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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 31 agosto 2019

Pettirosso e haiku

Haiku
 
Campo di baseball vuoto
un pettirosso
a salti per la panchina.
 
Jack Kerouac
  
uccellini come scuse,
briciole di pane e balconi;
suocere stanche sopravvivono
al tempo che le mina con gli anni... 

Piccolo, colorato, con un carattere vivace e un canto melodioso.
Il pettirosso è il simbolo della vita che sopravvive anche nel freddo dell’inverno e forse è per questo che da sempre ha emozionato l’uomo.Il petto del pettirosso maschio è di un rosso ruggine intenso, l'opposto di quello della femmina che è invece più chiaro, con delle tonalità più rossastre-arancioni. Anche le piume delle ali e della coda sono differenti; quelle del maschio tendono a essere nere molto scure mentre la femmina ha in genere un piumaggio dal colore più simile al carbone. Inoltre, nelle uccelline si nota un minore contrasto tra le piume della testa e della schiena (che appaiono in genere di un colore nero-grigiastro) rispetto ai maschi.
(dalla rete)

venerdì 30 agosto 2019

Poesia, riflesso e significato


Oh tu che raccogli
la cenere fine della poesia
cenere della fiamma troppo candida
della poesia

Pensa a chi è bruciato prima di te
in fuoco candido

Crogiolo di Keats e Campana
Bruno e Saffo
Rimbaud e Poe e Corso
E Shelley che brucia sulla spiaggi
a Viareggio

E ora di notte
nel rogo universale
la luce candida
ancora ci consuma
piccoli pagliacci
con le nostre candeline
accostate alla fiamma
 
Lawrence Ferlinghetti
Traduzione di Damiano Abeni
 

raccogliere
è prendere
(solitamente con le mani) 
qualcosa da qualche parte
(da terra, sugli alberi etc.)
 
sempre i versi rimangono,
anche quelli brutti, scomposti;
scrivere è un dono di pochi,
leggere un dovere di molti...

giovedì 29 agosto 2019

Haiku

 
N° 20

 
fresche, fronde e frasche,
nel verde, nel sole;
l'ombra nasconde segreti.
 
Anonimo
del XX° Secolo
Haiku

mercoledì 28 agosto 2019

Poesia e riflesso

Nel crepuscolo caldo umido
 
Nel crepuscolo caldo-umido grigio-umido la bellezza del volatile, del danzatore negli spazi di sogno multicolori.
Le tracce della bellezza, quali profezie? Il finto sistema dell’universo si è rotto, frammenti di movimento spuntano e spariscono, nero cristallo, strani profondi colori, nuovo caos bolle sotto la bella superficie fragile che diventa bellezza per il suo andare in pezzi.
Grigia città gigante, verso est. Al di sopra della città fluttua il velo protettore, Pokrov, invisibile, nero ed enorme.
(Pokrov – l’icona di Vlacerny, Ekelöf, John Tavener). Lei ha avvolto il suo velo sopra i perseguitati e li ha nascosti nella sua invisibilità.
Un uomo solo va errando cupo nel paesaggio infinitamente splendente, il suo volto è miele (Maestro di Siena – il paesaggio fluttuante sopra il regno dei morti).

Birgitta Trotzig

da "Nel fiume di luce"- Poesie 1954-2008, Mondadori
Traduzione di Daniela Marcheschi
 
 
 
il crepuscolo ancora indefinito,
quello della mia anima solinga;
ramingo come un passo costante
sono io, sempre in continuo viaggio...
 

martedì 27 agosto 2019

Notturno #0


Notturno

(...)

 
Eccoli qui prossimi a maturare, questi frutti
d'un altra riva. "Sole dell'essere, nascondimi"
– parola del fuggiasco. E dirà chi l'avrà visto
passare: chi fu quest'uomo e quale la sua casa?
Andava solo nel fuoco del giorno delle notti
la porpora a mostrare?... Sole dell'essere, Principe
e Maestro! le opere nostre sono sparse, i compiti
senza onore, le messi senza mietitura: la legatrice
di covoni attende al fondo della sera. Eccoli qui
tinti del nostro sangue, questi frutti di tempestosa
sorte.

Con il suo passo di legatrice di covoni la vita se
ne va, senza odio e senza ricompensa. 

