Grandi bevute & feste
con piano - Natale
Venuto e andato -
Essere Pazzo è
La minore delle mie preoccupazioni.
Jack Kerouac
Grandi bevute & feste
con piano - Natale
Venuto e andato -
Essere Pazzo è
La minore delle mie preoccupazioni.
Jack Kerouac
Possiamo definire come
ostacolo
qualsiasi difficoltà, intralcio, intoppo, barriera, scoglio,
impedimento, impaccio, ingombro, ostruzione, contrasto, incaglio, nodo,
inciampo,
opposizione, inconveniente, contrarietà
|| baluardo, argine,
muro, trincea, fossato.
Ostacoli
Un ostacolo è quindi
qualunque oggetto o individuo
che crei un qualsivoglia impedimento,
che si concretizza in delle difficoltà evidenti.
(dalla rete)
è una parvenza di vero creata ad arte per far cadere in errore qualcuno, è un imbroglio, un raggiro (dalla rete).
Gli inganni
D'inganni ha sete la natura nostra
s'anche un suo amaro diffidar la invade.
Innamorata del suo error, se cade
si solleva. S'abbatte, non si prostra.
Una lusinga sempre ancor dimostra
che un bene attende in non lontane strade,
e non addita le taglienti spade
che cozzeranno in qualche incerta giostra.
Misero, o forte, del suo dubbio stesso
il cuor che spento già si crede, aspetta,
pur dal coperchio di sua bara oppresso.
Meglio il dolor fra le sue crude spire
lo soffocasse in una sola stretta,
che agonizzare, e non saper morire.
Amalia Guglielminetti
khalil Gibran
Pensaci bene
prima di prendere un gatto.
Ti farà credere che sia stato tu
ad averlo trovato
in mezzo alla strada
in un cassonetto
dentro un gattile.
Ti farà credere che sia stato tu
ad averlo salvato
che incontrarvi sia stata fortuna
pura casualità
quando invece era lì ad aspettarti
quando invece era il vostro appuntamento
fin da sempre.
Pensaci bene prima di prendere un gatto.
In quegli occhi si entra una volta sola
per poi non uscire mai più.
Sappi che di quell’amore
puro
infinito
e randagio
non potrai mai più liberarti.
I gatti amano per volontà
non per bisogno, non per istinto
i gatti amano per essere liberi.
Pensaci bene prima di prendere un gatto
che prendere poi, è un termine inadeguato, sciatto.
Sbagliato.
Un gatto non si prende né si adotta
un gatto si custodisce.
E ricordati che dovrai accettare il suo caos
la sua elegante arroganza
i suoi attimi di smisurata dolcezza
prenderti cura della sua solitudine
dei suoi momenti di incantevole assenza.
Pensati come a un primo appuntamento
che ogni istante si ripete.
Circondalo di attenzioni, sempre
come un amante corteggia la sua dama
con dolci parole
e infinite carezze.
Sappi che ogni istante lui sa dove ti trovi
come ti senti
e di cosa hai bisogno per essere felice.
Pensaci bene prima di prendere un gatto
perché nessuno più di lui
sa di cosa è fatto l’amore.
Parlo del rispetto dei propri spazi
e dei propri umori.
Parlo del bisogno di nascondersi
a volte
da tutto e da tutti.
Parlo di saper riconoscere
quando è inutile insistere
perché avvicinandosi a volte ci si perde
e di quando insistere, invece
è l’unico modo per tornare a stare vicini.
Parlo dell’arte
di sapersi osservare da lontano
dove ogni cosa acquista la sua forma.Parlo di saper riconoscere la meraviglia
di volersi entrambi
in quei momenti di rara bellezza
che rimangono impressi per sempre.
Parlo di quando all’improvviso
dal nulla più assoluto
si accende la follia
e si inizia a correre come pazzi
a giocare come ragazzini
buffi e ridicoli
come rendersi conto
che la felicità va abbracciata
graffiata, protetta.
Perché può durare un attimo.
Ma soprattutto
pensaci bene prima di prendere un gatto
perché arriverà il giorno in cui dovrai dirgli addio.
E saprà stupirti di nuovo
come ha fatto per tutta la sua vita.
Mentre non riesce più a reggersi in piedi.
Mentre è sdraiato da giorni lì
nello stesso punto di casa
dove ha scelto di morire.
Mentre non vuole nessuno vicino, tranne te.
E con le ultime forze ancora ti urla il suo amore.
Le fusa che gli escono strane e spente, stonate.
Ma che tu ricorderai
come il canto più dolce
che ti sia stato concesso ascoltare.
Non cercare di dimenticarlo quel dolore, di vincerlo.
Non si può.
Una parte di te si è spenta con lui.
Una parte di te, si è perduta, per sempre.
Alcuni arrivarono in catene
Non pentiti ma stanchi.
Troppo stanchi per reggersi in piedi.
Avevano finito di riflettere e di odiare
Avevano finito di riflettere e lottare
Avevano finito di fuggire e di sperare.
Così guarisce una lunga campagna,
Rendendo più facile morire.
Chicago, 1920-1921
Three Stories & Ten Poems (1923)
Ernest Hemingway
Osa essere un guerrigliero poetico non-violento,
un antieroe.
Controlla la tua voce più incontrollata con
compassione.
Fai il vino nuovo con gli acini della rabbia.
Ricorda che gli uomini e le donne sono esseri
infinitamente estatici, infinitamente sofferenti.
Solleva i ciechi, spalanca le tue finestre chiuse,
solleva il tetto,
svita le serrature delle porte, ma non buttare via
i cardini.
Lawrence Ferlinghetti
73
Non credere piú che l'affetto meriti qualcosa
o che qualcuno possa mai esserti grato.
L'ingratitudine è di tutti; e il bene fatto nulla
anzi fonte di amarezze e di mali peggiori.
Nessuno ora mi odia con piú crudele accanimento
di chi ieri mi considerava l'unico vero amico.
Publio Valerio Catullo
Che danza, che esegue una danza: le coppie d., un fauno danzante; con altro senso (per influenza del fr. dansant) nelle locuz. festa, veglia, tè d., dove si tengono balli.
Le danzanti
Sul prato verde, cui di fosche e tinte
Ombre circonda il bosco alto e sonoro,
Traendo rami di lucente alloro
Danzano al sol le vergini succinte.
Danzano, e appena, volteggiando in coro,
Premon co’ molli piè l’erbe dipinte,
Nude le braccia, nudo il sen, discinte
E intrecciate di fior le chiome d’oro.
Dolce letizia dagli intatti seni
Trabocca e ride sulle rosee fronti,
Splende ne’ vagheggianti occhi sereni;
Arturo Graf
![]() |
Michael Triegel “Deus absconditus" |
Deus Absconditus
Un semplice dato:
Dio non s’è nascosto.
Dio si è suicidato.
Giorgio Caproni
Il Deus Absconditus
(dal latino "Dio nascosto")
è un tema citato in un passo della Bibbia,
precisamente nel
Libro di Isaia (45, 15).
Il Deus Absconditus
è in relazione
al tema del libero arbitrio
e del circolo ermeneutico fede-ragione.
Sorelle, presto dileguò il miraggio
che c'illudeva nelle notti inquete
di nostra chiusa adolescenza, a maggio,
quando l'anima ardea d'ignota sete,
e la vita annunziavasi un viaggio
meraviglioso di venture liete
e dolci e folli... Con pensier più saggio
ora guardiamo a nostre oscure mète?
Supremo è il bene che non giunge mai.
L'illusione incuora: – Attendi e spera.
Ma non dàn frutto steli di rosai.
Amalia Guglielminetti