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ma se ti volgi e guardi
nubi nel grigio
esprimono le fonti dietro te,
le montagne nel ghiaccio s’inazzurrano.
Opaca un’onda mormorò
chiamandoti: ma ferma – ora
nel ghiaccio s’increspò
poi che ti volgi
e guardi
la svelata bellezza dell’inverno.
Armoniosi aspetti sorgono
in fissità, nel gelo: ed hai
un gesto vago
come di fronte a chi ti sorridesse
di sotto un lago di calma,
mentre ulula il tuo battello lontano
laggiù, dove s’addensano le nebbie.
Vittorio Sereni
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Nel viaggio ora comune ritrovo stagioni
di fatto perdute fissate a indicibili ricordi;
nel gelido vento bavero, giacca scozzese
giovanili anni di freddo e solitarie manie...
Poeta dell'incertezza Vittorio Sereni, al quale nel 1956 era stato assegnato il premio internazionale “Libera Stampa” per alcune poesie di cui facevano parte i “Frammenti di una sconfitta”, è stato anche redattore e collaboratore della <<Rassegna d’Italia>> e critico letterario di <<Milano-sera>> (dalla rete).
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