Buttate pure via
ogni opera in versi o in prosa.
Nessuno è mai riuscito a dire
cos’è, nella sua essenza, una rosa.
Giorgio Caproni
Concessione è l'atto o il fatto di concedere, di dare o ottenere qualcosa, o il
rilascio di un permesso o un diritto. Il termine ha diversi significati
in diritto, retorica, araldica e altri ambiti (dalla rete)
Imbrogliare le carte,
far perdere la partita.
È il compito del poeta?
Lo scopo della sua vita.
Giorgio Caproni
Le carte piacentine
sono tra le più belle e
riconoscibili carte regionali italiane; vengono utilizzate diffusamente
non solo a Piacenza e provincia ma in parte dell’Emilia occidentale
(oltre che in alcune zone della Lombardia, della Marche e in Garfagnana)
mentre nel resto della regione si usano perlopiù le carte bolognesi e
romagnole. Come quelle napoletane e siciliane, le carte piacentine fanno
parte dei cosiddetti “semi spagnoli” che, a loro volta, rientrano nei
“semi latini”, caratterizzati da un disegno lineare ma ricco di
dettagli. Come tutte le altre carte regionali italiani, quelle piacentine sono 40, divise in quattro semi.
Coppe, spade, denari e bastoni.
La mano di tarocchi, la scopa,
carte che segnano il tempo;
rammento silenzi e segnali
nascosto da impalpabile velo...
Ciascuno dei semi conta sette carte che rappresentano progressivamente le cifre
dall’uno al sette, mentre le altre sono le ‘figure’, ossia il fante, il
cavallo e il re.
Dal punto di vista artistico, il mazzo piacentino
presenta diverse analogie con quello romagnolo, soprattutto per quanto
riguarda la posa delle figure.
Il disegno è particolarmente ricco di
dettagli e rende ciascuna carta molto caratteristica.