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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 22 maggio 2022

Nel silenzio un suono

Suonando i tuoi silenzi

Tiepide lenzuola umide, pori aperti,
respirazioni epilettiche
mi hanno fatto scendere le scale dell’inferno
mi bruciavano le mani, il mio ventre era dorato.
E nel fuoco della stanza tra le ombre
ho suonato i tuoi silenzi
e al cadere delle spalle come chi è colpito da un fulmine
ti ho amato per ore senza tregua.
La tua lingua-brace, le tue dita-polipi
hanno trovato il fondo nella schiuma calda
del mio mare traforato.
Si decretò la marea – fuga dalla battaglia!
e il crepuscolo si presentò
come un fantasma che gioca con le luci
e si imbroglia nei colori.
Più tardi, con un salto di cervo ferito,
sonnolenta, anestetizzata, violacea,
ti ho invitato a prendere il toro del peccato per le corna
abbiamo aperto la porta,
ed è entrata come un aroma di valeriana
la notte fresca.

Lucia Rivadeneyra

 

Vivere esperienze passionali è una fortuna
che non capita a tanti, si rimane nel vago;
posso solo aggiungere un sole che brucia
e quell'arsura fatta di bocche avide di baci...

 

 

Scritta e musicata nel 1964, “The sound of silence” è forse la canzone più celebre del duo Simon & Garfunkel. Fra i pezzi più belli nella storia della musica, il testo di “The sound of silence” è da considerarsi poesia per le sue immagini senza tempo e la sua capacità di evocare e suggerire attraverso l’uso di metafore e allegorie. A raccontarci “il suono del silenzio” è infatti un gioco di luci e ombre, ma anche una voce fuori campo – quasi biblica – che detta e profetizza il destino di un’umanità incapace di comunicare. Un’immagine che a distanza di 50 anni si rivela davvero profetica, dove il “Dio Neon” è l’emblema dello smartphone che teniamo in mano, che ci scherma dalla vita e ci fa da scudo nella comunicazione con gli altri (dalla rete).

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