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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 6 luglio 2025

Franz e Milena (1920)

Ancora sabato. Questo incrociarsi di lettere deve cessare, Milena, ci fanno impazzire, non si ricorda che cosa si è scritto, a che cosa si riceve risposta e, comunque sia, si trema sempre. Capisco benissimo il tuo ceco, odo anche la risata, ma m’ingolfo nelle tue lettere tra la parola e il riso, poi odo soltanto la parola, poiché oltre a tutto la mia natura è angoscia. Non so rendermi conto se dopo le mie lettere di mercoledì-giovedì tu voglia ancora vedermi. So il rapporto fra te e me, (tu appartieni a me, anche se non dovessi vederti mai più), lo conosco in quanto non sta nel territorio confuso dell’angoscia, ma non conosco affatto il rapporto tuo verso di me, questo appartiene tutto all’angoscia. E neanche tu mi conosci Milena, lo ripeto. Ciò che accade è per me qualcosa di mostruoso, il mio mondo crolla, il mio mondo risorge, vedi come tu (questo tu sono io) ne possa dare buona prova. Non mi lagno del crollo, il mondo stava crollando, mi lagno del suo ricostruirsi mi lagno delle mie deboli forze, mi lagno del venire al mondo mi lagno della luce del sole. Come continueremo a vivere? Se dici di sì alle mie lettere di risposta, non devi più vivere a Vienna, è impossibile. Milena, non si tratta di questo, tu non sei per me una signora, sei una fanciulla, non ho mai visto nessuna che fosse tanto fanciulla, non oserò porgerti la mano, fanciulla, la mano sudicia, convulsa, unghiuta, incerta e tremula, cocente e fredda.

Franza Kafka

Milena Jesenská e Franz Kafka si scrissero più di 150 lettere in appena un anno di relazione ma quelle di lei le intuiamo soltanto, perché non sono state conservate.
Abbiamo quelle di Franz, le cui relazioni sentimentali si svolsero quasi esclusivamente per lettera.
Tra Aprile e Novembre del 1920 lo scambio di lettere fu fittissimo ma si incontrarono appena due volte.
Poi i rapporti si fecero sporadici per i seguenti due anni, fino al silenzio.

Nelle mie lettere sempre ho trovato
 conforto, ragione, possibili parole;
 ora la mano tremante ed incerta
sconnette i pensieri alla mente...

Lei era sposata e non intendeva lasciare suo marito benché avessero una relazione burrascosa e infelice.
Lei era libera, indipendente, vitale mentre lui era un uomo chiuso, tormentato e ammalato:Sono malato di mente, la malattia polmonare è soltanto uno straripare della malattia mentale.”
Il primo incontro era capitato in un caffè nel 1919 ma Kafka di quell’episodio non conservava una memoria chiara.
Milena invece sì e l’anno seguente lo contattò per chiedergli il permesso di tradurre in ceco un suo racconto.
(dalla rete)

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