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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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domenica 31 luglio 2022

Poesie e riflesso di partenza

Come thel

Le gemme sul punto di fiorire
al primo vento cadono.
Il silenzio diviene rombo spietato
confonde itinerari sull’'acqua
nel deserto bianco dell’'attesa.
Sa l’'Aquila cosa c’è nell'’abisso?

Maria Allo
Furibondo mi preparo alla partenza
del solito giro di boa, nel mare
blu infinito e impotente del mio divagare;
distolgo dolente lo sguardo dal sogno...

sabato 30 luglio 2022

Esodo

L'Esodo (in greco antico: Ἔξοδος, Éxodos, «uscita»; in ebraico: יציאת מצרים‎?, «uscita dall'Egitto») è il principale racconto descritto nell'omonimo libro della Bibbia. 
Il libro narra di come il popolo ebraico, che secondo la Bibbia era schiavo degli egizi, sarebbe stato liberato da Dio per mano del profeta Mosè da lui inviato. 
Abbandonato l'Egitto, gli ebrei avrebbero vagato nel deserto del Sinai per 40 anni per poi giungere nella terra di Canaan, dove si sarebbero insediati. 
La liberazione dall'Egitto è commemorata dagli Ebrei nel giorno di Pesah, ovvero la Pasqua ebraica. Siccome l'unica fonte dell'evento è la Bibbia e non sono stati trovati elementi storici od archeologici che dimostrino che una migrazione di tale imponenza sia mai avvenuta nella storia egizia, gli eventi narrati nel Pentateuco non possono essere considerati storici. 
Nonostante ciò, la maggioranza degli studiosi ritiene che vi sia un nucleo storico dietro agli eventi biblici, ovvero la migrazione di un popolo semita dall'Egitto a Canaan nel XIII secolo a.C.  
(da wikipedia)
Marina Crisafi
"Esodo"

 

 

Esodo

Io che sono così assetato e stanco forse non arriverò
fino all’acqua del mare.
Non so ancora quale sogno mi riserverà il destino,
ma promettimi, Dio,
che non lascerai passare la primavera

Zaher Rezai

 
Le immagini fermano i momenti per tutti,
guardo con delusione e desiderio
volti che un tempo mi furono cari;
può una confidenza diventare un fiore?..

venerdì 29 luglio 2022

Linguaggio... Inclusivo? Esclusivo?

La formula “linguaggio inclusivo” è ipocrita, ma soprattutto è sbagliata perché come ha spiegato bene Chiara Valerio il linguaggio è sempre esclusivo.
Ogni parola è una scelta che esclude tutte le altre, indica definisce e prende posizione.
 
Il peso delle parole spesso incombe
i significati danno spazio e intendìmenti
ad interpretazioni multiple, a sbagli;
ognuno di noi implora e prega,
a modo suo nell'egoismo dei più,
lasciamo spesso tracce profonde
ma facili da cancellare, relegare,
siamo posizioni diverse come barche
che sul mare si incrociano appena...
 
Gujil
 
Se decido di dire "ti voglio bene" è perché non me la sento di dire "ti amo".
Se dico "grazie per avermi aspettato" invece di dire "scusa il mio ritardo" scelgo di dare più valore alla tua gentilezza che alla mia inadempienza.

Se domando "come stai" invece di dire "mi manchi" è perché voglio anteporre il tuo benessere al mio malessere.

(Concita De Gregorio, - Repubblica).


giovedì 28 luglio 2022

Galleggiabilità

La galleggiabilità,
o spinta verso l'alto, è una forza verso l'alto esercitata da un fluido che si oppone al peso di un oggetto parzialmente o completamente immerso. In una colonna di fluido, la pressione aumenta con la profondità a causa del peso del fluido sovrastante.
(da wikipedia)

Preghiere per una terra

Perdute nelle tempeste
dell’oceano aperto,
le nostre piccole barche vanno alla deriva.
Cerchiamo una terra
durante interminabili giorni e interminabili notti.
Siamo la schiuma
che galleggia sull’immenso oceano.
Siamo la polvere
che vola nello spazio infinito.
Le nostre grida sono sopraffatte
dall’urlo del vento.
Senz’acqua né cibo
i nostri bambini giacciono stremati
e non hanno più la forza di piangere.
Siamo assetati di terra,
ma veniamo ricacciati da ogni spiaggia.
I nostri segnali di soccorso sono Alzati, Alzati,
ma le navi che ci incrociano non si fermano.
Quante barche sono affondate?
Quante famiglie giacciono sotto le onde?
Signore Gesù, ascolti la preghiera della nostra carne?
Bodhisattva Kwan Yin, dio della pietà, ascolti la nostra voce?
Uomini nostri simili, sentite la nostra voce
dall’abisso della morte?

