...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

giovedì 11 febbraio 2021

Maria Teresa Wilms Montt de las Mercedes

Sono Teresa Wilms Montt
e anche se sono nata cento anni prima di te,
la mia vita non è stata tanto diversa dalla tua.
Anche io ho avuto il privilegio d’essere donna.
E’ difficile essere donne in questo mondo.
Tu lo sai meglio di tutti.
Ho vissuto intensamente ogni respiro e ogni istante della mia vita.
Ho distillato una donna.
Hanno cercato di reprimermi ma non ci sono riusciti con me.
Quando mi hanno voltato le spalle, io ci ho messo la faccia.
Quando mi hanno lasciato sola, ho dato compagnia
Quando hanno voluto uccidermi, ho dato vita.
Quando hanno voluto rinchiudermi, ho cercato la libertà.
Quando mi amavano senza amore, ho dato ancora più amore.
Quando hanno cercato di zittirmi, ho urlato.
Quando mi hanno picchiato, ho risposto.
Sono stata crocefissa, morta e sepolta,
dalla mia famiglia e la società.
Sono nata cento anni prima di te
comunque ti vedo uguale a me.
Sono Teresa Wilms Montt,
e non sono adatta per le signorine.

 
come sirene siamo attratti
da ciò che riteniamo unico e grande;
gli occhi dell'anima guardano
ritoccando, contorni e segreti angoli...
 
 
Maria Teresa Wilms Montt de las Mercedes 
 
(Viña del Mar, Cile, 8 settembre 1893 - Parigi, Francia, 24 dicembre 1921) è stata una scrittrice, poeta e anarchica cilena.
 
È considerata un'antesignana del femminismo-anarchico.
Seconda fra sette sorelle nate dal matrimonio tra Federico Guillermo Wilms Montt y Brieba e Luz Victoria Montt y Montt, Teresa Wilms Montt respira sin da bambina gli ambienti aristocratici cileni.
Manifestando un carattere ribelle sin da ragazza, a 17 anni si sposa contro il parere della sua famiglia con Gustavo Balmaceda Valdés.
Il matrimonio non è felice principalmente per colpa dell'alcolismo del marito, ma dalla loro unione nasceranno comunque due bambine: Elisa, detta "Chita", e Sylvia Luz.
Tra il 1912 e il 1915 risiede ad Iquique, una città allora in piena espansione.
La gelosia del marito e il maschilismo imperante negli ambienti intellettuali la spingono verso una vita errabonda, ma comunque ricca e stimolante.
Mantiene una stretta amicizia con artisti e intellettuali influenti, come il poeta Victor Domingo Silva.
Pubblica i suoi primi testi con lo pseudonimo di Iquique Tebal o Tebal.
In questa fase incontra donne e sindacalisti del nascente movimento operaio e aderisce agli ideali femministi e anarchici, grazie all'influenza esercitata dalla spagnola femminista Zarraga Betlemme e del lavoro dell'attivista cileno Luis Emilio Recabarren
In questa fase è anche vicina agli ambienti della massoneria. 
Tornata a Santiago, il marito scopre la sua relazione extraconiugale con Vicente Zañartu Balmaceda e spinge la sua famiglia per rinchiuderla in convento.
Depressa per la situazione, Maria Teresa mette in atto il suo primo tentativo di suicidio il 29 marzo 1916.
Nel mese di giugno del 1916, Vicente Huidobro l'aiuta a fuggire dal convento e con lei ripara a Buenos Aires.
Il suo soggiorno in questa città gli permette di incontrare un cosmopolita circolo intellettuale che avrà su di lei una grande influenza.
Nel 1917 pubblica Inquietudes Sentimentales e Los Tres Cantos.
Emigrata a New York, vorrebbe lavorare per la Croce Rossa, ma le autorità statunitensi la bloccano ad Ellis Island perché sospettano possa essere una spia tedesca (la sua famiglia è di origine tedesca).
Si trasferisce in seguito in Spagna, a Madrid, dove vive da bohèmien e incontra numerosi scrittori.
Celandosi dietro lo pseudonimo di Teresa Cruz pubblica diverse sue opere: En la Quietud del Mármol e Mi destino es errar.
Nel 1920 si stabilisce a Parigi, dove in seguito viene raggiunta dalle sue figlie che non vedeva da cinque anni.
Dopo la loro partenza per il Cile, Maria Teresa cade preda di una forte crisi depressiva.
La notte di Natale del 1921, muore suicida per overdose di Véronal.
Aveva soli 28 anni.
(dalla rete)


Nessun commento:

Posta un commento