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L'ombra è l'opposto del sole, ma si nutre di esso.
Un cielo grigio non genera ombre: nessun contrasto, nessun pensiero.


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sabato 24 maggio 2014

Fragile Musa


Apollo è spesso raffigurato come dio dell’arte e della musica, accompagnato dalle muse, le quali vivevano sull’ isola Elicona.
Le muse erano delle divinità che appartenevano ad Apollo  che amavano suonare, cantare e danzare per lui.


Giulio Romano, Le muse danzano con Apollo, Firenze Palazzo Pitti


Fragile Musa

Fragile Musa ascolta,
parole che dissi, che dico,
a volte li chiamo a raccolta
i pensieri che meco conduco.
Fragile Musa ricorda,
parole che ho detto e ripeto,
a volte immagino morda
il dolore quello sparso sul greto.

Anonimo
del XX° secolo
poesie ritrovate 


File:Erato.jpg
Erato dipinta da Simon Vouet (1640)

Nella mitologia greca
Erato
(in greco Ερατώ),
figlia di Zeus e di Mnemosine, è una delle Muse, precisamente quella del canto corale e della poesia amorosa.
 Viene raffigurata come una giovane, con una corona di mirti e di rose, con in una mano una lira e nell'altra il plettro, collocato vicino a lei c'è un Amorino armato d'arco e di turcasso.
Il suo nome sembra significare "Amabile" e deriverebbe da Eros, dando ascolto a quanto suggerisce Apollonio Rodio nella sua invocazione ad Erato che apre il III libro delle Argonautiche.
Erato viene citata insieme alle altre Muse nella Teogonia di Esiodo e veniva invocata nel proemio di un poema ora perduto, la Radina, ricordato e brevemente citato da Strabone.
La romantica storia di Radina, fece sì che la sua supposta tomba, che si trovava sull'isola di Samo, all'epoca di Pausania fosse meta del pellegrinaggio degli innamorati infelici. Erato fu rappresentata come una figura collegata all'amore anche nel Fedro di Platone.
Tuttavia, all'epoca in cui Apollonio scriveva, il III secolo a.C., le Muse non erano ancora viste come figure così strettamente legate ad una specifica arte come avvenne in seguito.
(da wikipedia).

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