Poscritto
E qualche volta trovate il tempo di andare in auto
ad ovest
in County Clare, lungo la Flaggy Shore,
a settembre o ottobre, quando il vento
e la luce si azzuffano così che da un parte
l’oceano è pazzo di schiuma
e bagliori, e all’interno fra le pietre
la superficie di un lago color ardesia è illuminata
dal lampo terrestre di uno stormo di cigni,
le piume scompigliate e soffiate, bianco su bianco,
le teste adulte dall’aria ostinata
sommerse o affioranti o indaffarate sottacqua.
Inutile pensare di posteggiare e cogliere la scena
più completamente. Non sei né qua né là,
una fretta per cui passano cose note e ignote
mentre forti morbide folate prendono l’auto di sbieco
e sorprendono il cuore sovrappensiero e lo aprono
d’un soffio.
Seamus Heaney
più completamente. Non sei né qua né là,
una fretta per cui passano cose note e ignote
mentre forti morbide folate prendono l’auto di sbieco
e sorprendono il cuore sovrappensiero e lo aprono
d’un soffio.
Seamus Heaney
Traduzione di Massimo Bacigalupo
poscritto
sostantivo maschile [dal lat. post scriptum «dopo lo scritto»]
- TRECCANI -
[breve aggiunta scritta alla fine di una lettera già terminata e firmata] ≈ (ant.) poscritta, postilla, post scriptum.
Ciò che, in una lettera già terminata e firmata, si scrive per aggiungere una precisazione, una notizia dimenticata, ecc. (e tale aggiunta è generalm. preceduta dalla sigla P. S., abbrev. del lat. post scriptum): alla lettera seguiva un breve poscritto.
per le dimenticanze o gli improvvisi ricordi,
una frease lì, buttata, imprevedibile;
negli occhi brillano luci solari e livide,
qualche volta però lo sguardo si spegne...
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