Fior da fiore
Forse ho perso il conto delle perdite.
Se ho perso non deve intristirmi la mia sconfitta
Meglio guardare intorno quanti
hanno perso con la mia mancanza di vittoria
So soltanto di aver giocato e qui continuo
a giocare nuovamente vita dopo vita
fior da fiore e frutto dopo frutto
Se ho perso quel che più duole sono i fianchi
anche se il cuore e altre metafore si alterano
i fianchi che cavalcano il mondo intero
sono quelli che più sangue ricevono con le perdite
Forse ho dimenticato il conto delle perdite
ma giocando nuovamente
qui sono deciso
a non parlare delle vittorie
sempre che abbia avuto, che abbia, che avrò
vittorie personali
Meglio commuoversi se non mi sono reso conto,
di non aver centrato il bersaglio
quando qualcuno aveva bisogno di un sorriso
Maggio 1979
Félix Luis Viera
Da "Di notte sul punto di piovere"
traduzione di Gordiano Lupi
Il tagete, conosciuto anche come garofano indiano, è un fiore dai colori sgargianti, disponibile in tonalità che spaziano per lo più tra il giallo il rosso intenso e in diverse varietà, dal fusto alto oppure nane.
Non è un fiore profumato, ma anzi ha un odore piuttosto sgradevole, tanto che sono state selezionate varietà inodore.
Da vedere in compenso è veramente bello e si presta per questo a contesti ornamentali, sia in giardino che in vaso.
Nell’orto il tagete è interessante non solo per la sua presenza estetica ma soprattutto per le sue proprietà: si tratta di un fiore utile per due motivi. Il primo è che l’apparato radicale ha essudati sgraditi ai nematodi, per cui può essere utile ad allontanare dall’orto questi parassiti, il secondo motivo, comune a molti fiori, è che la fioritura può attrarre insetti impollinatori
(dalla rete).
i fiori stanno spuntando copiosi, ovunque,
anche il mio balcone non fa eccezione;
bocche di leone, colorate, imperiose e altere,