 

Saint-John Perse

Traduzione di Giorgio Cittadini

 

notturno

[not-tùr-no] aggettivo, sostantivo 
            
aggettivo:
Della notte; che avviene o si svolge di notte: le ore n.; spettacolo n. || locali n., aperti fino a notte inoltrata | animali n., dalle abitudini notturne, soprattutto in riferimento a uccelli e farfalle
sostantivo maschile:     
1.- musicale: Composizione strumentale breve, soprattutto pianistica, di carattere romantico-sentimentale: i n. di Chopin    
2.- estensivo: Scena notturna rappresentata in pittura, in letteratura, nel cinema                
 
di notte tutto appare diverso,
le ombre scompaiono, le cose poi
si rivelano sagome a volte indistinte;
rimango comunque un animale di affetti...
 

lunedì 26 agosto 2019

Home... house



Home
 
Si torna a casa,
dopo il distacco si torna;
gli infissi ricordano il sole,
mi sdraio a rivedere le cose...
 
Anonimo
del XX° Secolo
Poesie ritrovate


 

La parola inglese
house
 indica la casa intesa come edificio,
costruzione fisica, un luogo di abitazione,
senza però fare riferimento all’ambiente familiare.
Se per esempio si vuol dire “la mia casa è molto grande”, bisognerà tradurre la frase così: “My house is very large”.
 
Il termine
home,
invece, comprende il concetto di famiglia
intesa come nucleo familiare,
quindi più affettivo.
Ecco perché è una parola spesso usata per indicare
la casa come concetto di nido familiare.
(dalla rete)

domenica 25 agosto 2019

Protocollo marino #7 con mostri marini


 Protocollo marino #7
 
il senso dei ritorni, ancora, sempre,
i protocolli  sconfiggono la noia
eppure... mostri marini affiorano,
spumeggia l'azzurro, rompe, spruzza
fonde nel bianco di creste di onde...
 
Gujil
  
Le fantastiche ed impressionanti figure dei
 mostri marini
sono da sempre presenti nell’immaginario collettivo.
L’idea di una creatura mitologica, che popola i mari ed incute timore ai marinai, ha stuzzicato la fantasia degli scrittori (pensiamo a Jules Verne per esempio) che, per rappresentarla, hanno iniziato a servirsi di espedienti sempre più audaci e legati ad antiche credenze.
Essi hanno dato così origine ad una tipologia di racconto piuttosto comune, incentrato su un animale mostruoso che vive nel mare e semina il terrore.
L’archetipo del mostro marino che ingoia l’eroe è presente, ad esempio, anche nella letteratura per bambini.
Pensiamo per esempio a Pinocchio o a Il soldatino di stagno .
Lì l’isolamento nel ventre del pesce mette in contatto con la coscienza e porta alla decisione di uscire dalla propria chiusura mentale.
I mostri marini, d’altronde, possono assumere le forme più variegate: dal drago al serpente, fino ad arrivare ad esseri dotati di mille tentacoli.
Essi possono avere una consistenza gelatinosa oppure ricca di squame.
Possono essere dotati di fauci o di semplici ventose.
Indipendentemente dal loro aspetto, fanno parte della storia della letteratura da sempre, poiché rappresentano forze soprannaturali, contro le quali l’uomo si rivela impotente, o quasi.
Essi si nascondono nel profondo degli abissi e attaccano non visti, all'improvviso.
Nel mondo antico, in cui gli spostamenti via mare erano gli unici possibili, rappresentavano il rischio e l’ignoto del viaggio sia esso di andata o di ritorno.
Suscitano terrore e ostilità, anche perché in fondo rappresentano il lato oscuro e bestiale che si nasconde in ognuno di noi. 
E dunque, esaminiamo cinque figure di mostro marino che, nella letteratura di tutti i tempi, hanno fatto molto parlare di sé.
(dalla rete)
 1. Il leviatano: Un mostro antico dalla forza leggendaria
2. Il calamaro gigante: Forse il più classico fra i mostri marini
3. Il serpente marino: Il mostro per eccellenza della mitologia
4. Lo squalo: Un pesce assassino che ha ispirato numerose pellicole cinematografiche
5. Moby Dick: Una balena bianca (un capodoglio) simile ad un fantasma


sabato 24 agosto 2019

Manoscritti

Manoscritto


Mi arrendo.
La religione la mafia
la politica e il calcio
l’esercito e la moda
muovono più gente di me.

 
Sono milioni o pochi
ma totalmente decisi
al tutto per tutto.
Ho a che fare solo
con le piccole folle
di un cinema notturno
con la solitudine dei giocatori
che officiano una partita di scacchi
con il tepore di alcune donne

 
Leggo
torno a vedere un vecchio film
faccio notte con Coltrane
e allungo il braccio e accarezzo la mia bella
che mi invita fumando.
 
