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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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martedì 31 maggio 2022

Di delusioni

La delusione è una forma di tristezza, che spesso viene vissuta come una sensazione di perdita. Possiamo pensare alla delusione come un divario doloroso tra le nostre aspettative e la realtà. Le delusioni sono tante quante le speranze e le aspettative, sebbene le delusioni che fanno più male sono quelle che provengono dalle persone vicine e importanti.
 
Forse mi dimenticherai.
Lo scorrere del tempo ti aiuterà:
altri sguardi, altri sorrisi
desteranno un sussulto nel tuo cuore.
Un altro sole ti scalderà.
Altre piogge, altre lacrime bagneranno il tuo volto.
Altre brezze si confonderanno
con i tuoi sospiri
ed io non sarò più per te che un nome, un’ombra.
O forse un giorno,
quando cercando te stessa
avrai ancora affondato le mani nella vita,
quando sarai finalmente convinta
che chi sei è dentro di te,
non fuori, non nei corpi più belli,
non nei paesaggi profumi sapori più splendidi,
ma dentro di te,
forse allora mi ricorderai
e saprai che ciò che vedesti specchiato nei miei occhi
fu quel luogo recondito.
Ciò che svelammo un attimo insieme
fu noi stessi.
E fu il sussulto più dolce, più vero.

Allan Riger-Brown

 
Di solito vediamo la delusione da una prospettiva negativa, ed è comprensibile perché quando ci sentiamo delusi vediamo la vita attraverso lenti grige. 
Ma la delusione può anche essere una maestra di vita.
 
Quando la delusione sarà pervasa
da dolci ricordi sparsi nel fertile cuore
vedremo insieme l'attimo che fummo,
il cielo sarà sorriso per le nostre anime...
 
Anche se ci fa soffrire, la delusione ci fornisce informazioni preziose sulle convinzioni che nutriamo verso noi stessi, le altre persone e ciò che, secondo noi, ci renderebbe veramente felici. La delusione può aiutarci ad aprire gli occhi.
(dalla rete).

lunedì 30 maggio 2022

poesia

Intimo giorno
 
Rimane sempre fervido il sogno
in questo giorno, da tanto tempo,
rivedo le tracce lasciate, il disegno
distolto lo sguardo in un lampo.
Un giorno il mio intimo giorno
di quando ho intrapreso un sentiero
che ancora percorro e qui, intorno,
qualcuno rimane, qualche viso sincero
che lascia una traccia voiolenta nel cuore
solcato da strappi e sanguinanti ferite 
che sente la mente nel suo acerbo dolore
e ancora il pensiero non le ha ricucite.

Anonimo
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"

domenica 29 maggio 2022

La terra è stufa di noi

La terra è stufa di noi

Ci respinge la terra
e ci costringe nell’ultimo varco
ci spogliamo dalle membra per poter passare.
Ci spreme la terra.
Magari fossimo il suo grano
per morire e
Rinascere.
Magari fosse madre nostra
Perché abbia pietà di noi.
Magari fossimo dipinti sulle rocce,
che il nostro sogno porterà,
come specchi.
Abbiamo visto i volti
Di chi verrà assassinato
Dall’ultimo di noi,
in difesa dell’anima!
Abbiamo pianto sulle feste
dei loro bambini.
Abbiamo visto i volti
di chi lancerà i nostri bambini
dalle finestre di questo ultimo spazio.
Specchi che la nostra stella appenderà!
Dove andremo dopo le ultime frontiere?
Dove voleranno le rondini dopo l’ultimo cielo?
E dove dormiranno gli alberi dopo l’ultimo
respiro d’aria?
Scriveremo i nostri nomi
Con vapore scarlatto,
interromperemo il canto,
perché lo completi la nostra carne lacerata.
Qui moriremo,
qui nell’ultimo passaggio,
qui o forse qui,
pianterà i suoi olivi il nostro sangue.

Mahmoud Darwish

 

Come una malattia abbiamo invaso la terra
e prosciughiamo risorse, acqua, linfa vitale;
in un equilibrio che non sappiamo trovare
moriremo distrutti in ciò che distruggiamo...

 

Non è più possibile fingere di non vedere,
siamo il cancro della terra e lo sappiamo
così ci stiamo estinguendo da soli,
speriamo ci sopravviva la terra...
 
