...........................................................................................................................................

L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


...........................................................................................................................................

lunedì 13 ottobre 2025

S'udivano... passare

S'udivano stagioni aeree passare

 
Ambiguo riso tagliava la tua bocca
a darmi pieno soffrire,
un'eco di mature angosce
rinverdiva a toccar segni
alla carne oscuri di gioia.

S'udivano stagioni aeree passare,
nudità di mattini,
labili raggi urtarsi.

Altro sole, da cui venne
questo peso di parlarmi tacito.

Salvatore Quasimodo

Grava il silenzio denso di cose
inespresse, ritenute in noi;
le file delle intese spezzano
monotoni cortei di persone tristi... 
 
La frase "S'udivano stagioni aeree passare" è un verso della poesia "Acque e terre" di Salvatore Quasimodo
Il verso è un'espressione simbolica che fa parte della raccolta "Ed è subito sera", e il suo significato è legato all'immaginazione e al dolore metafisico del poeta. 
In generale, la poesia di Quasimodo, specialmente quella di questo periodo, si concentra sul dialogo interiore e sull'immaginazione piuttosto che sulla realtà concreta.
(dalla rete)

domenica 12 ottobre 2025

Frammento marino... anonimo

In questo senso del nulla
riapprodo ad antichi sentori,
le cale sono piene di navi,
relitti ancestrali dei sogni.
Trovero mai approdo sereno?
Nel mare di dubbi ingrigito
dal sentirsi in colpa perenne
navigo a vista, la costa
lontana è un presagio
o solamente un miraggio...

Anonimo
del XX° secolo
frammenti 
 
Il mare appare grigio a causa di fattori come la presenza di sedimenti e particelle in sospensione sollevati dal fondale (sabbia, limo), e a una miscela di luce che non viene assorbita uniformemente. 
Inoltre, l'inquinamento da sostanze chimiche, scarichi industriali o eccessiva crescita di alghe può rendere l'acqua grigiastra, torbida o marrone, segnalando problemi ecologici (dalla rete).

sabato 11 ottobre 2025

Truppe d'assalto

Le truppe d'assalto sono reparti specifici delle forze armate, generalmente di fanteria, per condurre un attacco, il cui compito è scardinare le linee di difesa nemiche.
(dalla rete).

 Truppe d’assalto

Felici gli uomini andavano a morire
Ma non erano quelli
Che marciarono
Per anni
Fino al fronte.
Questi fecero pochi viaggi
E scomparvero
Lasciando un patrimonio di canzoni sconce.
Parigi, circa 1920 

Ernest Hemingway

Guerra, stupido mostro umano,
non servono morti, genti deportate;
nel grigiore del fumo le bombe,
bambini che ancora non sanno...

venerdì 10 ottobre 2025

Indifferenza

Indifferenza

È sbocciato quest’odio come un vivido amore
dolorando, e contempla se stesso anelante.
Chiede un volto e una carne, come fosse un amore.

Sono morte la carne del mondo e le voci
che suonavano, un tremito ha colto le cose;
tutta quanta la vita è sospesa a una voce.
Sotto un’estasi amara trascorrono i giorni
alla triste carezza della voce che torna
scolorandoci il viso. Non senza dolcezza
questa voce al ricordo risuona spietata
e tremante: ha tremato una volta per noi.

Ma la carne non trema. Soltanto un amore
la potrebbe incendiare, e quest’odio la cerca.
Tutte quante le cose e la carne del mondo
e le voci, non valgono l’accesa carezza
di quel corpo e quegli occhi. Nell’estasi amara
che distrugge se stessa, quest’odio ritrova
ogni giorno uno sguardo, una rotta parola,
e li afferra, insaziabile, come fosse un amore.
[24 ottobre 1937]

Cesare Pavese

L'indifferenza è l' assenza di emozioni, interesse o partecipazione verso persone, eventi o oggetti. 
È uno stato mentale che si manifesta come mancanza di reazione o coinvolgimento, e può essere considerata una forma di insensibilità o distacco.
(dalla rete)
L'indifferenza forse è finita,
gli occhi, gli orrori, le guerre;
in un crescendo di dolore e forze
mi rispecchio in un'anima mite...

giovedì 9 ottobre 2025

Case...

La casa di Mara

La casa di Mara
è una piccola stanza di legno.
A lato un cipresso l’adombra nel giorno.
Davanti vi corrono i treni.
Seduta nell’ombra dell’alto cipresso
sta Mara filando.
La vecchia ha centanni,
e vive filando in quell’ombra.
I treni le corron veloci davanti
portando la gente lontano.
Ell’alza la testa un istante
e presto il lavoro riprende.
I treni mugghiando
s’incrocian davanti alla casa di Mara volando.
Ell’alza la testa un istante
e presto il lavoro riprende.

Aldo Palazzeschi

Una vita di attesa, sospesa,
tra lavori indecenti e invidie;
non scappo alla regola, non io,
rileggo poeti del cuore, spesso..

Una poesia che descrive una vecchia che fila in una casa di legno ombreggiata da un cipresso. La poesia è stata pubblicata nel 1909 e si pensa possa avere riferimenti alla mitologia delle Parche (dalla rete).

mercoledì 8 ottobre 2025

Valter

Un'altro mattone del muro
si è rotto formando l'ennesimo foro.
Cerco di scrutare oltre il muro,
nei buchi che ora sono tanti
per scoprire al di là,
vedo solo bruma,
come di autunno infinito,
 nientaltro...
 
Buon viaggio uomo discreto,
senza orpelli inutili ,vivesti
un margine silenzioso e serio,
ti aspetta fratello, un amico...

