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La gente è sulle rive a godersi il riposo ed il sole e tutto è tranquillo come a dimostrare che ci si può fermare e si piuò rallentare le frenesie vitali che a volte esplodono nei conflitti sociali. E Parigi, Paris, è lì che guarda il nuovo secolo dalle lamiere della tour Eiffel che Debussy si rifiutava di guardare orripilato dal ferro citato come arte; è lì con Baudelaire e Rimbaud a rincorrere i versi di Verlaine e Mallarmè. Parigi è cara al cuore di molti e respira a pieni polmoni il primo smog e la cultura del tempo. Allora i giovani pittori affollavano le rive della Senna ed i bistrot.
Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande-Jatte o semplicemente la Grande Jatte è un'opera (207,6 x 308 cm) realizzata tra il 1884 ed il 1886 dal pittore francese Georges-Pierre Seurat. Il quadro è tra le opere più note del movimento pittorico del puntinismo. La sua realizzazione fu preceduta, come di consueto nella tradizione puntinista, da una numerosa produzione di studi disegnati o dipinti. Fu acquistato nel 1924 da Frederic Clay Bartlett che lo prestò al The Art Institute di Chicago dove è tuttora esposto. Inoltre questo dipinto è caratterizzato da un aspetto puramente parodistico, che ha lo scopo di apportare critiche alla società borghese del tempo (basta osservare per esempio la donna che porta a spasso una scimmietta piuttosto che un cane). L'opera è organizzata secondo precise regole geometriche, a partire dalla simmetria rispetto all'asse centrale determinato dalla donne con la bambina.
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C'è in Seurat un lato inquietante. Il suo stile ha qualcosa di voluto, di artificioso. Le sue teorie sulla divisione dei toni e sulla costituzione della luce sono astratte [...] Seurat giunge a un Impressionismo fondato su un modo di rappresentazione della luce un po' diverso dal precedente.
Ma non basta sostituire il divisionismo alla macchia impressionista per fondare uno stile, vale a dire una visione, registrazione cosciente dei nuovi rapporti tra gli oggetti o tra oggetto e soggetto. In Seurat la trama della rappresentazione spaziale è assolutamente tradizionale: rispetto dello spazio cubico, delle prospettive lineari. In breve, è un passo indietro rispetto all'Impressionismo. E la sua tecnica sa di ricetta [...] Seurat è, malgrado tutto, importante. Seurat non ha dimostrato, contrariamente a quanto si sostiene talvolta, come i contrasti di colore possano servire a costruire lo spazio: questa è la lezione di van Gogh. L'esperienza di Seurat si è fatta, principalmente, sulle figure e [...] ha mostrato come si possano rappresentare corpi a tre dimensioni in uno spazio bidimensionale per mezzo di processi non imitativi. È vero che anche qui la lezione di Seurat si congiunge a quella dei contemporanei, specialmente di Cézanne». (Wikipedia)
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bello...ma avresti potuto scrivere il titolo della tour eiffel... ;)
RispondiEliminaAnonimo,
RispondiEliminahai ragione, mi sembrava sciocco.
Gujil