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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 3 maggio 2025

La lanterna (Alice si è spenta...)

La lanterna

È in fondo alle scale
un’enorme lanterna
di ferro battuto,
dalla luce eterna,
che tutto il suo foco ha spremuto.
Lanterna dalla luce eterna,
non potresti rischiarare
per un poco, per un poco,
l’ora di un sopravvissuto?
Io son breve
e tu sei eterna,
mia lanterna,
un po’ di foco!
Obbligo non hai,
ma se tu me lo darai
ancora un poco,
tu potrai in verità
chiamarti eterna,
mia lanterna.
Io vorrei stasera stessa,
se luce mi farai,
sotto te venire a cena,
se credi che ne valga la pena
su coraggio,
un po’ di foco,
per un poco, per un poco.

Aldo Palazzeschi

La luce, fioca, flebile,
il vento che rischia di spegnerla;
così siamo noi, fiammelle,
come Alice, nel buio, fragile...

venerdì 2 maggio 2025

Ironia

Ironia

Quando amor vuole imporre aspra catena
si compiace affinar sua tirannia
e su le ignare vittime balena
un sottile sogghigno d'ironia.

Ei fa del saggio un misero che pena
e arranca ed ansa per un'ardua via,
sopra l'orme di chi, con pari lena,
dietro altri passi, indocile, s'avvia.

– Ama chi t'ama è fatto antico – insegna
messer Francesco. Per destin talvolta
sprezziam chi ci ama e amiam chi ci disdegna.

Questi a noi porge supplicanti braccia.
Noi un altro invochiam che non ci ascolta.
E l'ironia ci ride allegra in faccia.

Amalia Guglielminetti 

L'ironia è una alterazione spesso paradossale della realtà, allo scopo di sottolineare la realtà di un fatto mediante l'apparente dissimulazione della sua vera natura o entità: fare dell'i; i. bonaria, arguta; i. amara, crudele (dalla rete).

Ironia della sorte accordo
nuove ipotesi alla vita;
da sempre indifeso ai dolori
rimando le prove a domani...

giovedì 1 maggio 2025

Tuscia 05 (Roma!)

Tuscia #05 


Antiche rovine, austere, Roma, 

allora fulcro del mondo, oggi

emozioni che tolgono fiato. 

Ma oggi è ritorno, ancora...


Gujil

mercoledì 30 aprile 2025

Tuscia #05 (Subiaco)

 

Tuscia #05


Sacro, profano, benedettino, 

il suono dell'organo carica

di significato l'anima, in ritardo

il colore stempera il lampo...

Gujil

martedì 29 aprile 2025

Tuscia #03 (Le Marmore)


Tuscia #03


Dentro il sogno cascata

l'anima sciolta, emozione. 

Finanche stanco ritorno passi

antichi, ostello, pellegrino incostante...

 

Gujil

lunedì 28 aprile 2025

Tuscia #02 (Orvieto)


Tuscia #02


Dannazione eterna rivedo

Orvieto, centro d'Italia.

Le ombre del cuore, la pioggia

il selciato bagnato riflette...

 

Gujil

domenica 27 aprile 2025

Tuscia #01 (Tarquinia)


Tuscia #01

Nel cuore dell'Etruria  vedo

immagini antiche e il cuore

ricorda anni addietro;

ora mi chiedo ragioni... 

Gujil

sabato 26 aprile 2025

Tuscia #00



Tuscia #00

Un'altra partenza, oggi,
attimi di ansia mischiati
al torpore del buio;
tra breve un volo...
 
Gujil

 

venerdì 25 aprile 2025

25 Aprile, 80 anni fa mio zio Gino...

Tu non sai le colline è un’intensa lirica dal valore civile. In occasione dell’anniversario della Liberazione, non possiamo fare a meno di riportare alla memoria quelle “colline dove si è sparso il sangue”. Non le abbiamo viste, i nostri occhi non si sono soffermati sui cadaveri insanguinati di quei morti dagli occhi spalancati come un punto interrogativo, ma le parole di Cesare Pavese ce li restituiscono in tutta la loro evidenza reale e simbolica. Il “soldato che morì tacendo” diventa la raffigurazione straziante e misericordiosa di tutti i caduti della Resistenza, di coloro che si sono battuti in nome della Libertà. Tramite l’immagine emblematica, truce e schiacciante del sangue che imbratta il verde declivio delle dolci colline, Pavese riflette il dolore insensato della guerra e il terribile sacrificio umano che essa implica (dalla rete).

Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
e il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Cesare Pavese

Che possa il ricordo, lontano,
sempre poter essere tramandato,
anche da noi senza il vissuto
di chi la vita per la vita ha dato...

giovedì 24 aprile 2025

Fiume nei campi

Nasce forse

Nasce forse

C’è la nebbia che ci cancella

Nasce forse un fiume quassù
Ascolto il canto delle sirene
del lago dov’era la città.

Giuseppe Ungaretti

Un forse nel verde, il blu
come nastro nei campi;
fiumi della mia vita, ritorti
 sorgenti quasi inaridite..?

Un fiume nei campi significa che un corso d'acqua, un fiume, ha esondato e le sue acque hanno invaso l'area circostante, in particolare le zone agricole. Questo accade quando la portata del fiume è superiore alla capacità di contenimento dei suoi argini, causando l'allagamento dei campi (dalla rete)

mercoledì 23 aprile 2025

Primavera

Sonetto di primavera

Terra, figlia del Sol, madre beata
Dell’industre Caino! ancor l’amica
Genitrice virtù con pia fatica
Il tenace tuo grembo apre e dilata.

E ancor la gleba di sudor bagnata,
E più di sangue, alla progenie antica
Del buon Caino crescerà la spica
E il tralcio lieto e la rosa odorata.

E ancor sopra le tombe e le rovine
E i campi sacri alle fraterne stragi
Pulluleranno erbe maligne e fiori.

E ancor, senza riposo e senza fine,
Pulluleran ne’ petti aspri e malvagi
Desiderii e speranza, odii ed amori.

Arturo Graf 

Il significato simbolico della primavera ci ricorda che ogni fine porta con sé un nuovo inizio. Come i fiori che sbocciano, anche noi possiamo trovare nuova energia, creatività e possibilità di crescita. Si indossano abiti più leggeri e le persone, soprattutto i bambini, riscoprono il piacere di uscire all'aria aperta e se ne risentono le voci. La primavera ci porta: gioia, allegria, felicità e i cuori sono aperti a nuove emozioni (dalla rete).

Immerso nel verde ritengo
passato il recente contesta,
mi chiedo ancora il senso
di cose terrene, umane...

martedì 22 aprile 2025

Riflesso pensiero

Lutto nel cuore per l'uomo che muore
in un sospiro abbandono le solite frasi,
mi accarpo ai pensieri, alle guerre, all'amore
che l'universo, nel creare mondi e pianeti
ci ha dato, esattamente quello che noi
sprechiamo ogni attimo in cui facciamo
ciò che contraddistingue la maggior parte
degli esseri umani, uomini e donne...
poi ci sono, per fortuna, eccezioni...
 
Gujil

lunedì 21 aprile 2025

Brume lombarde e lunedi dell'Angelo

Angelo

E ti ricordo spesso e ancora immerso,
nel mare verde di campagna lombarda,
infaticabile silenzioso custode del tempo
della bruma, delle fragili, umide nebbie.
 
Inserto, nel cuore profondo dei fossi
hai misurato, preciso, corrente di vita,
sovenne il silenzio, in silenzio si ruppe
la voce, nei gesti,  non mai la speranza.
 
Runore di tuono, brontolio lontano, a portare
gli scrosci di piogge benefiche, pure, sul borgo
che vide i natali dei tanti che mi corrisposero,
bimbo di allora rivedo la fonte dell'arcobaleno...
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate

Brume

La parola "bruma" non ha un  significato univoco.
Principalmente indica nebbia o foschia, soprattutto sul mare, ma può anche riferirsi al periodo più freddo dell'inverno.

