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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 29 febbraio 2020

Haiku

 Haiku n°31
 
Flettono lamine di passato
sui tetti, col vento;
siamo preda di indicibili sensi.
 
Anonimo
del XX° Secolo
"Haiku"
 
Una lamina, in genere, è una lastra di piccolo spessore che può essere fatta di svariati materiali. Può essere di metalli preziosi come oro, argento,  ma anche legno o altri materiali.

venerdì 28 febbraio 2020

Poeisa e riflesso

Fonti solitarie
 
Benché voli via lesta la giovinezza,
non guardare al mondo e alla sua mondezza,
né mutare al capriccio del tempo.
Dello scandalo  precluditi alla brezza:
fermo stai dove starebbe la Posterità,
fermo stai dove son stati prima gli Antichi.
In fonti solitarie le mani colà,
bevi quel che mai prenderà sentieri obliqui,
saggio una volta e, da lì, saggezza t’implichi.


Herman Melville
da "Il poeta di Moby Dick"
traduzione di Antonio Dalla Libera
  
da ognuno di noi scaturisce qualcosa,
anche i più aridi hanno linfe vitali;
dentro di noi sgorga, prepotente, la vita,
siamo solitarie fonti che alimentano fiumi...
 

giovedì 27 febbraio 2020

Poesia e riflesso

La grazia

Sarebbe dunque in questo lividore
d’aria la grazia
che fa cadere a fiocchi
gelo candore oblio?
e dove metteresti l’altra grazia
che c’imbratta la faccia
di fiamme e fumo
che ci rammenta d’essere
schiatta di legna da ardere al buon Dio.
Cimbro, 4 dicembre 1978
 
Bartolo Cattafi
da "Le anime degli oggetti"
 
grazia, in questi tempi manca a tutti,
siamo presi da fobie ancestrali;
angosce quotidiane si insidiano,
paure continue slittano ore pesanti...

mercoledì 26 febbraio 2020

Sciocchezze #18

Sciocchezze #19
 
l'amore ai tempi del corona virus,
parafrasi di famoso scritto di qualche anno fa;
chissà se la gente si affida alla magia, alla preghiera,
intanto sono chiusi i luoghi di culto, tutti,
staremo un po' di più tra i nostri cari, in casa,
muoiono i vecchi malati, ci dicono gli experts,
è vero, ma io non mi sento sollevato...
 
Gujil
 

martedì 25 febbraio 2020

Paura, angoscia, poesia

     Superba è la notte
 La cosa più superba è la notte,
quando cadono gli ultimi spaventi
e l’anima si getta all’avventura.
Lui tace nel tuo grembo
come riassorbito dal sangue,
che finalmente si colora di Dio
e tu preghi che taccia per sempre,
per non sentirlo come rigoglio fisso
fin dentro le pareti.
 
Alda Merini
  

spaventarsi è facile oggi, adesso,
dopo timore serpeggia sospetto, ansia;
siamo fragile nella nostra impotenza,
la natura ci dice, noi non si ascolta...
 
"La paura è un ottimo meccanismo di difesa,
perché siamo di fronte a un soggetto determinato.
L’angoscia invece subentra quando non si capisce da dove viene il pericolo.
Non c’è un soggetto chiaro davanti a noi,
ma un nemico che non si vede.
I bambini, non a caso,
non hanno paura ma provano angosce..."
 
Umberto Galimberti
 
 
 

lunedì 24 febbraio 2020

Protocollo cittadino #11



Protocollo cittadino #11
 
si chiudono le strade del mondo, ora,
rintanarsi per sfuggire alla presa;
si sta ribellando la terra, a noi, a tutto,
con le armi che ha, così come può...
 
Gujil
 
Un cordone sanitario 
 la restrizione del movimento di persone all'interno
o all'esterno di un'area geografica definita, come una comunità.
Il termine originariamente indicava una barriera
utilizzata per fermare la diffusione di malattie infettive
e può essere usato in modo intercambiabile con il termine  
"quarantena"
(da Wikipedia)
 
Fondamentalmente si tratta di adottare una misura
di carattere profilattico e di grado estremo
consistente nell’isolamento completo e forzoso di una comunità o di un territorio colpiti da malattie infettive a carattere epidemico.
Era usata specialmente in passato.
I mezzi moderni di lotta contro le epidemie
(denuncia, isolamento, disinfezione, vaccinazione)
hanno reso spesso ma non sempre superfluo questo mezzo drastico
e lesivo della libertà personale e dannoso per ogni attività.
È adottata invece la più razionale ed accettabile contumacia sanitaria.
(dalla rete)
 

domenica 23 febbraio 2020

Febbre!

La febbre
(anche nota come piressia)
 
è un segno clinico; si definisce come uno stato patologico temporaneo che comporta un'alterazione del sistema di termoregolazione ipotalamico e una conseguente elevazione della temperatura corporea al di sopra del valore considerato normale (circa 36,8 gradi Celsius per gli esseri umani in condizioni basali).
Si distingue dall'ipertermia che invece è uno stato dovuto a fattori esogeni che comporta l'aumento della temperatura corporea senza variazione della attività di termoregolazione.
La febbre può essere indotta da numerosi processi patologici innescati da stimoli endogeni o esogeni (da Wikipedia)..
 