O terra ferma,
quanto ti desideriamo!
Preghiamo che oggi l’umanità sia presente.
Preghiamo che la terra ci stenda le sue braccia.
Preghiamo perché oggi ci venga data speranza
da questo paese.

Thich Nhat Hanh

 
Nell'eterno andar per mare ho visto
pellegrini inconsci gettare reti,
indovini e maghi del nulla affogare;
resta una barca che ancora galleggia...

mercoledì 27 luglio 2022

Poesia e riflesso di viaggio

Il viaggio

Un giorno, finalmente, hai capito
quel che dovevi fare, e hai cominciato,
anche se le voci intorno a te
continuavano a gridare
i loro cattivi consigli-
anche se la casa intera
si era messa a tremare
e sentissi le vecchie catene
tirarti le caviglie.
“Sistema la mia vita!”,
gridava ogni voce.
Ma non ti fermasti.
Sapevi quel che andava fatto,
anche se il vento frugava
con le sue dita rigide
giù fino alle fondamenta, anche se la loro malinconia
era terribile.
Era già piuttosto tardi,
una notte tempestosa,
la strada era piena di sassi e rami spezzati.
Ma poco a poco,
mentre ti lasciavi alle spalle le loro voci,
le stelle si sono messe a brillare
attraverso gli strati di nubi
e poi c’era una nuova voce
che pian piano
hai riconosciuto come la tua,
che ti teneva compagnia
mentre procedevi a grandi passi,
sempre più nel mondo,
determinata a fare
l’unica cosa che potevi fare-
determinata a salvare
l’unica vita che potevi salvare.

Mary Oliver

In un desiderio impazzito rimane
la sabbia arida tra le mani,
mentre scivola tra le dita mi chiedo
se il senso che trovo sia giusto...

martedì 26 luglio 2022

Colore, poesia, riflesso

Il cobalto è una gradazione fredda e desaturata del blu, storicamente creata attraverso la sinterizzazione del monossido di cobalto con l'ossido di alluminio a 1200 °C. È stata scoperta da Louis-Jacques Thenar nel 1802.
 
Quell'amore

quello
che presi con la punta delle dita
che lasciai che dimenticai
che trascinai sul pavimento
quell’amore
adesso
in poche righe che
escono dal cassetto
è qui
continua ad essere
continua a parlarmi
fa male
sanguina
ancora.

Idea Vilariño

 
Gli affetti nascosti spingono
risalti colore cobalto, come
lapislazzuli di momenti sereni
in un blu che sconfina nei mari...
 
L'alluminato di cobalto CoAl2O4, noto anche con il nome di blu cobalto, blu di Thénard e blu di Dresda, è un pigmento che venne sintetizzato per la prima volta nel 1802 da Thénard scaldando insieme fosfato di cobalto Co3(PO4)2 o arsenato di cobalto Co3(AsO4)2 e allumina Al2O3; ancora oggi viene prodotto tramite la medesima procedura. 
Questo pigmento presentò grandi vantaggi per i pittori dell'epoca poiché era molto stabile e facilitava l'asciugatura della pittura ad olio.
(da wikipedia)

lunedì 25 luglio 2022

Dopo ogni tempesta

...E’ nei momenti di sconforto e dolore, quando sentiamo che nulla sembra avere più senso e perdiamo la capacità di imprimere una direzione coerente alla nostra vita, che dobbiamo agire la regola del “buono ma non grande”: ossia curare i piccoli gesti quotidiani, le semplici ma rassicuranti abitudini di tutti i giorni, pensando che sono la base della nostra vita ed è da lì che possiamo attingere energia e stabilità per fare le cose più grandi.