Mario Trejo
 
 
fogli scritti a mano si perdono
in cassetti dimenticati dell'anima;
ricordo manoscritti preziosi,
giacciono spenti in un anfratto montano...
 
 
Un manoscritto
(dal latino manu scriptus, cioè "scritto a mano", abbreviato in inventari e cataloghi come ms) è un qualsiasi documento scritto a mano, in opposizione a quelli stampati o riprodotti in un qualsiasi altro modo.
Rientrano quindi in questa categoria anche i graffiti e le incisioni (su tavolette di qualsiasi materiale).
Comunemente, però, con questo termine si designano testi scritti a mano e redatti in forma di libro.
In editoria sono considerati manoscritti anche i testi dattiloscritti che non sono ancora passati attraverso il processo di stampa.
L'esempio tipico è la copia che l'autore ha scritto personalmente.
Sua caratteristica precipua dev'essere l'unicità.
Il periodo d'oro dei manoscritti è situato nel Medioevo, quando gli amanuensi trascrissero migliaia di testi dell'antichità conservandoli in codici che li hanno preservati nei secoli.
La disciplina che studia i manoscritti in quanto oggetti è la codicologia, mentre lo studio della scrittura è affidato alla paleografia.
Lo studio e l'edizione dei testi contenuti nei manoscritti è di competenza della filologia.
I manoscritti non sono definiti dal loro contenuto, che può essere contraddistinto da testo in prosa come da calcoli matematici, mappe, figure esplicative o illustrazioni.
I manoscritti possono essere in forma di libro, di pergamena o in formato codex.
I manoscritti miniati sono arricchiti da immagini, decorazioni ai bordi, lettere iniziali in rilievo o illustrazioni a piena pagina.
(da Wikipedia) 

venerdì 23 agosto 2019

Protocollo marino #6, salsedine

Protocollo marino #6
 
senza decisioni sicure langue la mente,
il sorriso di sabbia si scioglie all'onda;
rimane, della risacca, la salsedine in aria,
sono un uomo di affetti, ancora, sempre... 

Gujil
 
La salsedine
è la presenza di sali solubili in un qualsiasi mezzo
(acqua, aria, terreno) in quantità tali da produrre effetti macroscopici
come, ad esempio, l'aumento del potenziale osmotico.
Per estensione s'indica come salsedine
il caratteristico odore prodotto dall'aerosol marino.
Fra i sali che compongono la salsedine ha un posto di primo piano
il cloruro di sodio, perché quello più comune,
soprattutto vicino ai mari (dove è il più presente).
(da Wikipedia)


Ilenia Delfino
"Salsedine"
 

giovedì 22 agosto 2019

Poesia e riflesso


Brezza marina 
 
La carne è triste ahimè! e ho letto tutti i libri.
Fuggire! laggiù fuggire! Io sento uccelli ebbri
d’essere tra l’ignota schiuma e i cieli!
Niente, né antichi giardini riflessi dagli occhi
terrà questo cuore che già si bagna nel mare
o notti! né il cerchio deserto della mia lampada
sul vuoto foglio difeso da suo candore
né giovane donna che allatta il suo bambino.
Io partirò! Vascello che dondoli l’alberatura
l’àncora sciogli per una natura straniera!
E crede una Noia, tradita da speranze crudeli
ancora nell’ultimo addio dei fazzoletti!
E gli alberi forse, richiamo dei temporali
son quelli che un vento inclina sopra i naufraghi
sperduti, né antenne, né antenne, né verdi isolotti…
Ma ascolta, o mio cuore, il canto dei marinai! 

Stéphane Mallarmé
Poesie (a cura di L. Frezza) – Feltrinelli; 2007
 
 
sul volto, sugli occhi,
socchiudo le labbra e ripenso;
si avvicina il ritorno,
si vede la riva lontana...

mercoledì 21 agosto 2019

Protocollo marino #5

 
Protocollo marino #5
 
eppur si sente in lontananza il mare,
come un suadente richiamo, suono lontano;
la mattina è la brezza marina che entra,
la finestra la accoglie, l'anima si placa...
 
Gujil

martedì 20 agosto 2019

Protocollo marino #4

 
Protocollo marino #4
 
effettive, didascaliche e inconsistenti parole,
riempiono i vuoti della mente al sole;
gli occhi socchiusi frenano la luce,
le labbra riarse cercano di bere...
 
Gujil
 

lunedì 19 agosto 2019

Memorie e gusci di noce

La memoria

 

3.

