alle culture popolare di tante genti.
(dalla rete)