Alexandre Cabanel "Eco" |
Nella mitologia greca, Eco è una delle Oreadi, le ninfe delle montagne. Secondo Ovidio, Giove notando l'attitudine di Eco per il pettegolezzo, la spinse ad intrattenere sua moglie Giunone in modo da distrarla dai propri amori furtivi.
Giunone però si accorse dell'inganno, e la punì togliendole l'uso della parola e condannandola a dover ripetere solo le ultime parole che le venivano rivolte o che udiva.
Giunone però si accorse dell'inganno, e la punì togliendole l'uso della parola e condannandola a dover ripetere solo le ultime parole che le venivano rivolte o che udiva.
Echi
Non sento ormai che l'eco
di parole tue lontane
del suono non rimane
che rumore ma ancora spreco
il coacervo di attimi insieme
costretti nel gorgo emotivo
di sguardi, di volti, di un vivo
consunto copione che preme
sul cuore crepato e consunto
storie di noi, di altri, del mondo
che gira intorno nel tondo
che siamo, reale o presunto.
Anonimo
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"
La ninfa si innamorò perdutamente di Narciso,
ma non potendogli confessare il suo amore, riuscì solo ad innervosirlo
ripetendo le ultime parole che pronunciava facendogli pensare che fosse
uno scherzo e che lo stesse prendendo in giro.
Narciso, stanco della ragazza se ne andò lasciandola sola.
La ninfa si mise a piangere fino a prosciugarsi e di lei non rimase che la voce che riecheggia ancora oggi per le montagne.
Nemesi, per vendicarsi, portò Narciso davanti a delle sorgenti d'acqua dove rimase incantato dal suo aspetto e, rimanendo impressionato dalla sua immagine riflessa, senza mangiare e bere, morì.
Per ordine di Zeus e degli dèi nacque uno splendido fiore dalla bianca corolla, il narciso appunto.
(da wikipedia)
Narciso, stanco della ragazza se ne andò lasciandola sola.
La ninfa si mise a piangere fino a prosciugarsi e di lei non rimase che la voce che riecheggia ancora oggi per le montagne.
Nemesi, per vendicarsi, portò Narciso davanti a delle sorgenti d'acqua dove rimase incantato dal suo aspetto e, rimanendo impressionato dalla sua immagine riflessa, senza mangiare e bere, morì.
Per ordine di Zeus e degli dèi nacque uno splendido fiore dalla bianca corolla, il narciso appunto.
(da wikipedia)
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