Poco a te la memoria si concede.
Quando i giorni piovosi
filano noia ed ansia, tu ritorni.

Felice eri, devota a un tuo sogno d’amore.

Primizia della vita
da me forse aspettavi
– e mi speravi, e io
quasi non ti sapevo fatta donna.

Io, cornacchia di mare, al mare attento

e ai suoi segni il tuo non riconobbi


Camillo Fonte
da "Ognuno è un'isola"

 
 
ancora i ricordi, nella memoria,
affiorano, stagnano, approdano;
sono piccole barche nel mare,
sono gusci di noce nella tempesta...

domenica 18 agosto 2019

Protocollo marino #3


Protocollo marino #3

 
Effimere frasi si perdono in orizzonti,
marini, dettati da risacche lente, costanti;
ho abbagliato il sole per un solo momento,
ho ritrovato me stesso relitto, sulla battigia...
 
Gujil
 

 
La battigia è, secondo i dizionari, la
“linea su cui, in una spiaggia, si frangono le onde”
ed è usata in modo equivalente a “bagnasciuga”,
anche se impropriamente
(c’entrerebbe quella famosa minaccia di Benito Mussolini). 
Secondo lo stato italiano,
 è quel tratto che sta più vicino all’arrivo delle onde,
di cui la Capitaneria di Porto o gli enti locali
definiscono la larghezza,
generalmente cinque metri
(ma possono essere anche tre o 10).
(dalla rete)
 

sabato 17 agosto 2019

Ancora sulla morte

Il non sapere niente della morte
non salva gli animali dalla morte
ma li fa passare indenni per terre
e fuochi della fine,
li consola delle epoche
al tramonto.
O forse gli animali
aggiungono al tormento
il sasso del silenzio.
E anche loro avvertono
i grandi mutamenti,
i venti che si accumulano,
la terra che si assottiglia e si apre
sotto il passo, non più asciutto né forte,
della specie.


Daniele Piccini
da "Inizio fine"
 
 odiata morte, risolutrice, cattiva;
qualche volta è liberazione, spesso
invece toglie senza dare nulla;
ricordo ancora i miei occhi di allora...


Anche la morte fa parte del ciclo della vita di una persona.
Per questo è importante accettare ed avere un atteggiamento positivo nei confronti della morte.
In ogni cosa che finisce c’è l’inizio di qualcos’altro.
La morte non è in opposizione alla vita, non c’è dualità in questo, come invece noi pensiamo. La morte è complementare alla nascita, almeno in questo mondo. Dove c’è la nascita c’è anche la morte, e la vita include tutto questo. La vita in qualche modo è eterna, perché è il ciclo della nascita e della morte, tutti i cicli compongono ed appartengono alla vita.
Come la nostra anima, che appartiene alla vita, non solo dalla nascita e fino alla morte.
Con la morte se ne va l’ego, ma noi non siamo solo il nostro ego, siamo molto di più, siamo quello che è stato con noi fin dal momento della nascita e che ci accompagnerà anche nella morte.
Questo non è l’ego, perché quando nasciamo non abbiamo nessuna esperienza personale, eppure ci siamo, esistiamo e da subito diamo il nostro contributo alla vita (dalla rete).
 

venerdì 16 agosto 2019

Protocollo marino #2

 

Protocollo marino #2

Caldo Ferragostano insinua pensieri,
la mia fede vacilla spesso, come un giocattolo;
nel contesto dei dubbi mi astengo ancora
da ogni contrasto, da ogni pensiero...
 
Gujil

giovedì 15 agosto 2019

Silenzio

Silenzio

 
Passa, sono sepolti…
Una nuvola scivola sul disco del sole.
La fame è un alto edificio
che si sposta di notte

nella camera si apre l’oscura
tromba dell’ascensore verso
le viscere.

Fiori nel fossato. Fanfara e silenzio.
Passa, sono sepolti…

Le posate d’argento sopravvivono
in grandi frotte
a grandi profondità dove l’Atlantico
è nero.
 
Tomas Tranströmer
da "Poesia dal silenzio"
  
Con la parola 
silenzio
si intende la relativa o assoluta mancanza di suono o rumore; un ambiente che produca suono inferiore ai 20 decibel viene solitamente considerato silenzioso.
In senso figurato, può indicare l'astensione dalla parola o dal dialogo
(da Wikipedia).
 
un bel tacer.., eppure, pensandoci
manca il suono quando tace il mondo;
nel rumare ci si accorge di essere vive,
si sente l'udito scrutare come la vista...