 
Febbre
 
Ora strappi le frange della febbre
tra corde irraggiungibili e l’arsura
dei ricordi, malinconie
condotte tra i miei giorni incompiuti.
Così le inezie scalcinate ove il divano
ed il cerchio di noi stessi ondeggia
deformando le dita.

Ecco i bagliori continuano a momenti.
Quel giro preferito, ben disposto a silenzi,
mormora sottintesi alle nebbie.
Piegato allo specchio
come un ladro offro bicchieri
per custodire tristezze,
figure deformate mi travolgono
e non comprendo cosa mai circonda la mia casa
nel vortice dei giorni che costringono
al pianto, uno scherzo sprecato.
Mentre la rabbia ripercuote e riaffiora
l’antica solitudine, sommessa,

 l’oscura implacabile favola
che penetra ogni mattina nelle maglie
di immagini passate, è l’irrazionale
esperimento che attanaglia.
 
Antonio Spagnuolo



sale il livello di preoccupazione, febbre!
improvvisa manifestazione di paura;
si vive in una bolla di immagini e cuori,
siamo impazziti e una madre ancora ricordo...

 

sabato 22 febbraio 2020

Sciocchezze #17




Sciocchezze #18
 
paura del virus,
comincia, serpeggia,
amici in difficoltà, forse, vicini;
un affetto lontano
mi è ansiogeno segno
di ciò che siamo,
di ciò che accade...
 
Gujil

venerdì 21 febbraio 2020

Poesia e riflesso

La poesia
 
Ti cerco sotto le radici del mio cuore
come un bambino dall’intelligenza ritardata che ha paura
di entrare in acqua e parla da suolo e agita le mani
«Dio mio, fa’ che quest’acqua non mi schiacci come il Tuo Mulino»
Io indugio risoluto presso i colchici e i salici
Lasciami guardare da sopra la tua spalla
la strada luccicante e l’erba verde
senza desiderare mai altro che questo
Ma Dio che non sentiva l’amore da quell’orecchio
«Tu scenderai fino al fondo  di te e io guarderò
il tuo andare e venire. Tu dovrai trovare
nell’acqua dei miei sguardi la nocciola caduta»
Gli occhi vaghi come una guardia di frontiera
di fantasticherie malate e sensi rovinati
immergo con dolcezza le mani nella luce
senza pensare un istante a ritrarle
perché mi piace aiutare un corpo che si avventura
e cerca là la sua forma prediletta
lo spettacolo di un’anima cieca che sussurra
lungo il muro di pietra dell’eternità.
 
René Guy Cadou
 
 
ancora versi nel mio cuore,
li legge la mente, li assapora;
frutti proibiti nascosti dai versi,
così cerchiamo riscossa, l'amore...
 
 

giovedì 20 febbraio 2020

Ancora poesia

Poesia
 
Lascia parlare tutte le cose visibili
lascia parlare l’apparenza delle cose che vivono nel tempo
lascia, le loro voci saranno attutite.
La voce immensa che dorme nel mistero le soffocherà.
Lascia che tutto dia frutto solo
nell’atmosfera soprannaturale della poesia.
 
Cabral de Melo Neto
da "Prime poesie", 1939
 
 
 sempre meno poesia nella vita nostra,
diventiamo oggetti del tempo, negli asili;
ricordo ancora parole che udii e mai,
sento ancora rifluire i ricordi e i consigli...
 
La poesia (dal greco ποίησις, poiesis, significa "creazione") è una forma d'arte che crea, con la scelta e l'accostamento di parole secondo particolari leggi metriche (che non possono essere ignorate), un componimento fatto di frasi dette versi, in cui il significato semantico si lega al suono musicale dei fonemi. La poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere concetti e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa, in cui le parole non sottostanno alla metrica. (da Wikipedia)

mercoledì 19 febbraio 2020

Protocollo cittadino #10, poemi incompiuti

  
Protocollo cittadino #10
 
frenesie e frette arretrano il fronte,
le cose, già fatte, già dette,
siamo spesso poemi incompiuti e soli...
 
Gujil

 
un poema incompiuto
non  è mai
stato finito;
ovvio vero?
eppure quanti ce ne sono nascosti?
quanti stanno in un cassetto?
a loro è dedicato questo post

martedì 18 febbraio 2020

L' orto

Orto, ora, voce
per Ernst


Non chiamata
esco dai cespugli
le cui radici affondano
nell’orto grande.

Afona,
con la voce che hai tu solo udito,
che in te è rimasta
,
ti chiamo
per mostrarti una farfalla,
e noi contempliamo
tempia a tempia
a distanza l’oscuro
messaggero nella luce.

Da un anno all’altro noi andiamo,
andiamo d’ombra in ombra
e sono gli alberi a cui tu fai visita
come fossero, essi, persone,
è la mia voce che domanda:

“Vive ancora Golden Wings, la rosa
sotto l’ambretta,
conti i convolvoli azzurri,
annaffi gli abeti, origli
il respiro delle foglie?”

Senti al di là del muro
il passo che va intorno,
è il sole nel meriggio, volteggia
alto nel cupo azzurro
il nibbio nero.
 
Erika Burkart
Traduzione di Remo Fasani
 
insieme di parole, sconnesse, insulse,
siamo a volte in difficoltà espressive;
per me conta solo un flebile suono,
la voce cristallina di un canto lontano...

Con il termine orto si indica di solito un appezzamento di terreno dal quale, a seguito di lavorazione, si ricavano vegetali e funghi commestibili che sono - dietologicamente, gastronomicamente e commercialmente noti come frutta e verdura oppure ortaggi - officinali, tessili ed ornamentali nonché mutuali. Il termine deriva dal latino hortus che probabilmente ha corrispettivi nel greco antico.
É infatti possibile che i grafemi hort facciano riferimento alla geometria ed in particolare all'altezza, al cerchio ed all'ellisse, al raggio ed alla tangente, quindi anche al concetto di ortogonalità, di baricentro e alla forza di gravità. Infatti di solito l'orto si colloca su superfici pianeggianti che ne facilitano la lavorazione ma ciò non significa che non sia possibile coltivare in terreni più o meno scoscesi, ad esempio scegliendo colture che non richiedono particolari accorgimenti di irrigazione oppure adottando specifiche tecniche colturali come il terrazzamento (da Wikipedia).

lunedì 17 febbraio 2020

Le scienze

Per scienza si intende l'insieme di conoscenze perseguite e ottenute dall'uomo o a seguito di ricerche condotte seguendo il metodo sperimentale o a seguito di ragionamenti logici condotti a partire da un insieme di assiomi. Questo secondo metodo di procedere è tipico delle scienze formali e uno dei primi esempi del suo utilizzo lo si può trovare negli Elementi di Euclide. Il metodo sperimentale, tipico delle scienze empiriche, venne invece introdotto da Galileo Galilei. Prevede di verificare continuamente che le ipotesi e i ragionamenti che si svolgono siano coerenti con le osservazioni sperimentali e di rigettarli altrimenti.
Le discipline scientifiche posso essere suddivise in tre categorie: le scienze formali, le scienze empiriche e le scienze applicate.
 

Scienza e altro
 
Io ho imparato, non certo
nel nostro mondo probabile:
quello che non accade non è reale.
Sian pure reali le strade
dell’indeterminazione,
ma quanto non avvenne come atto
non è ciò che completa il tre e quattordici.
Qualunque ne sia la ragione
- ma d’essa fanno parte le galassie
fuggenti oltre tutte le tavole
di Mendeleiev e dell’uomo, -

la cosa che non accadde
è l’unica che conti sotto le volte
del razionale-irrazionale.

Non credere ch’io cada in contraddizione:
rimpianto è un errore di calcolo,
non cresce la spiga il papavero,
né il grappolo; è altro il suo dono.
 
Helle Busacca

 
Le prime, di cui fa parte anche la matematica, costruiscono teorie astratte.
Animazione dell'insieme di Julia della funzione complessa fc(z)=z^2+C.
L'insieme di Julia viene studiato in quella branca della matematica nota con il nome di analisi complessa.
Le seconde, a loro volta suddivise in scienze naturali (fisica, chimica, biologia, scienze della terra) e scienze sociali, studiano la natura a partire da osservazioni empiriche.
La scoperta della natura atomica della materia è certamente uno dei massimi raggiungimenti delle scienze empiriche.
Le terze (es. ingegneria, medicina), servendosi dei risultati delle prime due, fanno progredire la tecnologia e l'industria sviluppando nuovi prodotti e servizi.
Queste tre categorie sono tutte strettamente interconnesse.
Ciascuna di esse riceve e da alle altre importanti strumenti.
Le teorie astratte realizzate dalla matematica sono ad esempio fondamentali per lo sviluppo di tutte le scienze.
Gli studi condotti dalle scienze empiriche hanno spesso fornito nuove idee fondamentali per il progresso delle scienze formali e sono centrali nello sviluppo di quelle applicate.
I prodotti sviluppati dall'ingegneria vengono ampiamente utilizzati nello sviluppo delle scienze empiriche e formali.
L'insegnamento della scienza e la ricerca scientifica vengono praticati prevalentemente nelle università, negli istituti di ricerca e nelle imprese.
Vengono detti scienziati tutti coloro che si dedicano alla ricerca di nuove conoscenze utilizzando metodi scientifici.
La scienza moderna si sviluppa in modo particolare a partire dalla rivoluzione scientifica del XVI secolo con l'accumulo di conoscenze nei più svariati ambiti del sapere. La storia della scienza ne descrive lo sviluppo nel tempo (da Wikipedia).

lo studio, il sapere le cose, i perché,
ricordo la mia vita da studente;
le mattine di freddo, il metrò, la gente,
le ore passate sui libri, puzzle di luci...