L'ex voto (dal latino ex voto,
per promessa) è un regalo, donazione, od offerta che viene data dai
fedeli a scopo votivo per ringraziare una divinità in segno di
riconoscenza per una grazia ricevuta. “Per grazia ricevuta” è
la formula che accompagna - da tempo immemorabile - le offerte votive
dei fedeli a Dio per aver ascoltato le preghiere e concesso loro l'aiuto
divino.
S'alza la neve in pace;
la valle che s'imbianca
spicca sul cielo bruno.
Il Santuario tace
nella gran pace bianca
dove non c'è nessuno.
Nessuno per guarire
del male che lo strazia
più giunge di lontano...
Sol io potrei salire,
salire per la grazia:
mi rifarebbe sano...
Ma non vedrò la faccia
nera e la mitra aguzza...
Troppo ai bei dì sereni,
avvinto a quelle braccia
baciai la medagliuzza
tepente tra i due seni...
Guido Gozzano
Seni tiepidi nel cuore
ricorda la mente i baci;
carezze allora proibite
ma così dolci e belle...
La presenza di questa locuzione nella lingua italiana è attestata almeno dal XVII secolo. Si tratta in genere di piccoli dipinti, oggetti preziosi o simbolici. Ex voto è una locuzione latina derivata dall'ellissi di ex voto suscepto, "secondo la promessa fatta", e indica
una formula apposta su oggetti offerti nei santuari per ringraziare il
destinatario del dono (Dio, la Madonna, un santo) di aver esaudito una
preghiera.
Gli ex-voto, in particolare i dipinti, sono una forma di devozione molto
diffusa, e hanno iniziato a diffondersi a partire dal 1500
(precedentemente era più diffusa la donazione di immagini in cera, oro,
argento o gioelli),
dapprima opera di facoltosi, poi nei secoli successivi sempre più
diffusi anche nelle classi meno abbienti, ed esposti o donati alle
chiese e ai santuari di riferimento, quali offerte alla Madonna, a Gesù,
a uno specifico santo (spesso quello della parrocchia di riferimento), o a Dio.
(da wikipedia)
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