...come due fratelli
possano davvero essere così diversi,
come un uomo possa vivere
senza rumori inutili,
senza uscire mai dal senno...
ecco, questo era per me Valter,
una persona di discrezione e gentilezza...

martedì 7 ottobre 2025

Prove

Prove
 
Prove, ancora, sempre
e attese in file ordinate;
nel senso del rimprovero
attingo troppe energie.

Prove, oggi, domani,
contesti dell'ovvio ancorati
a stupide regole antiche,
infrango, rompo strappo...
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 
Possiamo definire prova una condizione o situazione cui una persona si sottopone volontariamente o è sottoposta dalle circostanze e che serve a dimostrare se possiede determinate qualità o attitudini "bisognerà vederlo alla prova" (dalla rete).

lunedì 6 ottobre 2025

Stanchezza

Finche stanchezza arrivi
 
Continueremo a correrci incontro
finchè stanchezza non arrivi
incerottati dal tempo e dai torti
ritenuti subiti, forse passati.

Finiremo anche i sogni notturni
quando stanchezza colmi membra
spossate dal quotidiano divenire
intenerito dl dolore e dal tempo.

Vedremo sfocata la meta lontana
avvicinarsi al cuore, al corpo
come un atteso momento intenso
finchè la stanchezza arrivi...
 
Anonimo
del XX° Secolo
poesie ritrovate
 
La stanchezza negli anziani può essere causata da un'astenia legata a molte condizioni, tra cui malattie croniche (come diabete, anemia, ipotiroidismo), infezioni, effetti collaterali di farmaci, depressione, ansia o sarcopenia (perdita di massa muscolare). Affrontare la stanchezza richiede di diagnosticare e trattare la causa sottostante, ma anche di adottare uno stile di vita sano con dieta equilibrata, idratazione, esercizio fisico adeguato e riposo (dalla rete).

domenica 5 ottobre 2025

Sonno e anziano

"La panchina del parco"
di Fernand Audet (francese, Tarascon 1923 - Mulhouse 2016)
dipinto a olio su tela, senza cornice
dipinto: 6,25 x 8,5 pollici

Un bel dipinto a olio dell'artista impressionista francese Fernand Audet (1923-2016). 

Il dipinto
"Vecchia che dorme su una panchina"
Fernand Audet
La vecchia del sonno

Centanni ha la vecchia.
Nessuno la vide aggirarsi nel giorno.
Sovente la gente la trova a dormire
vicino alle fonti:
nessuno la desta.
Al dolce romore dell’acqua
la vecchia s’addorme,
e resta dormendo nel dolce romore
dei giorni dei giorni dei giorni...

Aldo Palazzeschi

Il sereno che sfuma ritrova
amicizie, nell'ora assai buia;
un letto d'ospedale, un senso
perduto nel cigolio di ruote...
 
Con l'età, il sonno diventa più leggero e frammentato a causa di cambiamenti nel ritmo circadiano, una ridotta produzione di melatonina e fattori come condizioni mediche (dolori, apnee, nicturia) o farmaci.
 
La produzione di melatonina (ormone del sonno) diminuisce con l'età, e l'orologio biologico (ritmo circadiano) cambia, portando a un sonno meno profondo e più interrotto.
Nonostante la quantità di ore possa variare, l'importante è la qualità: molti anziani si sentono come se non avessero riposato. 
L'uso di farmaci e uno stile di vita meno attivo possono influenzare negativamente il riposo.
Per migliorare il sonno si consiglia di stabilire una routine, creare un ambiente di riposo ottimale, fare attività fisica moderata, evitare pasti pesanti e caffeina la sera, e limitare l'esposizione a schermi prima di dormire.
(dalla rete)

sabato 4 ottobre 2025

Felicità... raggiunta?

In questo componimento inserito nella raccolta Ossi di seppia e scritto probabilmente nel 1924, Eugenio Montale scandaglia il tema della felicità umana.
Per descrivere la fugacità e la precarietà di quest’ultima, il poeta si affida ad alcune efficaci analogie: il camminare sull’orlo di una lama tagliente, una fiammella debole che rischia di spegnersi a ogni soffio di vento, una sottile lastra di ghiaccio che va in frantumi non appena un piede vi si posa.
(dalla rete)

Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case.
 
Eugenio Montale
 
Chiunque persegua la “felicità raggiunta”, è pertanto invitato a non sottoporre questo stato a ulteriori sollecitazioni, perché fragile è l’equilibrio che rende possibile il mantenimento di quella condizione, continuamente minacciata
.
 
Riuscire ad adagiarsi
quando è sereno il tempo;
nel risaputo stanco rimorso
trovare ragioni di stare...
 
La felicità, mai possesso definitivo, può comunque rischiarare l’animo crucciato come la luce del mattino, provocando un piacevole sconvolgimento. L’immagine conclusiva è tuttavia quella della delusione infantile, che si accampa prepotentemente nella chiosa finale.

venerdì 3 ottobre 2025

Dolore di cose che ...

Dolore di cose che ignoro

Fitta di bianche e di nere radici
di lievito odora e lombrichi,
tagliata dall’acque la terra.

Dolore di cose che ignoro
mi nasce: non basta una morte
se ecco più volte mi pesa
con l’erba, sul cuore, una zolla

Salvatore Quasimodo 
 
Ora che sento vicino il termine
come quella volta ripenso e 
credo di non essere in pena
ma vivo lo stesso il dolore...
 
"Dolore di cose che ignoro" è una poesia di Salvatore Quasimodo, contenuta nella raccolta Acque e terre (1930), che esplora un profondo senso di mistero e sofferenza legato alla natura e all'esistenza umana. 
Le immagini di radici, terra e zolle che pesano sul cuore simboleggiano l'unione di vita e morte, il ciclo perpetuo della natura, e l'impossibilità di afferrare appieno i segreti profondi che governano il mondo.
(dalla rete)