Gujil

sabato 28 maggio 2022

Casa


Casa

E dopo un viaggio così lungo
Ritroverai tutto com’era?
Sarà spuntato un grosso fungo
Sul bordo della cassettiera?
Balzerà un rospo dall’armadio?
Il muro avrà sputato i chiodi?
E più non canterà la radio?
I fili si son fatti nodi?
O da una rianimata trave
Raccoglierai rami di rose?
Anche se chiudi bene a chiave
Il tempo fa di queste cose

Nicola Gardini
 

 

 

La casa
è un edificio (o parte di esso) utilizzato stabilmente da persone per ripararsi dagli agenti atmosferici.
Essa ospita uno o più nuclei familiari
e talvolta anche animali domestici.

Può anche corrispondere al concetto di unità abitativa coniato dal Movimento Moderno in architettura ed è stato nella storia il primo elemento funzionale.
(da wikipedia)

Mi è difficile tonare a respirare casa
che ebbi con i sensi tesi e sereni;
ora è chiusa a chiave, acqua che scorre,
io la rivedrò un giorno, credo...

venerdì 27 maggio 2022

Immagini ingannevoli

Ci sono alcune immagini in grado di stimolare le nostre cellule cerebrali. Foto di fronte alle quali non potremo fare a meno di chiederci “Cosa sta succedendo qui?. Braccia troppo lunghe o gambe innaturalmente magre risulteranno estremamente bizzarre alle nostre menti e non avremo pace finché non avremo scoperto l’artificio.

 

Immagine ingannevole

Mai stato chi volevi essere,
chi pensavi di essere.
L’abito sbagliato
in un mondo alla rovescia.
Sempre andato avanti a menzogne,
la prima fidanzata, non hai mai creduto
che le frasi più semplici
fossero le più intime. A te l’apparenza
era più familiare
del primo pensiero,
avevi troppo mondo, troppo muschio

sulla tua statua, ti ergevi
con il libro che nemmeno desideravi leggere,

un uomo di carne divenuto stucco,

un angelo d’ombra, solo,

e avvolto nella vuota professione

del tuo nome

 

Cees Nooteboom

 

 Sono sempre stato così come sono,
insidioso e latente nelle pieghe del cuore;
la spirale di sogni spesso intreccia e disturba
il quotidiano scorrere delle normali cose...

giovedì 26 maggio 2022

Infanzia

Infanzia

Per ogni volta che un uomo strappa con forza
da indosso i tessuti di un sogno,
per ogni silenzio ancora nascosto
in un pensiero di voci e odori,
per tutte le pure del buio,
per quella pelle che non si lava mai,
nemmeno sotto la pioggia della stagione di una donna,
per disegni che non raccontano,
per le minacce fatte con una carezza,
per occhi che non giocano più,
per segreti che trattengono anche le nuvole,
per la diffidenza che non si cancella,
per un corpo che trattiene l’infamia della violenza.
Per tutto questo,
e per le notti che disegnano
notti anche nella luce del giorno
io non perdono
chi ha strappato di una bambina
il sogno.

Beatrice Niccolai

 

è la prima età dell'essere umano, compresa fra la nascita e l'uso completo della parola,
di solito estesa fino a comprendere la fanciullezza, spec. dal punto di vista pediatrico e pedagogico.
(dalla rete)
.

Ralph Hedley
"The tournament"
(Giochi d'infanzia)
  
 

Ricordo un bambino che non sorrideva,
macchiato di pioggia, arso di sole;
i sospiri al bordo dei sogni, le luci
di occhi che ancora insistono il mondo...

mercoledì 25 maggio 2022

Protocollo cittadino #62

Due oggetti collimano quando coincidono, combaciano al millimetro. Due idee o due opinioni collimano quando si corrispondono perfettamente, quando fra l’una e l’altra non c’è la minima differenza.

Collimare li linee di sensazioni,
attendere il mio sfogo dell'anima,
rimanare in ieratico abbandono;
poi smantellare l'insieme,
ricostruire il senso delle cose...

Gujil
 


martedì 24 maggio 2022

Poesia e riflesso

Il tuo ricordo mi avvolge come una coperta

Il tuo ricordo mi avvolge come una coperta
proteggendomi dal freddo, splende col mio corpo nel silenzio bagnato
di questa sera in cui ti scrivo, nella quale non posso far altro che pensarti
e pronunciare il tuo nome in segreto, dentro la mia bocca
avvolgendolo nel recinto dei miei denti
mordendolo fino a consumarne le lettere, fino a consumarlo tanto
il nome tuo che mi ha accompagnato, per tornare a farlo rivivere
cullandomi da me con la tua voce e i tuoi occhi,
dondolandomi in questo tempo senza ore nel quale ti desidero
in cui amo ogni minuto che è rimasto impresso nella mia memoria per sempre.

