Di origini decisamente pagane è invece la tradizione legata alla Befana, la cui storia si usa ricollegare al racconto fantastico per cui nella notte volavano sui campi appena seminati figure femminili pronte a propiziare il raccolto.
La Befana
Discesi dal lettino
son là presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati
a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.
Ognun, chiudendo gli occhi,
sogna dolci e balocchi;
e Dori, il più piccino,
accosta il suo visino
alla grande vetrata,
per veder la sfilata
dei Magi, su nel cielo,
nella notte di gelo.
Quelli passano intanto
nel lor gemmato manto,
e li guida una stella
nel cielo, la più bella.
Che visione incantata
nella notte stellata!
E la vedono i bimbi,
come vedono i nimbi
degli angeli festanti
ne' lor candidi ammanti.
Bambini! Gioia e vita
son la vision sentita
nel loro piccolo cuore
ignaro del dolore.
Guido Gozzano
Furono gli antichi Romani ad ereditare
alcuni riti propiziatori pagani legati ai cicli stagionali e
associandoli al calendario romano.
La dodicesima notte dopo il solstizio invernale
essi celebravano la morte e la rinascita della natura attraverso Madre
Natura e si credeva che proprio in quelle dodici notti delle figure
femminili volassero sui campi coltivati, al fine di ingraziarsi la
fertilità dei futuri raccolti.
Alla fine basta feste, la Befana
le ha prese nel suo sacco vuoto;
restano ricordi di bimbo, nei bimbi
di oggi, anche se fuori piove...
Ancora oggi, la Befana, richiamando la tradizione religiosa di Santa
Lucia, che dispensava doni ai bambini prima di lei, come faceva San
Nicola prima di Babbo Natale, dona per lo più dolciumi e caramelle (dalla rete).