Vola

Un triste uccello si congela sul parabrezza del vicino.
Il corpo riempito di neve
il becco capace di raccogliere grandine
e artigli come falce
frantumano il vetro di sicurezza
in rifiuti non riciclabili.
Il vicino impreca
afferra la carcassa dalle ali di ghiaccio
la spacca in due
raccoglie i pezzi
e li lancia nell’aria invernale.
Vola! – urla
Vola! – inveisce con sangue freddo
alla scena dello schema
senza vedere
le due metà d’uccello animarsi
salire per cadere
con un’ala sola
incunearsi
nei suoi occhi arrossati

Attila József

 

La rabbia monta in noi come tempesta
siamo animali di istinti ed ormoni,
campeggia una scritta sui muri,
si legge, si impreca, si vive...
  
C’è sempre qualcosa di buono e costruttivo che possiamo fare nelle difficoltà e nel dolore e l’inizio di un nuovo anno rappresenta un’ottima occasione per metterci simbolicamente in cammino verso le nostre mete, siano esse obiettivi professionali, personali o spirituali... 
(Annalisa Barbier, -psicologa - dalla rete)

domenica 24 luglio 2022

Protocollo cittadino #73

 
Flettere la schiena e inarcare
il senso di una perdita comporta
difficili equilibrismi, sensazioni,
li ho cancellati nel torrido caldo
che opprime e mi pesa al respiro,
come una mancanza,
come una partenza
non c'è soluzione di continuità
nel soffrire e lamentarsi
le vie precluse comportano spazi
chiusi, prigionieri del mentre ...
 
Gujil

sabato 23 luglio 2022

Riflesso minimale per un "Bon voyage"

 

 

"Bon voyage"

 si cercano le ragioni evidenti
fingendo di non vederle ma riflettere
che ha senso un "tanto" mi opprime,
dovremmo sapere prendere le cose,
indicheremmo nuove vie ai pellegrini
che come viandanti stanchi imitiamo
senza sapere dove porta il percorso.
Le stime degli esperti sentenziano
"che non c'è soluzione", "storia",
ma nemmeno loro lo sanno
manco loro ci credono in fondo...

Gujil

 

venerdì 22 luglio 2022

Se... ma...

Rossella Fiorotto
"Incredulità"
Acquerello

 
 
Se... ma...
 
Se... la luce dell'alba non basta
a destarci dal buio, dal sonno
una qualcosa nel senso ci manca
col caldo, nella sete del giorno
si rinnova la storia del mondo.
 
Improvvisi bagliori e la vasta
geometria del cuore in un sommo
sparuto, unico anelito che arranca
le fumose, scoscese vie del contorno
che noi siamo, in un girotondo.
 
Ma... la sabbia scandisce, ricorda e devasta
i ritmi dell'anima che ancora incolonno
come fossero insulse pedine di stanca
pretesa impudica e sempre qui intorno
ti cerco nel sole e nel mare in cui affondo.

Anonimo 
del XX° Secolo
da "Le implicazioni sentimentali"

giovedì 21 luglio 2022

Psiche

La differenza chiave tra amare e voler bene in psicologia è che l’amore può essere sentito solo verso una persona speciale nella tua vita, mentre puoi voler bene a chiunque, anche a coloro che non conosci personalmente (dalla rete).

Ti vorrei così

Ti vorrei così,
confuso e insicuro,
come un bambino attaccato alla gonna della madre
consumato come la pallina del cane
sempre per terra, sempre nel posto dove non l’aspetti
come un pallone dopo la partita, la tua,
mascula e prepotente,
senza vinti né vincitori.
Ti vorrei, insomma,
per inciampare…

Natalia Bondarenko
da "Terra altrui"
(Samuele Editore, 2012)

sapere le cose a volte le complica,
si rimane indecisi, indifesi e stupiti;
le frange dell'incomprensione sono sottili,
rimane il sentire di fondo, non descrivibile...

mercoledì 20 luglio 2022

Protocollo cittadino #72 (au revoir)

 

"Au revoir" 
è un'espressione francese,
signica "a...rivederci".
In questo Luglio assolato e torrido
la terra ha la febbre, l'acqua manca,
siamo sicuri di avere capito?
Siamo certi che tutto è chiaro?
Non sò più,
non sò quasi mai.
Eppure arrivederci è un'espressione
che mi piace, che sento vera,
mi induce a pensieri positivi, a sogni,
sarà questo caldo asfissiante?
 