Gioconda Belli

 

 

 

Non so più se scriverti ancora, non so,
sembra che indicibili forze si oppongano;
non chiedo di più che una lieve presenza,
ma tu leggi e non sò se mi ascolti...

 

Coperta

Per coperta generalmente si intende un qualunque panno o drappo che serve per coprirsi o ripararsi dal freddo in svariate occasioni, specie quando si va a letto.

 

Altri significati ora non hanno importanza.

lunedì 23 maggio 2022

Poesia e riflesso

E io che guardo e chiedo

E io che guardo e chiedo
se potrà mai finire. Ancora un’ora
triste e non ho nulla
più da offrire. Però c’è stato
un tempo, sì, c’è stato
ma scrivere oggi non mi salva
le parole cui contavo
di affidare tutto il male del mondo.
Suona un disco fatto di vinile
l’onda celeste e meccanica
sale dentro il cielo di polvere
tu credimi, che a volte
vorrei il coraggio di non sapere.
Siamo sempre più felici
se crediamo di non essere in pericolo.

Nicola Bultrinu 

 

Le domande inespresse rimangono
in gola, come dispiaceri a lungo covati;
non è vero che siamo felici e gai
tra illusioni si assiepano e premono...

domenica 22 maggio 2022

Nel silenzio un suono

Suonando i tuoi silenzi

Tiepide lenzuola umide, pori aperti,
respirazioni epilettiche
mi hanno fatto scendere le scale dell’inferno
mi bruciavano le mani, il mio ventre era dorato.
E nel fuoco della stanza tra le ombre
ho suonato i tuoi silenzi
e al cadere delle spalle come chi è colpito da un fulmine
ti ho amato per ore senza tregua.
La tua lingua-brace, le tue dita-polipi
hanno trovato il fondo nella schiuma calda
del mio mare traforato.
Si decretò la marea – fuga dalla battaglia!
e il crepuscolo si presentò
come un fantasma che gioca con le luci
e si imbroglia nei colori.
Più tardi, con un salto di cervo ferito,
sonnolenta, anestetizzata, violacea,
ti ho invitato a prendere il toro del peccato per le corna
abbiamo aperto la porta,
ed è entrata come un aroma di valeriana
la notte fresca.

Lucia Rivadeneyra

 

Vivere esperienze passionali è una fortuna
che non capita a tanti, si rimane nel vago;
posso solo aggiungere un sole che brucia
e quell'arsura fatta di bocche avide di baci...

 

 

Scritta e musicata nel 1964, “The sound of silence” è forse la canzone più celebre del duo Simon & Garfunkel. Fra i pezzi più belli nella storia della musica, il testo di “The sound of silence” è da considerarsi poesia per le sue immagini senza tempo e la sua capacità di evocare e suggerire attraverso l’uso di metafore e allegorie. A raccontarci “il suono del silenzio” è infatti un gioco di luci e ombre, ma anche una voce fuori campo – quasi biblica – che detta e profetizza il destino di un’umanità incapace di comunicare. Un’immagine che a distanza di 50 anni si rivela davvero profetica, dove il “Dio Neon” è l’emblema dello smartphone che teniamo in mano, che ci scherma dalla vita e ci fa da scudo nella comunicazione con gli altri (dalla rete).

sabato 21 maggio 2022

A ritroso

a ritroso [con movimento retrogrado, anche fig.: andare, camminare, pensare a ritroso]
≈ (fam.) a gambero, a marcia indietro, al contrario, alla rovescia, (all')indietro, all'opposto. ↔ (in) avanti...
- TRECCANI, dizionario Sinonimi e contrari -

 
A ritroso

Nuotando
in direzione contraria,
ho perduto i miei versi
dispersi
nell’incolmabile spazio
che avanza.
Diafano
il tuo sguardo,
ha percorso il tempo
a ritroso
abbracciando
una nuova solitudine.

Chiara Oliviero

 

 

Nelle pieghe temporali cerchiamo
risposte alle infinite nostre domande,
a ritroso ripassiamo tangibili cose che
affollano i sogni di quando dormiamo

venerdì 20 maggio 2022

Tutti i colori della vita...

Antonio Testa
"Spazzacamino"

 

Rivoglio  che il colori primeggi
in questa mia vita, nel mio cuore;
non importa se a volte rimpiango,
poco importa pure se piango...

 

I colori dei mestieri

Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s’alzan prima degli uccelli
e han la farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini,
di sette colori son gli imbianchini;
gli operai dell’officina
hanno una bella tuta azzurrina,
hanno le mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,
non si sporcano nemmeno un dito,
ma il loro mestiere non è pulito.

