...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

martedì 1 ottobre 2024

Carte

Le carte

Imbrogliare le carte,
far perdere la partita.
È il compito del poeta?
Lo scopo della sua vita.

Giorgio Caproni 

Le carte piacentine

sono tra le più belle e riconoscibili carte regionali italiane; vengono utilizzate diffusamente non solo a Piacenza e provincia ma in parte dell’Emilia occidentale (oltre che in alcune zone della Lombardia, della Marche e in Garfagnana) mentre nel resto della regione si usano perlopiù le carte bolognesi e romagnole.
Come quelle napoletane e siciliane, le carte piacentine fanno parte dei cosiddetti “semi spagnoli” che, a loro volta, rientrano nei “semi latini”, caratterizzati da un disegno lineare ma ricco di dettagli.
Come tutte le altre carte regionali italiani, quelle piacentine sono 40, divise in quattro semi.

Coppe, spade, denari e bastoni.

 

La mano di tarocchi, la scopa,
carte che segnano il tempo;
rammento silenzi e segnali
nascosto da impalpabile velo... 
 
Ciascuno dei semi conta sette carte che rappresentano progressivamente le cifre dall’uno al sette, mentre le altre sono le ‘figure’, ossia il fante, il cavallo e il re. 
Dal punto di vista artistico, il mazzo piacentino presenta diverse analogie con quello romagnolo, soprattutto per quanto riguarda la posa delle figure. 
Il disegno è particolarmente ricco di dettagli e rende ciascuna carta molto caratteristica.
(dalla rete)
 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento