mi paiono un’immagine di feroce violenza,
come due cavalli frustati in direzioni opposte, che dilaniano un unico corpo.
Italo Calvino
Italo Calvino
È ora di lasciare il canneto
stento che pare s'addorma
e di guardare le forme
della vita che si sgretola.
Ci muoviamo in un pulviscolo
madreperlaceo che vibra,
in un barbaglio che invischia
gli occhi e un poco ci sfibra.
Pure, lo senti, nel gioco d'aride onde
che impigra in quest'ora di disagio
non buttiamo già in un gorgo senza fondo
le nostre vite randage.
Come quella chiostra di rupi
che sembra sfilaccicarsi
in ragnatele di nubi;
tali i nostri animi arsi
in cui l'illusione brucia
un fuoco pieno di cenere
si perdono nel sereno
di una certezza: la luce.
Eugenio Montale
Il disagio (psicologico) è uno stato temporaneo caratterizzato da sintomi emotivi, comportamentali e mentali che possono incidere sulla vita quotidiana di una persona. i sintomi possono variare di persona in persona, ma sensazioni di stanchezza, tristezza o disperazione tendono a prevalere.
La fatigue, termine inglese che significa stanchezza o astenia, è una sensazione soggettiva di esaurimento fisico, mentale o emotivo che non è proporzionale allo sforzo compiuto e che non si risolve con il riposo. Può essere acuta (temporanea) o cronica (prolungata) e può influire negativamente sulla qualità della vita, interferendo con le attività quotidiane (dalla rete).
Tre orologi da viaggio
Fanno tictac
Sul camino
Virgola
Ma il giovanotto muore di fame.
Chicago, 1921
«Toronto Star Weekly» (17 dicembre 1921)
Ernest Hemingway
I doni nuziali, o regali di matrimonio,
sono un gesto di affetto e auguri rivolto agli sposi.
Possono essere oggetti materiali, esperienze, o anche donazioni in denaro (di solito, se si
partecipa alle nozze e non si ha un rapporto stretto, per un matrimonio
tradizionale, a persona, il calcolo prevede una quota che si aggira tra 100 e i 150 euro).
La scelta del regalo
dipende dalla relazione con gli sposi, dal budget e dalle tradizioni locali.
(dalla rete)
Nessuna donna potrà dire 'sono stata amata'
piú di quanto io ti ho amato, Lesbia mia.
Nessun legame avrà mai quella fedeltà
che nel mio amore io ti ho portato.
Publio Valerio Catullo
Come l’ampolla ove lo spirto alato
Di prezïosa essenza ebbe dimora,
Poi che quel dileguò ne serba ancora
Dopo molt’anni l’odoroso fiato;
Così l’anima mia che già, nell’ora
Sua giovanil, dell’amor tuo beato
Tutta fu piena, or ch’è suo dì passato,
Tutta dell’amor tuo pur sempre odora.
E la fragranza fervida e sottile
M’incuora sì che nell’infesta sorte
E contro il mondo vil mi fa non vile.
E la fragranza delicata e forte
Dall’anima per lei fatta gentile
Più non isvanirà fino alla morte.
Arturo Graf
La parola "fragranza" implica un odore piacevole e sottile, che può essere naturale o creato artificialmente.
In italiano, "fragranza" si riferisce a un odore gradevole, intenso e delicato, spesso associato a profumi o essenze.
Può essere utilizzato per descrivere sia la fragranza di un profumo, sia quella di elementi naturali come fiori o il pane appena sfornato.
(dalla rete)
Angeli
Perduta ogni dolcezza in te di vita,
il sogno esalti; ignota riva incontro
ti venga avanti giorno
a cui tranquille acque muovono appena
folte d'angeli di verdi alberi in cerchio.
Infinito ti sia; che superi ogni ora
nel tempo che parve eterna,
riso di giovinezze, dolore,
dove occulto cercasti
il nascere del giorno e della notte.
Salvatore Quasimodo
Ad esempio, i Serafini, vicini a Dio, sono talvolta raffigurati con ali rosse, mentre i Cherubini, con ali blu, simboleggiano la sapienza divina. Altri arcangeli, come Michele (spesso associato al rosso e all'oro) e Raffaele (verde), hanno colori specifici legati alla loro simbologia. L' Arcangelo Raffaele possiede un'aurea è di colore verde smeraldo brillante. Il suo nome deriva dell'ebraico e significa "Divino Guaritore". Il colore verde infatti è collegato all'energia di guarigione sia sul piano fisico, che su quello mentale e spirituale (dalla rete).
Italo Calvino
Il tempo è
troppo lento per coloro che aspettano,
troppo rapido per coloro che temono,
troppo lungo per coloro che soffrono,
troppo breve per coloro che gioiscono;
ma per coloro che amano,
il tempo non è.
Henry Van Dyke
Il tempo è il concetto che permette di determinare l'ordine degli eventi, stabilendo in particolare quale fra essi è avvenuto prima e quale dopo.
Ma è anche possibile conoscere la durata di un intervallo di tempo, cioè 'quanto tempo' un evento si è verificato prima o dopo un altro.
Il tempo è la percezione e rappresentazione della modalità di successione degli eventi, per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi.
Da un punto di vista scientifico è una grandezza fisica fondamentale.
La complessità del concetto è da sempre oggetto di studi e riflessioni filosofiche e scientifiche.
(dalla rete)
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta
saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto, mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo
accompagna il mattino.
Son lontani i mattini che avevo vent’anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo-una donna, padrona
di se stessa. La magra bambina che fui
si è svegliata da un pianto durato per anni
ora è come quel pianto non fosse mai stato
.
E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore-perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d’esser io: gettando un’occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
uscirò per le strade cercando i colori.
Cesare Pavese
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Valentine Godé-Darel, dipinta durante la sua agonia dal suo compagno Ferdinand Hodler |
Fuscello teso dal muro
sì come l’indice d’una
meridiana che scande la carriera
del sole e la mia, breve;
in una additi i crepuscoli
e alleghi sul tonaco
che imbeve la luce d’accesi
riflessi – e t’attedia la ruota
che in ombra sul piano dispieghi,
t’è noja infinita la volta
che stacca da te una smarrita
sembianza come di fumo
e grava con l’infittita
sua cupola mai dissolta.
Ma tu non adombri stamane
più il tuo sostegno ed un velo
che nella notte hai strappato
a un’orda invisibile pende
dalla tua cima e risplende
ai primi raggi. Laggiù,
dove la piana si scopre
del mare, un trealberi carico
di ciurma e di preda reclina
il bordo a uno spiro, e via scivola.
Chi è in alto e s’affaccia s’avvede
che brilla la tolda e il timone
nell’acqua non scava una traccia.
Eugenio Montale