Gianni Rodari

 

Questa filastrocca di Gianni Rodari
è come un sole che scalda e riposa:
dovremmo tutti avere nel cuore
almeno un pò di colore...
 
Gujil

 

giovedì 19 maggio 2022

Protocollo cittadino #61

 
 
 
E' ancora un ritorno, il mio,
insabbiati i sogni rientro e riaffogo;
sicumere intransigenti affermano
pretese, come fossero dogmi,
richiudo i colori e la luce scema
sulla tavolozza dei miei colori...
 
Gujil
 


mercoledì 18 maggio 2022

French steps #02 (Giverny)

 
 
Impressioni si sovrappongono
a idee fisse, inenarrabili sogni;
concretezza inondata da colori e acque,
geishe e ninfee prigioniere
di una casa piena di colori...

Gujil
 

 

martedì 17 maggio 2022

French steps #01

 

 

 

 

 

Alla ricerca di colore e luci,
l'anima legata ai sogni di ninfee;
due giorni francesi, assolati e chiari.
Le vicissitudini si assiepano
coi piccoli inciampi quotidiani,
un pò di analgesia,
un pò di spensieratezza...
 
Gujil

lunedì 16 maggio 2022

Partire

Partire

Come ci sono uomini-iena e uomini-
pantera, sarei un uomo-ebreo
un uomo-cafro
un uomo-indù di Calcutta
un uomo di Harlem che non vota
l’uomo-carestia, l’uomo-insulto, l’uomo-tortura
si poteva in ogni momento afferrarlo, avvolgerlo
di colpi, ucciderlo – perfettamente ucciderlo – senza dovere
rendere conto ad alcuno, senza avere scuse da presentare ad alcuno
un uomo-ebreo
un uomo-pogrom
un cucciolo
un mendicante
ma si uccide il Rimorso, bello come la
faccia stupita di una signora inglese che trovasse
nella sua zuppiera un cranio di Ottentotto?

Aimé Césaire

Nell'era della guerra l'amore si nasconde,
le belle parole, le carezze, i baci, soffrono;
ripercorro il sentiero degli ultimi mesi,
ricordo un ricordo che rumoreggia nel cuore...

 

Partire è un verbo intransitivo, significa allontanarsi da un luogo per arrivare a un altro, andarsene (anche + da, per): Mario non c'è: è partito; p. da Roma; p. per Genova; p. per le vacanze; il traghetto parte dal porto per l'isola ogni mattina; + per e inf.: è partita da Milano per raggiungere il mare; + in, con : p. in treno, in bicicletta; p. con l'aereo; i soldati sono partiti in missione (dalla rete).

domenica 15 maggio 2022

Perdersi

La paura di perdere qualcuno che si ama o di perdere l’amore della propria vita inizia tipicamente nell’infanzia.
Anche se le perdite e i traumi dell’infanzia potrebbero non sembrare legati al romanticismo e alle relazioni romantiche, le relazioni dell’infanzia formano le fondamenta di tutte le relazioni future, e molto spesso si portano le ferite inflitte dalle relazioni parentali e dalle amicizie dell’infanzia anche in età adulta.
Temere la perdita dei propri cari è una paura abbastanza tipica e non indica necessariamente un problema più grande.
È quando la paura diventa opprimente, debilitante o altrimenti problematica che potrebbe essere necessario cercare aiuto. (dalla rete).

Non ti perderò per sempre
 
Non ti perderò per sempre,
avrò per te, lo sai, un dolore calmo,
un abbraccio inconsueto, un sogno
mai concluso.

Umberto Crocetti
 

Nelle spirali del peccato affiorano
gli amanti, le passioni, i baci rubati;
la vita è un susseguirsi di passi, sentieri
dove si incrociano e allontanano destini...
 

 

La guarigione da una perdita può richiedere molto tempo.
Potrebbe sembrare che ci vogliano solo poche settimane o mesi – specialmente se la vostra relazione era giovane – ma guarire da una perdita può richiedere più di sei mesi o diversi anni, indipendentemente da quanto tempo avete passato insieme; i legami emotivi determineranno la durata della vostra guarigione molto più della lunghezza del tempo che avete passato insieme.

