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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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mercoledì 22 luglio 2015

Poesia e cicala

Estate
 
Cicale, sorelle, nel sole
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle.
 
Salvatore Quasimodo
 
 
 
caldo, caldo, caldo,
più di un abbraccio,
più del tepore di un corpo,
caldo, troppo caldo...

 
Cicala
 
Nome comune degli Insetti Omotteri (sezione degli Auchenorinchi) della famiglia dei Cicadidi.
Le cicale sono principalmente note per il suono vibrante e intensissimo emesso, durante la stagione estiva, dagli individui di sesso maschile, grazie alla presenza di uno speciale organo costituito da due membrane tese su altrettanti anelli rigidi e azionate da fibre muscolari, nonché da due casse di risonanza situate nell'addome.
Posseggono, tra l'altro, un rostro che sopravanza, in posizione di riposo, l'inserzione delle zampe anteriori; quattro ali membranose; femore delle zampe anteriori rigonfio e denticolato.
Dalle uova delle cicale, introdotte in steli secchi di erbe e sotto la corteccia di alberi morti o morenti, nascono delle ninfe che si affondano nel terreno, dove pungono le radici delle piante, nutrendosi della linfa che ne fuoriesce.
Le ninfe hanno zampe anteriori robustissime e atte a scavare.
Il ciclo biologico dura presumibilmente 4 anni nella più grande cicala italiana, Lyristes plebejus, che supera i 3,5 cm di lunghezza; esso abbraccia addirittura 17 anni in una specie nordamericana, Magicicada septemdecim.
Altre cicale che si rinvengono in Italia sono la cicala del frassino (Cicada ornis), lunga sino a 3 cm, e Tibicen vitripennis, lunga ca. 3,5 cm e dannosa al cotone (dalla rete).

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