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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 24 gennaio 2021

L'organetto di Barberia

L'organetto di Barberia

Nella piazza che inghirlandano le rondini
al cuor ci scendi, canzone lontana.
In un solco di scivoli giocondi
son fuggite le fanciulle che ascoltavan borbottare la fontana.

– L’organetto di Barberia! –
son tornate danzando in tondo
– L’organetto di Barberia
col suo musico vagabondo. – 

Al cielo, al cielo prima che il sole muoia
i tinnuli campanelli della gioia.
Dentro l’erba della brughiera lustreggiante
affondiamo la tarantella zoccolante. 

– L’organetto di Barberia!
O fanciulle, giostriamo in tondo.
L’organetto di Barberia
con le danze di tutto il mondo. – 

Sergio Ortolani


L'organo a rullo o a cartone, detto anche
organetto di Barberia

in onore del suo inventore Giovanni Barbieri che lo elaborò nel 1702, è uno strumento musicale meccanico realizzato con una serie di canne e un mantice o soffietto, in maniera piuttosto simile ad un organo o quanto meno a un organo a pompa, e da un cilindro con delle sporgenze simili a chiodi o punte che corrispondono, in base alla posizione, ad una particolare nota.
Il cilindro viene chiamato in inglese "barile" (barrel), ma è molto più piccolo dei barili utilizzati come contenitori.
Di solito l'organo è costruito con legno e metallo e finemente lavorato e ben rifinito; evidentemente molto resistente, dal momento che la maggior parte di quelli ancora esistenti hanno mantenuto nel tempo la stessa efficienza e precisione nonostante l'evidente lavoro meccanico al quale il gran numero di aste e leverismi è soggetta nell'uso.
La rotazione continua del cilindro, attraverso una vite senza fine e una ruota dentata che fa girare lentamente il cilindro, fa sì che i chiodi tocchino le leve sollevando un pistoncino che apre la valvola che lascia fuoriuscire l'aria dal mantice nella canna d'organo.
Il mantice è azionato dallo stesso meccanismo per mezzo di un albero a gomito.
Il movimento è generato da una manovella azionata da un suonatore d'organetto o dalla sua scimmietta.
 
In musica contemporanea sono molti gli esempi di letteratura per questo insolito strumento.
Lo stesso G. Ligeti gli dedicò diverse composizioni, tra cui spicca la trascrizione del brano pianistico "Musica Ricercata", dedicata al più importante suonatore di organo meccanico francese: Pierre Charial.
È autore di moltissimi brani per organo meccanico anche il compositore tedesco Michael Riessler. (da wikipedia)
Molto amato da alcuni poeti crepuscolari lo ritroviamo anche in una bella e toccante poesia di Sergio Corazzini (da leggere).
 
 ricordi di un passato lontano,
anni luce da me, dal mio odierno;
è un ricordo sereno, di sentimenti,
il mio guidogozzaniano immaginario...

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