Anonimo
del XX° Secolo

martedì 19 luglio 2022

Sono cent'anni...


Sono cent’anni...

Sono cent'anni che non ho visto il suo viso
che non ho passato il suo braccio
attorno alla sua vita
che non mi son fermato nei suoi occhi
che non ho interrogato
la chiarità del suo pensiero
che non ho toccato
il calore del suo ventre

Nâzım Hikmet Ran 

un anno.., speravo fosse solo un "a rivederci",
così il tempo è passato sulle troppe sbavature,
il tempo amico e nemico del sogno vissuto e noi,
pulcini senza direzione di allora, non siamo che polli...

lunedì 18 luglio 2022

Frammento di Anonimo

Johannes Vermeer
"La lettera"

...se solo tu avessi ancora per me
un qualche pensiero, anche fugace
piangerei lacrime di piccole gioie e
non basterebbe pensare e lo sapresti...

Anonimo
del XX° Secolo frammenti ritrovati

 lontano dagli occhi può far dimenticare?

  

Non c'è lontananza che tenga per dimenticare
e allora ci si chiede come si possa
o cosa si debba fare
per poter gestire la situazione
senza farsi troppo del male...


domenica 17 luglio 2022

Poesia e riflesso

Tutte le volte che ci sono passato
per le vie e la folla
Io ero solo
più solo
di una croce in mezzo al camposanto.

Domenico Brancaleda
da "Cani e porci"

  

Solo per gran parte del tempo
credo in un susseguirsi di eventi;
spazio ristretto in cui rintanare
gli umori, panorami mozzafiato...


 

 

 

sabato 16 luglio 2022

Riflesso e poesia

 
Forse non è sufficente un figlio
o una figlia che sconvolge il cielo;
nel ricordo affonda il sospiro e alimenta
quella voce che alla terra sempre richiama...
 

Terre basse

Puro e concorde è il mondo
tratteggiato di piste per le citybikes.
L’universo è dei campi di grano,
degli uccelli che tagliano a pieno volo.

Pietro Montorfani

venerdì 15 luglio 2022

Ortensie

L'Ortensia
è una pianta di origine asiatica

, che ama l’ombra e la terra grassa.
Resiste bene all’inverno, se viene curata, e con la primavera
regala una vera esplosione di fiori.
 

 L'ortensia

L’ortensia che resiste nell’aiuola
arida dove ormai niente germoglia,
il suo cauto fiorire accanto al pino
nano è come l’amore. A volte sembra
destinata a morire: la minaccia
l’arsura, il troppo sole. Se un rametto
secco ne cade subito uno nuovo
e più forte ne sboccia. Basta poco
a salvarla: la mia, la tua attenzione.
Cresce un poco ogni giorno, inavvertita.

Francesco d’Alessandro

 

Esistono alcuni piccoli trucchi molto efficaci per avere ortensie di maggiore luminosità e intensità del colore. 
Non richiede particolari cure e, in cambio, regala fiori dalle tonalità uniche. Per ottenere una fioritura regolare, la pianta deve essere potata ogni anno
(dalla rete)
 
 
 Un fiore dovrebbe portare colore
e quel senso di pace che circonda l'amore;
sono preda di indicibii sbagli e confuso
richiamo il ricordo per avere conforto...

giovedì 14 luglio 2022

Disamore e poesia di Pavese

In effetti questo disamore di chi segue il blog
mi intristisce e riempie di domande,
già non è facile scrivere di per sè,
già che il cuore in subbuglio non aiuta,
mi affido all'anima sperando che basti...
 
Gujil
 
Quasi voglia di smettere, non scrivere più,
ora pochi leggono, ora la scomparsa è vera;
sospiro ansia di caldo opprimente e non vedo
nel blu del cielo che piccole virgole bianche...
 
Estate

È riapparsa la donna dagli occhi socchiusi
e dal corpo raccolto, camminando per strada.
Ha guardato diritto tendendo la mano,
nell’immobile strada. Ogni cosa è riemersa.