Legata al «solstizio d’inverno»,  è la contrazione di "brevŭma", cioè brevissĭma (dies). Il periodo più freddo dell’inverno, e in genere il periodo invernale: Foco che m’arde a la più algente bruma (Petrarca); non guari avanti la bruma si dipartirono (Bembo).  Nebbia, foschìa: le b. del paesaggio invernale, le b. del fondovalle; Deh come grige pesano le brume Su Lutezia (Carducci); Sepolto nella b. il mare odora (Cardarelli). - TRECCANI-
Quando invece si parla di brume si identifica la massa di umidità che ricopre la visuale senza però nasconderla completamente ammantando così i paesaggi lombardi ricchi di acque in un contesto quasi incantato.

domenica 20 aprile 2025

Corno (da caccia)

Corno Inglese

Il vento che stasera suona attento
– ricorda un forte scotere di lame –
gli strumenti dei fitti alberi e spazza
l’orizzonte di rame
dove strisce di luce si protendono
come aquiloni al cielo che rimbomba
(Nuvole in viaggio, chiari
reami di lassù! D’altri Eldoradi
malchiuse porte!)
e il mare che scaglia a scaglia,
livido, muta colore
lancia a terra una tromba
di schiume intorte;
il vento che nasce e muore
nell’ora che lenta s’annera
suonasse te pure stasera
scordato strumento,
cuore.

Eugenio Montale 

 Il corno inglese è uno strumento musicale a fiato ad ancia doppia, appartenente alla famiglia degli oboi. È un oboe più lungo e più basso, intonato una quinta sotto l'oboe, e ha un suono caratteristico, spesso descritto come pastorale e malinconico (dalla rete).

Suoni di caccia e bruma,
campagna all'inglese e mist.
torno con la mente al vento
riappare Cornwall negli occhi...

sabato 19 aprile 2025

Passioni

Il Catullo “proibito” è quello delle cosiddette nugae, «schiocchezze», i primi 60 componimenti del liber: tra poesie d’amore ed elogi al nobile sentimento dell’amicizia si annidano alcuni testi aspri, in cui l’autore non si tira indietro dal prendersela con qualcuno o qualcosa, abbandonandosi anche al turpiloquio.

78 b

Ma questo ora m'addolora, che le labbra pure
di una bambina il tuo sudicio sperma abbia macchiato.
Avrai il tuo castigo: ti ricorderanno nei secoli
e anche decrepita la fama griderà chi sei.

Publio Valerio Catullo

Dietro alla facciata sentimentale dell’autore, che mette nero su bianco i suoi slanci ed i suoi tormenti interiori, si nasconde un Catullo “proibito”, che attraversa tutto il liber e che ci mostra un’altra faccia del poeta latino veronese.
 
 Ciò che rimane è un ricordo
che scrolla il torpore e finisce
in un rivolo di ridotto piacere;
presente e contemporaneo... 
 
Moltii conoscono quanto di hot c’è nel Satyricon di Petronio, pochi in realtà conoscono quella trentina di carmina raggruppati sotto il nome di Carmi proibiti, caratterizzati da un linguaggio poco fine e da contenuti niente affatto morali.
(dalla rete)

venerdì 18 aprile 2025

Amico

Rimane difficile essere lucidi quando si sospettano all'orizzonte  asperità, guai e pericoli imminenti.
Troppo spesso l'ansia ci sommerge e ci rende poco reattivi, spaventati. 
Il nostro corpo si fa condizionare dalla mente fino a farci sentire incredibilmente soli e indifesi.

Amico

Capisco nell'ansia che provi
l'amicizia che davi, tenevi
stretto il concetto di insieme,
nel lavoro, nell'oggi, nel cuore.

Questo contesto che ora rinnovi
in prove di vita che sempre temevi
risale dall'anima il brivido assieme
al fisico stanco a sconvolgere ore.
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate


L'attesa nella paura carica di negatività il quotidiano e non sappiamo reagire, ci sentiamo annegare e annaspiamo come naufraghi sperduti e prede della tempesta.
Poi, aggrappati ai nostri simulacri/relitti, speriamo ritorni presto la calma e il sereno.

Gujil

giovedì 17 aprile 2025

Old love

L' amore non è soggetto al tempo e non si esaurisce con il passare degli anni. È assolutamente normale, quindi, percepire quell’insieme di sensazioni e di emozioni provate anni addietro in maniera immutata, anche una volta superati i 65 anni
La scienza stessa lo conferma: i sentimenti sono importanti non solo a livello di umore, ma anche per la salute dei nostri anziani.
 
 Di notte mi corico al tuo fianco
E ho visto
La città fare volteggi e piroette.

Ernest Hemingway

E noi ancora siamo insieme
e gli anni che spesso distanziano
ora ci dicono cose del mondo;
siamo adesso rifugi vicini...

