L'oblio rappresenta la dimenticanza intesa come fenomeno non temporaneo, non dovuto a distrazione o perdita temporanea di memoria, ma come stato più o meno duraturo, come scomparsa o sospensione del ricordo con un particolare accento sullo stato di abbandono del pensiero e del sentimento.
Da non confondersi con il concetto di amnesia, in quanto non condivide con questo la durata del fenomeno, tipicamente temporanea nell'amnesia, né il carattere di abbandono della volontà e del sentimento tipico dell'oblio.
Nella mitologia classica l'oblio è associato al Lete, ossia il fiume che conduce all'oltretomba tanto nella tradizione greca che in quella romana. A questo fiume dovevano bere le anime dei defunti per cancellare i ricordi della loro vita terrena, oppure coloro che erano chiamati a rinascere per obliare quel che avevano visto nel mondo sotterraneo.
Il concetto di oblio è collegato ad alcune funzioni specifiche della memoria.
Sigmund Freud identifica l'oblio come una delle facoltà difensive della mente umana che tende a rimuovere contenuti mnemonici e pensieri ritenuti minacciosi, i quali rimangono inconsci e repressi. Hermann Ebbinghaus inoltre identifica la curva dell'oblio quale rappresentazione delle dinamiche di memorizzazione relazionate al tempo di ritenzione delle informazioni. I suoi studi sono alla base di alcune moderne tecniche di memorizzazione come la ripetizione dilazionata (da Wikipedia).
Sigmund Freud identifica l'oblio come una delle facoltà difensive della mente umana che tende a rimuovere contenuti mnemonici e pensieri ritenuti minacciosi, i quali rimangono inconsci e repressi. Hermann Ebbinghaus inoltre identifica la curva dell'oblio quale rappresentazione delle dinamiche di memorizzazione relazionate al tempo di ritenzione delle informazioni. I suoi studi sono alla base di alcune moderne tecniche di memorizzazione come la ripetizione dilazionata (da Wikipedia).
Oblio
contro il tuo cuore. Credo che ancor siamo
nella vita, ma già fuori del mondo.
So che tu mi desideri e ch'io t'amo,
e tutto che oltre questo è gioia o pena
o bene o male noi dimentichiamo.
Ho il senso di volar su un'altalena
vertiginosa, come fanciulletta
balzavo nell'azzurrità serena.
Ne discendevo con la gola stretta
Ne discendevo con la gola stretta
dal batticuore e con sperduti sguardi,
come or che tu m'avverti: – Il tempo ha fretta
di separarci, o amore. Andiamo, è tardi.
Amalia Guglielminetti
di separarci, o amore. Andiamo, è tardi.
Amalia Guglielminetti
l'oblio?
L'oblio rappresenta sostanzialmente la dimenticanza intesa non come distrazione ma come una scomparsa di un ricordo.
L'oblio può essere ricondotto a l'amnesia ma non è propriamente la stessa cosa, infatti in entrambi i casi abbiamo una dimenticanza ma ciò che cambia è quello della durata.
Il tema dell'oblio è stato un argomento iniziato da molti anni si possono trovare tracce in Platone il quale fonda interamente la sua dottrina sul concetto di anamnesi o reminiscenza delle idee.
E' possibile trovare tracce anche nella letteratura italiana, nella divina commedi Dante fa riferimento all'oblio come passo necessario per passare dal luogo di purificazione delle anime.
L'oblio se si crede alla vita dopo la morte è un passo necessario per dimenticare le cose negative fatte in vita.
Per chi invece non crede alla vita dopo la morte, non gli interesserà se ricorda o ha dimenticato tutto perché tanto sarà lo stesso "sotto effetto" del oblio.
Secondo me l'oblio deve cancellare solamente le parti negative e lasciare le parti positive di ognuno di noi ("Il Quotidiano in Classe" - dalla rete).
nel nulla dell'oblio avvolto,
mi sento quando non riesco,
quando non penso e non sento;
dolce mi è naufragar..?
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