...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

lunedì 23 marzo 2020

Merli

Il merlo
(Turdus merula, Linnaeus 1758)
è un uccello della famiglia dei Turdidae.
La specie è caratterizzata da un marcato dimorfismo sessuale: il maschio è lungo fino a 25 centimetri e presenta un piumaggio in genere completamente nero o marrone scuro; il becco e il contorno degli occhi sono di un giallo acceso tendente all'arancione mentre la femmina è di colore bruno scuro, con la gola più chiara, striata.
Il maschio immaturo è nero opaco con becco scuro, opaco.
Il merlo è onnivoro; si ciba principalmente di frutta, bacche e piccoli invertebrati.
Il suo habitat naturale è il bosco, ma si adatta a vivere in numerosi ambienti (in pratica, ovunque vi siano le condizioni per nidificare) e non raramente lo si trova anche in aree urbane.
Il nido, costruito dalla femmina, si trova sui rami degli alberi, fra i cespugli o anche semplicemente in buche del terreno.
La femmina depone le uova (generalmente da 4 a 6) tre volte l'anno, sono di colore azzuro-grigio maculati in modo irregolare da puntini grigi.
Il periodo di incubazione va dai 14 ai 15 giorni ed è principalmente la femmina a covarle anche se di rado collabora anche il maschio per motivazioni forse di natura ambientale.
In genere, i merli vivono in coppie isolate; durante le migrazioni diventano in genere più sociali e possono radunarsi in stormi.
Quando canta tende a porsi verso la cima di un albero.
Dato che il merlo inizia a cantare circa dalle 3 di mattina, può capitare che nelle città possa risultare molesto.
Il suo canto è un fischio puro molto vario, flautato e sempre allegro, paragonabile a un verso simile a un tciuc-tciuc-tciuc abbastanza basso oppure un sottile tsii o un irritato cie-ciecie, mentre, se allarmato, nel levarsi emette uno stridente e improvviso chiacchierio che potrebbe spaventare qualsiasi distratto che si addentra nel suo habitat senza far caso alla sua posizione.
Inoltre ha la capacità di imparare con facilità qualsiasi motivetto per poi ripeterlo fino alla noia.
Il suo canto è da molti ritenuto come uno dei più belli e soprattutto allegri.
Può accadere che in lontananza un altro merlo gli alterni le sue emissioni sonore e che ciascuno dei due canti frasi differenti senza sovrapporsi.
 
  Chi sei?
 
Chi sei?
chiedo a un merlo
che sbatte le ali
sul davanzale.
Ma lui mi guarda soltanto
e spicca il volo con il suo segreto.
 
Cecilia Casanova
 
quasi un haiku, essenziale, unico,
ricorda Montale in una sua poesia;
in questi giorni pesanti è un soffio,
aria leggera che spazza tristezze...

Dopo il passero, il merlo è il passeriforme più diffuso in Europa e in Italia. È diffuso in tutto il territorio europeo ad esclusione della Scandinavia settentrionale. È inoltre presente in Asia, in Africa nord-settentrionale, nelle Canarie e nelle Azzorre. Durante gli inverni si trasferisce dai paesi più settentrionali in quelli più caldi, mentre nelle zone temperate come l'Italia è presente tutto l'anno.
Vive generalmente nei boschi con sottobosco, nei frutteti e nei vigneti, ed è comune presso tutte le zone coltivate (dalla rete).
 

Nessun commento:

Posta un commento