Uno studio della Japan Geriatric Society ha svelato come gli anziani che si trovano in una relazione siano più portati a mantenersi attivi sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Le ragioni sono da ricercare in un nuovo senso di responsabilità nei confronti del partner e in una ritrovata energia nel vivere un’opportunità affettiva che si pensava ormai impossibile (dalla rete).

mercoledì 16 aprile 2025

Noia

Solo di notte aspetto
il sonno, paura dei sogni;
ora rivedo le mie storie
con un contesto angusto...
 
Noia

Anche questa notte passerà

Questa solitudine in giro
titubante ombra dei fili tranviari
sull’umido asfalto

Guardo le teste dei brumisti
nel mezzo sonno
tentennare 

Giuseppe Ungaretti 

La noia è un'esperienza emotiva transitoria (quindi un'emozione) in cui il livello di stimolazione viene percepito come insufficiente o scarso. La mancanza di stimoli esterni conduce a un aumento dell'attivazione fisiologica in cerca di novità – il fallimento di questa ricerca conduce all'esperienza della noia (dalla rete).

martedì 15 aprile 2025

Protocollo cittadino #164 (Ecco...)

Ecco...

Ecco la pioggia che batte
la strada, nel buio mattutino;
risapute domande si allineano
in una fila infinita di me...
 
Gujil

"Ecco" è l'unico avverbio che si può dire presentativo e che si usa per indicare, annunciare o mostrare qualcosa, come una persona, un fatto o una cosa. 
Preceduto da congiunzione, sempre in apertura di verso e di discorso, l'avverbio denota il verificarsi di un fatto subitaneo e inatteso.
È una parola molto usata, soprattutto nella lingua parlata.
(dalla rete)

lunedì 14 aprile 2025

Night

 
Durante il piangere, il nostro cervello attiva la produzione di due ormoni, noti come "ormoni del benessere" (endorfine e ossitocina). Le endorfine sono sostanze chimiche legate alla riduzione del dolore e al rilassamento, mentre l'ossitocina favorisce il legame sociale e la fiducia (dalla rete).
 
 Notte

Vagando da una stanza all’altra
Con un sorriso.
Come può la vita esser così piena a 52 anni?

Joanna McClure

Night

Wandering from room to room
Smiling.
How can life be so full at 52?

Nel buio pensieri in fila
come metodica processione;
la notte scorre in silenzio,
neanche il pianto fa rumore...

domenica 13 aprile 2025

Enigma

La parola enigma indica invece una frase dal significato oscuro, un’espressione ambigua e di difficile interpretazione (parlare per enigmi; gli oracoli davano i responsi per mezzo di enigmi).

L'enigma

Enigma oscuro della vita questo:
che lo straniero, ancor lunge all'aurora,
a sera, nel tremor muto di un'ora,
l'imper più dolce imponga e più funesto.

Così il fanciullo, con un piccol gesto
imprigiona la lucciola che indora
l'ombra di maggio, ed egli stesso ignora
s'ei le dirà: – Mi piaci – o: – Ti calpesto.

Enigma oscuro, che uno sol fra cento
tragga da un chiuso cuor virtù d'amore
tal, da farlo di sè quasi sgomento.

E l'indoma s'ammansi, e la superba
si faccia schiava d'un crudel signore,
nuocendo a sè come nemica acerba.

Amalia Guglielminetti

Le tante domande a multiple
risposte, quasi fossero enigmi;
palpita il cuore per sensi vietati
e dorme un sorriso nell'ansia...
 
Oppure la parola enigma indica sostanzialmente un fatto poco chiaro, una cosa inspiegabile, sorprendente, di cui non ci si riesce a darsi una ragione, a capacitarsene (il suo atteggiamento è un enigma per tutti; è un enigma come sia riuscito a laurearsi in così poco tempo).
(dalla rete)

sabato 12 aprile 2025

Eterno

Eterno 

Eterno solitamente è un aggettivo usato per definire qualcosa che si estende infinitamente nel tempo, che non ha principio né fine.

Eterno

Tra un fiore colto e l’altro donato
l’inesprimibile nulla.

Giuseppe Ungaretti

Ermeticamente chiuso cuore
ascolta, in silenzio senti:
il frastuono lontano, acqua,
il battito vicino, amore...

In funzione di sostantivo, il singolare l'Eterno indica Dio, il plurale "gli eterni" sta ad indicare gli dei. 
Con valore neutro, l'eterno è l'eternità, la vita ultraterrena (il temporale e l'eternità).
(dalla rete)