Nell’ímmobile luce dei giorno lontano
s’è spezzato il ricordo. La donna ha rialzato
la sua semplice fronte, e lo sguardo d’allora
è riapparso. La mano si è tesa alla mano
e la stretta angosciosa era quella d’allora.
Ogni cosa ha ripreso i colori e la vita
allo sguardo raccolto, alla bocca socchiusa.

È tornata l’angoscia dei giorni lontani
quando tutta un’immobile estate improvvisa
di colori e tepori emergeva, agli sguardi
di quegli occhi sommessi. È tornata l’angoscia
che nessuna dolcezza di labbra dischiuse
può lenire. Un immobile cielo s’accoglie
freddamente, in quegli occhi.
Fra calmo il ricordo
alla luce sommessa dei tempo, era un docile
moribondo cui già la finestra s’annebbia e scompare.
Si è spezzato il ricordo. La stretta angosciosa
della mano leggera ha riacceso i colori
e l’estate e i tepori sotto il viviclo cielo.
Ma la bocca socchiusa e gli sguardi sommessi
non dan vita che a un duro inumano silenzio.
 
Cesare Pavese

mercoledì 13 luglio 2022

Ciclamini!

Nel territorio italiano i ciclamini sono fiori molto diffusi. Essi crescono allo stato spontaneo, preferibilmente nelle regioni centro meridionali, in moltissimi boschi soprattutto di lecci. E’ quindi molto facile poterli ammirare allo stato spontaneo. Sono una specie protetta e non possono essere estirpati e tanto meno recisi. E’ una pianta ornamentale molto apprezzata. Il fiore è composto da cinque petali che possono essere di vari colori: bianco, rosa, rosso, color pesca, color albicocca e con piccole screziature violace.

Quanti fiori decadono nel bosco
o periscono dalla collina,
che la loro bellezza non ebbero
in sorte di conoscere.
e quanti affidano un seme senza nome
a una brezza vicina,
ignari del dono scarlatto
che recherà ad altri occhi.

Emily Dickinson

  Così fragile da apparire flebile
come la voce che uso nel bosco, da solo,
ho rivisto i ciclamini come quando bambino
saltavo balze scoscese ed il cuore taceva...

Del ciclamino esistono molte specie, ma il più comune nel territorio europeo si chiama cyclamen europaeum, è di colore rosa chiaro e ha un’intensa profumazione. Fiorisce durante il mese di settembre nelle zone boscose di media altitudine.
Il ciclamino veniva descritto dal filosofo greco Teofrasto, nel 300 a.C., come una pianta utile per eccitare l’amore e la sensualità, invece secondo Plinio il Vecchio, nei luoghi in cui veniva piantato il ciclamino sarebbero stati immuni da malefici e filtri nefasti.
Si attribuiva a questo fiore anche la proprietà di guarire dal morso dei serpenti. Lo consigliava come amuleto, perché secondo la tradizione del tempo, chi lo piantava veniva protetto dai malefici, pertanto veniva piantato intorno alle case per proteggerle dai malefici. Veniva usato anche per adornare le camere dei novelli sposi per favorire la procreazione, come augurio di fertilità. Veniva e viene tuttora tenuto in casa come ornamento.
Il ciclamino secondo alcune tradizioni cristiane, era un tributo a Maria, in quanto il fiore spesso ha delle macchioline rosse che secondo le credenze del tempo rappresentavano il dolore delle Madonna per la crocifissione del figlio.
Il bulbo del ciclamino veniva adoperato dai contadini come cono, da riempire di olio tiepido per calmare il mal di orecchio, oppure veniva frantumato per ricavare una fecola utile per l’alimentazione del bestiame. E’ bene ricordare, però, che il bulbo del ciclamino è altamente tossico per l’uomo, in quanto ricco di ciclamina, una sostanza velenosa per l’organismo umano ma che risulta innocua per molti animali come ad esempio il maiale. Durante le epidemie di vaiolo del XVII secolo dai bulbi freschi di ciclamino si estraeva un olio che applicato sulla pelle impediva alla malattia di sfigurare la persona ammalata (dalla rete).