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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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venerdì 1 giugno 2018

Massi erratici

Massi erratici
i sassi che camminano I massi erratici sono di origine glaciale. Sono stati abbandonati sul fronte di antichi ghiacciai oggi ritirati o scomparsi: sono i testimoni di un "gelido" passato. Hanno età molto diverse, che vanno da 10 mila a 500 milioni di anni, e la loro origine è stata compresa solo nella prima metà del XIX secolo.
Il masso erratico (dal latino erràre, vagare) o masso delle streghe (spesso indicati anche col nome di trovanti) è una grande roccia che è stata trasportata a fondovalle da un ghiacciaio.
Questi massi, dopo che il ghiacciaio si è ritirato, occupano un'insolita posizione in mezzo alla pianura; per questo, e anche a causa delle loro insolite dimensioni, diventano spesso meta di molti rocciatori e alpinisti. Per la loro natura curiosa i massi erratici hanno sempre suscitato una forte suggestione, tanto da venire usati già in epoche remote come luoghi di culto o direttamente di inumazione.
I massi avelli sono appunto  massi erratici usati come sepoltura. Sono tipici del territorio comasco, in nessun altro luogo esistono testimonianze paragonabili. Esistono anche massi erratici sommersi: a poche decine di metri verso ovest dell'Isolino Partegora sul lago Maggiore, sommerso dalle acque, si trova un masso erratico detto sass margunin o margunée (dalla rete).

Considerazioni su un masso
 
Specie casta del geoide.
Giallognolo verdastro
e lunghe piogge, chissà perché
non ti avevo riconosciuto prima, sasso
roccia
raggiera d'angoli cristalli odiati a scuola.
 
Mi sei apparso nell'ombra del bosco, dall'umidità
affioravi come una schiena d'animale morto.
Ti eri frantumato senza sangue
o linfa senza dolore
né morte o vita.
Inerzia
peso: l'opposto del divino.
Ti ho accarezzato per la prima volta
sede dei torrenti d'estate asciutti e vani.
 
Ti accarezzavo. Le acque non ti avevano ancora levigato
e mi parevi buono benché sappia della tua insensibilità.
Da te ha proceduto la vita
e fai le due dimore degli uomini. Mi sostenti
hai sprizzato la scintilla.
 
Anche il fuoco non t'intacca
ma il vento
ma l'acqua ti rodono, la vegetazione ti ricopre
come una tomba. Sosti
in silenzio. Di te
so che sei l'impalcatura del mondo.
So che sei la memoria del mondo, graffita.
 
Pier Luigi Bacchini
 
In Brianza, per esempio, ci sono massi di serpentina, una roccia verde che non è originaria del luogo: provengono dalla Valmalenco (So), a decine di km di distanza.
Sacri.
Non deve stupire, dunque, che queste pietre misteriose affascinassero gli antichi: gli Etruschi e i Romani, per esempio, li usavano per costruire le tombe di personaggi importanti.
Sulla loro origine, in passato, è stato detto di tutto: che fossero state spostate dai giganti, oppure che fossero state mosse dal diluvio universale o eruttate dai vulcani, oppure ancora che fossero state portate a valle, usando incantesimi, da sacerdoti druidici per compiere sacrifici.
Fra Giussano e Briosco,  in provincia di Monza e della Brianza, c'è un masso erratico rimasto in mezzo al Lambro.
Questo masso di serpentino ha probabilmente percorso più di un centinaio di chilometri dalla Val Malenco trasportato qui dal ghiacciaio del quaternario (dalla rete).
 
c'è un enorme masso, erratico, là
sulla mia verde montagna
guarda la mia casa, allora felice,
oggi, ancora guarda tristezza...

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