La paura di perdere qualcuno che ami non ti rende strano, rotto o imperfetto; significa invece che potresti aver bisogno di lavorare di più nelle tue relazioni romantiche per imparare come fidarti, lasciarti andare e permettere alle relazioni di svolgersi in modo organico e naturale.
Guarire dalla perdita e alleviare la paura della perdita è uno sforzo collaborativo, ma può portare a una vita emotivamente sana e soddisfacente, piuttosto che una vita di paura e incertezza (dalla rete).

sabato 14 maggio 2022

Trasparenza

è un'estensione metaforica del significato della parola "trasparente" ("poter vedere attraverso le cose") applicato nel settore delle attività di natura sociale e pubblica: esso implica apertura, comunicazione e responsabilità. Nel governo, nella politica, nell'etica, negli affari, nella gestione, nel diritto, in economia, in sociologia, ecc. la trasparenza si oppone al concetto di privacy. Le procedure di trasparenza possono includere ambiti eterogenei: riunioni pubbliche, dichiarazioni di trasparenza finanziaria, normativa sulla libertà di informazione, revisioni di bilancio, verifiche, ecc... (da wikipedia)

Trasparenza

Vi invito alla trasparenza
vi invito all’istante di verità
Che vale una vita come la nostra
vi chiedo
Osservate l’infinito delle costellazioni
osservate il lungo cammino
della nostra specie intelligente
immergetevi nel dedalo senza uscita
dell’uomo
ma meditate infine

fermate la macchina infernale
dell’accumulazione
infrangete il tempo
del progresso senza memoria
ricordatevi della vostra infallibile ferita
accettate questo piccolo lotto di smarrimento
Così
voliamo in soccorso del futuro

 Abdellatif Laâbi

Opacità antiche velano sguardi vicini
in una trasparenza opaca ci siamo perduti
come angeli caduti ci avvitiamo a spirale
precipitando in assurde volute di fumo...

venerdì 13 maggio 2022

Fiammiferi e navi...

La capacità di creare è una dote
che non tutti hanno, dal nulla,
solo con idee e pazienza un materiale
qualunque diventa qualcosa;
come disegnare o dipingere,
come scrivere...
 
Gujil
 

Come era bello parlare e ridere,
i messaggi del tempo, le carezze;
ora i suoi quadri sbiadiscono, vanno,
come lui lontano eppure così nel cuore...

 Fiammiferi

Mio padre fabbricava
navi di fiammiferi
navi con troppe vele
e con troppi cannoni
belle perché non erano
metafora di niente.
Stava seduto a terra
con il broncio sospeso
sul docile cantiere
della sua arte sghemba
massacrando fiammiferi
che asciugava e incollava
a uno scheletro d’aria.
Come era contento
di soffiare il respiro
negli ossi di una nave
priva di oceani da immaginare.

Canio Mancuso

giovedì 12 maggio 2022

Sufi, sikke e Dervisci

Movimenti ipnotici che nascondono una simbologia e una spiritualità ricercata e profonda, rendono l’esibizione dei Dervisci Rotanti in Cappadocia (e in Turchia, in generale) un’esperienza emotivamente importante.
I corpi che diventano espressione di danze geometricamente perfette, proiettano lo spettatore in un mondo particolare, in una sorta di viaggio dove scoprirne una doppia natura: quella spettacolare  quella storico-culturale
(dalla rete).

Sotto il sikke del derviscio

Se tu potessi almeno per cinque minuti
Entrare nella mia mente
Diventeresti un passero in mezzo ai campi di grano
Sotto la pietra rossa troveresti
La lingua dei tuoni,
e la ragazza che amo con tre petti
e un fiore su uno invece della mammella,
così come il caos esalta le vene degli eroi,
vedresti tutti i colori del mondo
disegnati con una linea,
porci che giocano a nascondino
in vestiti rosa,
lividi che si contorcono come pesci nella rete,
la parola “colpa” scolpita sul petto del vento…
Cinque minuti nella mia mente
e mi cerchi tuttora.

Andrej Al-Asadu


Nel ricordare una figura cara che ci preme
invochiamo spesso il vento, le circostanze;
sistemiamo cose rotte che amiamo, a cui teniamo
ma non sappiamo mai la semplicità dei gesti...

 

La danza Sufi è anche conosciuta come danza dei Dervisci.
Il termine deriva dal persiano darwish che letteralmente significa sulla soglia della porta, per indicare simbolicamente il Sufi che si trova sulla soglia che divide il mondo terrestre da quello celeste.
La radice devr  significa anche rotazione, elemento caratteristico della danza.
Attraverso il respiro, il suono, il giro ininterrottto, il Sufi diventa un tutt’uno con l’esistenza, ricercando l’armonia e facendo cadere il proprio ego, nufs, fonte di disarmonia cosmica.
Tutto nell’universo manifesta armonia come l’avvicendarsi delle stagioni e la notte che segue il giorno,  in un ritmo costante e sempre presente, che bisogna ritrovare e onorare attraverso musica, canto e danza
(dalla rete)
.

Ah, il sikke è il loro turbante o cappello.